Ringraziamenti

 

Il titolo di questo romanzo, e l’intreccio che lo giustifica, li devo a mio nonno Rodolfo: che mi ha insegnato a giocare a scacchi e mi ha raccontato la mossa del Matto affogato (o Cavallo matto, che è la stessa mossa). Quando me ne sono ricordata, l’ho verificata per essere certa che non si trattasse di una delle sue stupende storie inventate.

Per quanto riguarda gli episodi rivisitati di camorra, ’ndrangheta, mafia devo essere grata alla documentazione e alle lunghe, interessanti chiacchierate con gli avvocati Peppino e Mimmo Bruni, cugini siciliani per parte di mamma.

La descrizione specificatamente tecnica che attiene al Jolly X la devo, con affettuosa riconoscenza, a M.S., architetto navale ora a riposo in uno splendido castello del Monferrato.

Devo alla consulenza in corso d’opera del dottore in legge Helenio Pasquali, proprietario di un bar a Castelnuovo Scriva, dove vivo, la struttura procedurale del romanzo: consultazione a portata di caffè.

Mentre ringrazio per la scrupolosa e competente revisione delle parti legate alle strategie processuali l’avvocato (civile) Alice Ricci e l’avvocato (penale) Valeria Orezzi. Ogni possibile errore o forzatura nell’applicazione del diritto, è da attribuire esclusivamente a me.

Grazie a Luigi Spagnol, per aver spostato un pedone sulla mia scacchiera, e alla mia editor, Valentina Paggi, per avermi incoraggiata a ricominciare la partita.

Grazie a Mariano Sabatini, per aver letto questo romanzo in anteprima e per averlo giudicato ‘raffinato oltre i modelli del legal noir’.

 

E se siete arrivati fin qui, grazie soprattutto a voi.