77

Dopo correre le tende rimase un momento più per mettergli superficialmente una coperta e raccogliere i suoi libri.

- Lo sento, Luca - ella mormorò mentre egli si incamminava alla porta.

- Perché?

- Per mettermi ammala, per rovinare il giorno.

- Chi dice che l'abbia rovinato? - egli domandò soavemente -.

È gradevole averti qui. E non ti preoccupare per essere malata, sono abituato. Bella, la mia segretaria, è incinta e continua sempre tirando fuori borse di plastica nel momento più inopportuno. Al meno quella è una cosa per la quale non dobbiamo preoccuparci.

Chiudendo la porta sentì come ella corrugava il cipiglio.

Sentì come corrugava il cipiglio e pregava affinché non fosse quello.

Capitolo 7

Hai migliore aspetto! - disse Luca vedendola aprire la porta della camera da letto. Spense l'interfono ed uscì di dietro la scrivania per unirsi a. - Mi sento meglio - disse Felicity, e diceva la verità. Dopo un'ora sdraiata nell'oscurità e dopo rinfrescarsi il viso, era ansiosa per esplorare la città -. Tanto che credo che prendo il tuo consiglio ed ad uscire a prendere l'aria.

- Buona idea - disse Luca, tirò fuori il suo portafoglio ed estrasse una carta di credito -. Mi piacerebbe andare, ma la verità è che devo riunirmi con quella gente. Solo per un momento. Tu potresti fare alcuni acquisti mentre io sono occupato. Posso trovare qualcuno affinché vada con te.

- Qualcuno che vada con me? - domandò Felicity sorpresa.

- Katrina può portarti ai negozi della Via Condotti. I migliori sposi di moda sono lì, ma come non ti conoscono può che sia complicato che ti ricevano senza un appuntamento previo.

Katrina può incaricarsi di tutto quello. Te li presenterà e dirà loro che sei mia moglie. Può aiutarti ad organizzare il tuo armadio.

- Ma, se ho già un armadio - ella replicò indignata -. Non ti piace la mia maniera di vestire, Luca? Tratte di dirmi che ti 78

svergogno?

- Ovviamente che non - egli rispose irritato -. Ma hai appena passato dell'estate australiana all'inverno italiano, e non ricordo avere visto cappotti di lana, né vari, né guanti nel tuo armadio.

Accettala - disse mettendogli il biglietto nella mano -. Che cosa è quello che dicono le donne? Vedi e compra senza pausa.

- Compra senza fermare, per meglio dire - ella sospirò -.

Guarda, Luca, la cosa ultima che mi gradisce ora è comprare. E

quando decida che ho bisogno di un cappotto o alcuni stivali, comprerò loro io stessa, grazie. Non necessito un stilista che mi dica che colori mi sentono bene. Quello lo scoprii già io tempo fa.

- Perché devi essere sempre tanto testone? - domandò Luca -.

Sei l'unica donna che conosco che discuta perché gli dico che vada a fare spese. La maggioranza delle donne...

- Io non sono la maggioranza delle donne - l'interruppe Felicity mettendogli il biglietto in una delle sue tasche -. Ma grazie per l'offerta.

- Suppongo che insisterai anche nel pagare a metà il cibo.

- Smette di grugnire, Luca. Guarda, realmente dovresti mangiare con quella gente. Lo sai tanto bene come me. Lasciare impalata a quello tipo di clientela non è un atto niente saggio. E

quello è quello che andavi a fare - ella disse rapidamente quando egli si disporsi a protestare -. Di mattina una rapida caffè non è maniera di fare commerci.

- Suppongo - egli mormorò -. Ma almeno vedono con noi.

Non posso lasciarti suola nel tuo primo giorno a Roma.

- Perché no? Non sono un bebè, Luca. Posso percorrere le strade senza guardaspalle. Di tutte forme, dopo l'episodio di questa mattina, non credo che un cibo in condizioni stia tra le mie priorità, e non è il mio primo giorno a Roma. Stetti qui con Joseph, ricordi?

- Di accordo - egli disse rassegnato -. Ma se necessiti qualcosa, se ti metti in problemi e me non sto, richiama al hotel e domanda per Rafaello.

- Rafaello? È il tuo aiutante personale?

- No, è molto più utile di quello. Rafaello è il capo dei 79

portieri. Non c'è niente che non possa risolvere.

- Lo terrò in conto.

- Allora quando ti vedrò? - mormorò Luca Quando avrai tempo di vedermi?

- Questa notte - disse Felicity, rifiutandosi di entrare nel suo gioco di proteste -. Nel momento della cena. Riunisciti qui con me alle sei.

Lo baciò leggermente nella guancia e si diresse verso la porta.

Felicity fece una piccola smorfia di dolore uscendo, e desiderò avere accettato l'offerta di Luca di prendere la sua carta di credito.

- No - disse fermamente mentre camminava lentamente per le strade, sorprendendosi il vedere le belle donne coi suoi leggiadri fidanzati, coi suoi cappotti e le sue colorite sciarpe, con le sue immacolate scarpe parlando nel suo esuberante linguaggio, bevendo caffè caldo o gridando per i suoi telefoni mobili.

Roma era tutto quella che ricordava e più. In qualche modo gli acquisti e l'arte si fondevano in uno solo. Al giro di ogni angolo appariva un edificio piagato di storia, cientos di chiese che meritavano molto più che lo sguardo che ella dirigeva loro mentre camminava, sentendo che i suoi tacchi non erano fatti per il suolo di selci.

Luca, per molto insensibile che sarebbe stato nei suoi suggerimenti, aveva qualcosa di ragione. L'abito che ella portava può che fosse appropriato per l'Australia, ma non attaccava col freddo di lì. Il freddo l'era stato messo nel corpo, i suoi denti lo battevano mentre camminava. Passò da lontano alcune dei negozi più eleganti, con solo un paio di articoli nella vetrina e né rastrello delle etichette del prezzo, e si diresse alla ricerca di alcuni boutique meno imponenti. Può che ferma Luca non fossero la cosa più appropriata, ma a lei gli sembrava come entrare nel paradiso. Fu molto facile passare il giorno, andando da negozio in negozio, e dopo essere stato lungo momento passando la mano per capi d'abbigliamento preziosi, decise di tirare fuori la sua propria carta di credito e lasciarle tremando.

Al fine ed il capo andava ad avere bisogno presto dei vestiti.