CAPITOLO IX

 

Quando Lyza e Myla entrarono nell’ufficio di Fatma Grey quella mattina rimasero sconvolte.

I pochi mobili improvvisati erano stati distrutti, il pavimento era coperto di carte provenienti dai cassetti rivoltati.

Fatma era seduta a terra con la schiena appoggiata a una parete.

Silenziosa pareva quasi non essere presente.

«Santo cielo!» commentò Lyza sottovoce.

Osservò Fatma: «Ma quando è successo?» chiese infine.

L’altra non rispose.

Lyza le si avvicinò.

«Manca qualcosa?» chiese di nuovo.

Fatma scrollò impercettibilmente il capo.

Myla si addentrò nell’ufficio raccogliendo man mano le carte sparse sul pavimento.

«Sembra non manchi nulla – disse infine Fatma – ma vai nell’altra stanza».

Lyza obbedì seguita da Myla.

Entrarono nell’altra stanza dell’appartamento e ai loro occhi apparve uno spettacolo inquietante.

Anche lì i mobili erano stati devastati e il pavimento era stato ricoperto delle carte dei cassetti ribaltati e gettati a terra.

Ma la cosa più angosciante era il fatto che le pareti della stanza erano state ricoperte da scritte ingiuriose e messaggi di minaccia.

Quando le due donne tornarono nella stanza principale trovarono Fatma in compagnia di un uomo elegante che stava cercando di tranquillizzarla.

Appena le due donne entrarono Fatma e Martin Rubens si allontanarono istintivamente.

La donna lo presentò spiegando chi era e raccontando brevemente della loro collaborazione professionale per il bene dell’AGMT.

«Devi fare immediatamente denuncia» disse Rubens con aria preoccupata.

«Non si capisce nemmeno lo scopo di tutto questo – rispose Fatma parlando più a se stessa – in fondo per quale motivo colpire una struttura come la nostra?».

«Ho il sospetto di saperlo io il motivo» intervenne Myla improvvisamente.

Lyza la guardò avendo intuito le parole che sarebbero seguite.

La verità di cui Myla stava mettendo a conoscenza le persone che incontrava ormai stava diventando troppo pericolosa, dimostrazione del fatto che esisteva veramente un potere che voleva impedire alla verità di emergere.