A Washington si viene a sapere che un membro del Comando Supremo Nazista è disposto a divulgare informazioni che potrebbero porre termine anzitempo alla guerra a favore degli Stati Uniti. Ma per il suo tradimento richiede il file top secret sull'eredità Scarlatti, un documento che, se reso noto, potrebbe distruggere la reputazione degli uomini più importanti e famosi dell'occidente. Elisabeth Wyckham Scarlatti, ormai settantenne ma ben salda al comando della multinazionale Scarlatti, deve difendere il suo patrimonio dal figlio Ulster, un uomo terribilmente pericoloso e geniale, fuggito in Germania, dove lavora sotto lo pseudonimo di Heinrich Kroeger. Forse è lui l'uomo così potente vicino a Hitler. Se Elisabeth non riuscirà a fermarlo, potrebbe fornire a lui e al dittatore nazista il più potente strumento esistente sulla Terra: il controllo dell'economia mondiale.
Robert Ludlum (1927-2001), considerato il re delle spy-stories, è stato attore, produttore e voce di decine di pubblicità per le televisioni commerciali prima di approdare, all'età di quarantanni, alla scrittura. L'eredità Scarlatti è il suo primo romanzo, pubblicato nel 1971, e fu subito un successo, seguito da Il treno di Salonicco, La striscia di cuoio, Il dossier Matlock, Il circolo Matarese, Il mosaico di Parsifal, Aquitania. La prolifica attività di Ludlum, che dal punto di vista dei successi di vendita non ha quasi mai conosciuto flessioni, lo ha portato a vendere più di 230 milioni di libri nel mondo e a essere tradotto in 33 lingue. Alcuni suoi romanzi di spionaggio e di azione sono stati portati sul grande schermo, tra i quali ricordiamo Il ritorno dello sciacallo (1991).
Esaurito da tempo, L'eredità Scarlatti, divenuto in poco tempo un vero e proprio best seller internazionale, ha fatto conoscere ai lettori di tutto il mondo un grande autore.
Il romanzo d'esordio di un maestro del mystery.
"Meraviglioso, stupefacente, il più affascinante giallo di sempre!"
Minneapolis Tribune
"Ha un senso della narrazione e un ritmo di cui sono dotati solo i più grandi scrittori."
San Francisco Chronicle