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Winnfield, Louisiana, USA
L’americano aveva quarant’anni, un’altezza e un peso medi, i capelli marroni, gli occhi marroni, la pelle abbronzata. Indossava scarpe da tennis, un paio di jeans, una maglietta bianca. Un cappellino da baseball gli copriva i capelli lunghi mezzo centimetro. Degli occhiali da sole gli nascondevano gli occhi. Si era fatto la barba quella mattina, ma gli sarebbe già servita un’altra rasatura. Il suo orologio era un Casio G-Shock. Aveva braccia pelose e muscolose. Un tatuaggio sbiadito era visibile sull’esterno del bicipite sinistro, per metà coperto dalla manica della maglietta. Tra due frecce incrociate si trovava l’elsa di un pugnale. Al di sotto, correva la scritta De oppresso liber.
Era nel giardino del suo ranch di Winnfield, a godersi Johnny Cash alla radio e il profumo di una bistecca di cinque etti e mezzo che sfrigolava sulla griglia. Il sole era caldo e l’uomo aveva la maglietta sudata sotto le ascelle. In cucina, preparò una caraffa di bevanda solubile e la aggiunse a un bicchiere di Jim Bean con ghiaccio. Tornato in giardino, sorseggiò il miscuglio e rivoltò la bistecca. I succhi sibilarono. Il cellulare che aveva nella tasca posteriore fece bip. Aveva una nuova email. La lesse, poi la rilesse.
Al computer dello studio, aprì un browser internet per controllare il saldo di un conto corrente estero. Fu soddisfatto di vedere che era stata fatta di recente una grossa donazione. L’americano caricò un’altra pagina web e digitò una password alfanumerica in una casella di dialogo. Attese alcuni secondi prima che apparissero i dettagli di una spedizione. Inserì una destinazione e fu felice di vedere che la spedizione sarebbe giunta sul luogo in un tempo adeguato. Su un terzo sito prenotò i voli.
Quando tornò alla bistecca, scoprì che era troppo cotta. A lui piaceva al sangue, ma la mangiò comunque. Non era uno sprecone.
Nel garage, spostò da una parte il congelatore e digitò il codice a nove cifre sulla cassaforte inserita sul pavimento di cemento. Infilò la mano all’interno, ne estrasse due borsoni già pronti e li gettò sul lato del passeggero del suo pick-up. Si mise al volante e tirò fuori un cellulare carico che non aveva mai usato prima e non avrebbe più usato.
L’americano compose un messaggio e lo inviò a due numeri.