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Sopra senza sottotitoli.

Di ogni angolo apparivano donne belle di chiome bionde o nere che gli davano due baci e dopo la guardavano dall'alto in basso come se fosse un favoloso vestito in una vetrina. Poi si giravano verso la sua amica, gemella, prevale o madre e domandavano loro la sua opinione. Lo servirono piatti pieni di cibo e riempirono molto forte il suo bicchiere con un vino rosso, la cosa ultima che gli gradiva in quello momento.

- Cincin - disse una glamorosa nonna. Ma Felicity mosse la testa.

- Potrebbe prendere acqua, per favore? Acqua? - ripetè con una voce la cosa più gradevole possibile.

- Non ha né idea di quello che stai dicendo.

La voce calda e grave di Luca la tranquillizzò per un istante mentre gli offriva un bicchiere di acqua con ghiaccio.

- Voleva solo un bicchiere di acqua.

- Ed essi vogliono solo un po' di tu. Hai causato loro buona impressione. Mi temo che ti monopolizzano tutta la notte.

- Sta bene - ella disse con un sorriso, e la cosa più sorprendente di tutto era che non gli importava in assoluto -. Ma, il problema è che se neanche capiscono la parola annacqua, come ci comunichiamo?

- Ha i suoi vantaggi, possiamo parlare di qualunque cosa -

disse Luca strizzando un occhio -. Tu sorridi ed essi ti sorrideranno.

- Che cosa succede? - domandò Felicity vedendo che tutto il mondo si affollava e cominciava a battere con un coltello o cucchiaio il bordo dei suoi bicchieri. Guardò Luca rimpianta.

- È una tradizione italiana.

- Che cosa?

- Ogni volta che qualcuno batte il suo bicchiere si suppone che dobbiamo baciarci. Durerà tutta la notte.

- Tutta la notte?

Luca l'avvolse nelle sue braccia e lei sperò che sarebbe un bacio breve per saziare le inquietudini della famiglia. Ma Luca gli diede un bacio che la lasciò senza alito.

Mentre la baldoria della sala si perdeva nella distanza, ella 60

sentiva la barba di Luca graffiando il suo viso. La baciò di forma sfacciata e possessiva.

- Tutta la notte - egli disse quando finì, con le pupille dilati per la lussuria. La sua essenza era calda e sexy, il suo tatto più di quello che ella poteva sopportare.

- Non merito una presentazione? Al fine ed il capo io fui quello che scelse l'anello.

Felicity sentì la tensione nel viso di Luca e non dovette domandare per sapere di chi era la voce che aveva appena sentito.

Si girò con un sorriso nel viso ed affrontò il suo predecesora, decisa a portarlo con calma, ad accettare il passato di Luca egli aveva accettato come il suo. Ma Felicity non era preparata per l'opulenza di Anna. La foto del giornale non aveva catturato né da lontano la bellezza di quella donna, la sua lunga chioma riccia e nera, le sue curve, la sua scollatura risaltata per il suo vestito di velluto nero. Felicity si sentì come un'ombra vicino alla creatura più bella della terra.

- Felicity, questa è Anna - disse Luca senza perdere si unisca sola delle sue reazioni e senza perdere il sorriso, benché Felicity potesse notare la sua tensione mentre la spingeva leggermente in avanti per l'orribile presentazione. A giudicare dal disordine della sala, Felicity si rese conto che aveva tutti i motivi per essere nervosa.

- Incantata di conoscerti.

- E Ricardo - proseguì Luca con le formalità -, il marito di Anna ed il mio gran amico.

- Incantata di conoscerti - ella disse sbattendo le palpebre vedendo come la sua immagine di un playboy geriatrico spariva.

A sessanta anni, Ricardo era uno di quegli uomini che invecchia a meraviglia. I suoi capelli erano in gran parte bianca ma ben pettinatura. Era quasi tanto alto come Luca, aveva voce profonda ed alcuni occhi avvincenti che sicuramente avrebbero attratto donne per anni.

- Bella! - disse Ricardo senza passare per la tradizionale stretta di mani. Si prese il suo tempo per guardarla, gli diede due baci niente casti nelle guance e dopo uno nella bocca -. Hai un 61

piacere eccellente, Luca.

- Io anche - disse Anna mentre prendeva la mano di Felicity per mostrare l'anello -. Ce lo passiamo molto bene eligiéndolo, verità, Luca?

Aveva una voce tanto grave che era quasi baritono, e Felicity rimase lì guardandola con indignazione mentre ella soprintendeva l'anello prima di dirigere un sguardo maligno a Felicity.

- Indubbiamente, Luca voleva tutto molto precipitoso -

mormorò Anna. Sai già come sono gli uomini. Ma io dissi, "no, affetto, dobbiamo prenderci il nostro tempo. So quello che vogliono le donne ed in questo dovremmo indovinare." E lo facemmo - concluse con voce trionfante.

- Sì, lo faceste - disse Felicity con calma mentre si avvicinava a Luca, e si sentì grata notando che egli gli accarezzava la spalla

-. Grazie per lo sforzo

- continuò mentre depositava il suo bicchiere in un vassoio -.

Mi sento molto felice portandolo.

Sarebbe dovuta essere una notte meravigliosa. La famiglia di Luca aveva aperto a Felicity il suo cuore e le porte della sua casa, ma Felicity si sentiva come se fosse acchiappata in una giostra. Le luci ed i colori si andavano fondendo in uno solo. Il nero degli occhi di Anna sistemati su lei.

Felicity voleva stringere il bottone per fermare, per scendersi, affinché Luca la portasse a casa, per ritornare alla routine.

Voleva qualcosa di normalità.

- È duro, verità?

Ricardo la beccò con la guardia abbassata.

- Sono tutti incantatori - ella disse con un sorriso. Al fine ed il capo Luca aveva svolto appena il ruolo di devoto sposato per beneficio della sua famiglia. Giusto la cosa era restituire il favore -. È solo che sono stanca dopo un viaggio tanto molto, benché debba ammettere che mi sento colpevole. Fummo addormentati quasi tutto il volo. Mi sembrò incredibile che quelli sedili potessero farsi letti.