Sesamo nero. La «sorprendente» panacea
«È un rimedio per tutti i mali tranne la morte».
I pandit e gli eruditi attribuiscono tale affermazione sui sorprendenti poteri terapeutici del sesamo nero al profeta Maometto, fondatore dell’Islam.
Anche la Bibbia contribuisce alla fama del sesamo nero curativo nominandolo nel Vecchio Testamento nel Libro di Isaia.
E in questo caso, religione e scienza sono d’accordo. Un’équipe di ricercatori della Medical University of South Carolina ha esaminato oltre 160 studi scientifici sulle qualità medicamentose di questa spezia nera come il giaietto, originaria del Medio Oriente e dell’Asia Occidentale e formalmente nota come Nigella sativa. «Tra le piante medicinali terapeuticamente promettenti», dichiararono gli esperti, «il sesamo nero è sorprendente».
Gli studi indicano che i semi di sesamo nero possono contribuire a prevenire una vasta gamma di patologie croniche, tra cui tumori, malattie cardiovascolari e asma, nonché numerosi altri disturbi. Il protagonista presente in tali semi è un antiossidante straordinariamente potente chiamato timochinone (TQ), un composto non ancora individuato in nessun’altra specie vegetale. Il sesamo nero è altresì ricco di nutrienti, tra cui aminoacidi essenziali (i componenti delle proteine), acidi grassi essenziali (i componenti dei grassi), la vitamina beta-carotene e minerali quali calcio, ferro e potassio. In totale, negli oli volatili del sesamo nero sono stati individuati oltre 100 composti fondamentali per la salute, ma i ricercatori sono dell’avviso che ve ne siano ancora molti altri da scoprire.
Ed ecco un assaggio di ciò che i ricercatori hanno già svelato circa i poteri terapeutici del sesamo nero.
POTENZIAMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Come notarono i ricercatori della Carolina del Sud, una delle preziose proprietà del sesamo nero è la capacità di irrobustire il sistema immunitario. «Gli studi suggeriscono che qualora impiegata su base continua, la Nigella sativa (sesamo nero) può incrementare la risposta immune nell’essere umano», scrissero.
Nell’ambito di uno studio, i soggetti trattati con olio di semi di sesamo nero per quattro settimane registrarono un aumento pari al 30% dell’attività delle cellule natural killer, ossia cellule del sistema immunitario che uccidono virus e contrastano i tumori.
Le difese immunitarie generalmente diminuiscono con l’età, una condizione che gli scienziati definiscono immunosenescenza. Di fatto, alcuni esperti ritengono che l’invecchiamento sia causato da tale declino. Tuttavia, i ricercatori della Carolina del Sud sostengono che l’olio estratto dai semi di sesamo nero può migliorare la risposta immune anche nell’individuo anziano, probabilmente perché la spezia apporta una combinazione di acidi grassi essenziali (i componenti molecolari dei grassi) particolarmente tonificanti per il sistema immunitario.
UNA PROTEZIONE PER IL CUORE
Svariati studi indicano che gli estratti di sesamo nero possono contribuire a trattare patologie cardiovascolari.
Alcuni ricercatori pakistani hanno studiato 123 persone suddividendole in due gruppi: per dieci mesi una metà dei soggetti assunse integratori a base di sesamo nero in polvere e l’altra metà no. Fu riscontrato un impatto positivo dei semi su quasi tutti i fattori di rischio delle cardiopatie, tra cui pressione arteriosa, lipidi ematici quali il colesterolo, peso eccessivo, livelli di glicemia (il 75% dei soggetti affetti da diabete muore di una malattia cardiovascolare) e rapporto vita-fianchi (quanto più la circonferenza della pancia è grande, maggiore è il rischio). Lo studio fu pubblicato sulla rivista Journal of Alternative and Complementary Medicine.
Altri ricercatori in Medio Oriente hanno tenuto sotto osservazione alcuni soggetti con ipertensione suddividendoli in tre gruppi: un gruppo assunse 200 mg di estratto di sesamo nero al giorno, un altro ne assunse 100 mg e al terzo gruppo fu somministrato un placebo. Dopo due mesi, i soggetti trattati con la spezia mostrarono un calo significativo dei valori pressori rispetto al gruppo placebo. Il sesamo nero aveva inoltre abbassato i livelli di colesterolo LDL. «L’assunzione quotidiana di estratto di semi di Nigella sativa per due mesi ha verosimilmente esercitato un effetto di abbassamento della pressione in pazienti moderatamente ipertesi», hanno concluso gli studiosi sulla rivista Fundamentals of Clinical Pharmacology.
