Josh
Prima di andare al funerale, ho litigato con la mamma. Sono sceso di sotto e lei si stava mettendo il rossetto, davanti allo specchio dell’ingresso. Indossava una maglia rossa. Le ho fatto notare che non poteva vestirsi così per andare al funerale, era una mancanza di rispetto. Lei è scoppiata a ridere, poi è andata in cucina e ha continuato a fare le sue cose, come se io non avessi parlato.
Non intendevo lasciar perdere, perché non abbiamo bisogno di attirare ancora di più l’attenzione. Ci sarà la polizia: partecipano sempre al funerale delle persone morte in circostanze sospette. È già abbastanza brutto che ho dovuto dire delle bugie, e anche la mamma l’ha fatto: cosa penseranno quando la vedranno arrivare vestita a festa?
L’ho seguita in cucina. Mi ha chiesto se volevo un po’ di tè, le ho risposto di no. Le ho detto che non pensavo che lei dovesse partecipare al funerale e lei ha replicato: «Perché no?». «Perché lei non ti piaceva nemmeno, e lo sanno tutti» ho ribattuto. Lei ha riso di nuovo e ha detto: «Ah sì?». Ho spiegato che io ci andavo perché sono amico di Lena, e lei ha detto che non è vero. Papà è sceso al piano di sotto e le ha chiesto di non parlarmi in quel modo, perché effettivamente sono suo amico. Le ha sussurrato qualcosa, lei ha annuito ed è salita di sopra.
Papà mi ha preparato un tè. Io non lo volevo, ma l’ho bevuto lo stesso.
«Ci sarà anche la polizia, vero?» gli ho domandato, ma sapevo già la risposta.
«Credo di sì. Il signor Townsend conosceva Nel, sai. E poi… immagino che un po’ di gente verrà a renderle omaggio, anche se non la conosceva bene. Lo so che… che noi siamo in una situazione difficile, ma penso che dovremmo provare ad andare tutti insieme, non sei d’accordo?» Non gli ho risposto. «E poi tu vuoi vedere Lena, giusto? E dirle quanto ti dispiace. Chissà come sta, poverina.» Continuavo a rimanere in silenzio. Ha allungato una mano per accarezzarmi i capelli, ma io mi sono spostato.
«Papà, sai che la polizia ha chiesto a tutti di domenica sera, dove eravamo e tutto il resto?»
Ha annuito, ma al tempo stesso si è assicurato che la mamma non stesse origliando. «Hai detto di non aver visto nulla di strano, vero?» mi ha chiesto. Ho fatto di sì con la testa. «È la verità.»
Forse lo aveva detto in forma di domanda, È la verità?, oppure come un’affermazione, una specie di ordine, non ne sono certo.
Avrei voluto dire qualcosa, avrei voluto urlarlo. Avrei voluto chiedere: E se le avesse fatto qualcosa di male?, solo per sentirmi rispondere da papà che era una cosa ridicola, solo perché così avrebbe potuto gridarmi in faccia: Come puoi pensare una cosa del genere?
Invece ho aggiunto soltanto: «La mamma era andata a fare la spesa».
Lui mi ha guardato come se fossi un idiota. «Certo, lo so. Era andata a comprare il latte. Josh… Ah, eccoti!» ha esclamato, guardando alle mie spalle. «Così va meglio, vero?»
Indossava una camicetta nera.
Sì, andava meglio, ma io temevo comunque quello che sarebbe potuto succedere al funerale: che lei dicesse qualcosa, che scoppiasse a ridere nel bel mezzo della cerimonia. Il suo sguardo non mi piaceva per niente. Non era felice, ma era… lo stesso sguardo che ha quando la spunta in una discussione con papà. Come quando gli dice: Te l’avevo detto che era meglio prendere l’autostrada! Era come se sentisse di aver dimostrato a tutti di aver ragione e non riuscisse a nascondere la sua soddisfazione.
Quando siamo arrivati in chiesa, c’erano già parecchie persone, e mi sono sentito più rilassato. Ho visto il signor Townsend, e anche lui mi ha visto, ma non è venuto a parlarmi. Era lì e si guardava intorno, poi si è fermato a osservare Lena e sua zia che arrivavano dal ponte. Lena sembrava davvero cresciuta, era diversa dal solito, ma sempre carina. Quando ci è passata vicino, mi ha sorriso. Sarei voluto andare ad abbracciarla, ma la mamma mi teneva forte per la mano, non sono riuscito a muovermi.
Non mi sarei dovuto preoccupare che la mamma si mettesse a ridere. Appena siamo entrati in chiesa, è scoppiata a piangere e singhiozzare, così forte che tutti si sono girati a guardarla. Non so se sia stato meglio o peggio.