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Il sole era caldo solo la metà di quanto lui si ricordasse, abbastanza tuttavia da lasciarlo confuso e stordito. Era molto debole. Non mangiava da settantadue ore e non beveva da quarantotto.

Stava morendo e lo sapeva.

Nella sua mente vedeva immagini di cose alla deriva: una barca a remi nella corrente di un fiume, trattenuta da una corda marcia, che, tirata e strattonata, si scioglieva. Il suo punto di vista era quello di un ragazzino a bordo, che fissava smarrito la riva mentre il molo si faceva sempre più piccolo.

O un dirigibile che oscillava nel vento, si sganciava dal pilone d’ormeggio e si librava a poco a poco in cielo, allontanandosi, con il ragazzino all’interno che vedeva minuscole figure a terra accorrere, gesticolare, guardare preoccupate con le facce rivolte verso l’alto.

Poi le immagini svanirono, perché ora le parole sembravano più importanti, il che era assurdo, dato che non lo avevano mai interessato. Prima di morire voleva sapere però quali fossero appropriate per lui. Era un uomo o un ragazzo? Lo avevano descritto in entrambi i modi. Sii uomo, gli aveva detto qualcuno. Altri avevano ribadito: non è colpa del ragazzo. Era abbastanza vecchio per votare, uccidere e morire, il che faceva di lui un uomo. Era troppo giovane per bere, persino la birra, il che faceva di lui un ragazzo. Era coraggioso o vigliacco? Lo avevano definito in entrambi i modi. Lo avevano definito scardinato, disturbato, spostato, squilibrato, delirante, traumatizzato, tutti aggettivi che capiva e accettava tranne scardinato. Avrebbe dovuto avere i cardini come una porta? Forse le persone erano porte. Forse le cose passavano loro attraverso. Forse sbattevano nel vento. Valutò il problema per qualche istante, poi sferrò frustrato un pugno in aria. Parlava a vanvera come un adolescente perso per un po’ d’erba.

Quale in effetti era stato fino a un anno e mezzo prima.

Cadde in ginocchio. La sabbia era calda solo la metà di quanto si ricordasse, abbastanza tuttavia da mitigare il gelo. Cadde prono, stremato. Sapeva con una certezza che non aveva mai posseduto che, se avesse chiuso gli occhi, non li avrebbe più riaperti.

Ma era molto stanco.

Proprio tanto, tanto stanco.

Più di quanto un uomo, o un ragazzo, fosse mai stato.

Chiuse gli occhi.

Child Lee - 2008 - Niente da perdere: Un'avventura di Jack Reacher
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