Ninnananna dei folletti
di Edward Walsh
Dolce piccino! Una culla d'oro t'accoglie,
e lieve ti avvolge la coltre, bianca come neve;
ti veglierò in un arioso pergolato,
dove le fronde degli alberi ondeggiano nel vento.
Shuhin sho, lula lo.
Quando le madri languiscono, il cuore spezzato,
e le giovani spose han perduto i loro bei mariti,
ah! Certo non sanno, povere addolorate,
che piangono solo un folletto, dal tempo consumato.
Shuhin sho, lula lo.
Dentro le nostre magiche e splendenti sale
passano molti piedi bianchi come neve:
fanciulle rapite, regine dei folletti,
e re e condottieri, tutta la fatata schiera.
Shuhin sho, lula lo.
Riposa, piccino! Che io t'amo tanto,
quasi quanto la tua mamma mortale;
nostro è il destriero più veloce e fiero
che va ove il nemico calpestio è più forte.
Shuhin sho, lula lo.
Riposa, piccino! Che presto il tuo sonno
svanirà con le note della koelshie 1;
ti veglierò in un arioso pergolato,
dove le fronde degli alberi ondeggiano nel vento.
Shuhin sho, lula lo.
1 Ceól-sidhe - cioè musica fatata.