LA LOTTA Al TUMORI
Numerosi studi di laboratorio in vitro e su animali dimostrano che sia il timochinone che i semi di sesamo nero sono in grado di combattere i tumori, incluse le ricerche condotte da me personalmente e da alcuni miei colleghi. I nostri studi e quelli pervenuti da altri laboratori indicano che il timochinone può contrastare i tumori in svariati modi: è in grado di arrestare la proliferazione delle cellule tumorali, ossia la divisione e la moltiplicazione di tali cellule, e può arrestare la metastasi, cioè la migrazione delle cellule tumorali dalla sede iniziale del tumore ad altre regioni del corpo. Inoltre, può inibire l’angiogenesi, vale a dire la formazione dei nuovi vasi sanguigni che vanno a nutrire la massa tumorale, ed è in grado di indurre l’apoptosi, cioè la morte delle cellule tumorali. Infine, può incrementare l’efficacia dei farmaci chemioterapici.
Una o più di queste azioni antitumorali è stata dimostrata in oltre una dozzina di forme neoplastiche, tra cui il carcinoma mammario, del colon, della prostata e del polmone, nonché tumori a carico della pelle, dell’esofago, del pancreas, delle ovaie e del sangue.
Ad esempio, abbiamo testato il timochinone su cellule umane della leucemia. Il composto ha esplicato un’azione a livello genetico inibendo la regolazione aberrante delle proteine che controllano il DNA, e si sa che le mutazioni del DNA sono la principale via che conduce al tumore. Abbiamo anche riscontrato che un pre-trattamento a base di timochinone incrementava l’efficacia e riduceva la tossicità di due farmaci impiegati nel trattamento del carcinoma pancreatico, una scoperta cruciale per quel 50% di pazienti affetti da tumore al pancreas che non risponde ai farmaci chemioterapici o ha una ricaduta dopo una risposta positiva.
Studi recenti eseguiti in altri laboratori hanno prodotto risultati analoghi altrettanto entusiasmanti.
I ricercatori dell’Istituto di Genetica e dell’Ospedale per Malattie genetiche di Hydebarad, in India, hanno sperimentato un estratto prodotto dai semi di sesamo nero in polvere sulle cellule del tumore della cervice uterina, e questo ne ha indotto la morte. In un articolo apparso su Cancer Celi Intemational hanno concluso che la spezia è un «potenziale agente terapeutico contro il cancro della cervice».
Altri scienziati hanno studiato il timochinone ed hanno scoperto che sensibilizzava al trattamento con farmaci chemioterapici i tumori pancreatici indotti in animali da laboratorio, sortendo un effetto di inibizione del tumore che saliva al 60%-80% rispetto al 15%-20% ottenuto con i soli farmaci. Hanno inoltre osservato che il timochinone agiva sottoregolando (ossia riducendone l’attività) due geni legati alla sopravvivenza delle cellule tumorali.
Un’équipe di ricercatori hanno invece studiato le cellule del carcinoma prostatico rilevando come il timochinone blocchi i recettori cellulari degli ormoni androgeni, vale a dire gli ormoni che alimentano la crescita dei tumori della prostata. «Siamo giunti alla conclusione che il timochinone, un prodotto vegetale reperibile in natura, può dimostrarsi efficace nel trattare il carcinoma prostatico», scrissero su Cancer Research. «Inoltre», proseguirono, «grazie all’azione selettiva sulle cellule tumorali, riteniamo che il timochinone possa anche essere utilizzato in modo sicuro per prevenire lo sviluppo di tumori a carico della prostata».
Poiché il timochinone mostra proprietà antitumorali così efficaci, in un articolo scientifico,i miei colleghi ed io abbiamo dichiarato che «potrebbe essere impiegato come potenziale candidato farmacologico nella terapia e trattamento dei tumori».
Il sesamo nero può contribuire a prevenire e/o curare:
Allergie, asma |
Colite |
Colesterolo |
Pressione alta |
Dermatite |
Tumori |
Ulcera |
Eczema |
Malattie cardiovascolari |
Calo difese immunitarie |
ASMA E ALLERGIE
Essendo un potente antiossidante e antinfiammatorio, il sesamo nero può anche calmare i sintomi di asma e allergie, due condizioni a base infiammatoria.
Alcuni ricercatori del Medio Oriente hanno studiato 29 persone affette da asma dividendole in due gruppi e somministrando quotidianamente dell’estratto di semi di sesamo nero solo a uno dei due gruppi. In capo a sei settimane, i soggetti che assunsero la spezia registrarono notevoli miglioramenti in senso generale, ossia un numero minore di sintomi, una frequenza minore dei sintomi e un minor numero di attacchi gravi di asma. Anche la funzione polmonare in generale era migliorata e i pazienti assumevano meno farmaci per l’asma. Nei soggetti che non avevano assunto l’estratto non vi fu alcun cambiamento degno di nota. Il risultato, sostengono gli studiosi, dimostra che l’estratto di semi di sesamo nero esercita un effetto protettivo contro l’asma.
Altri ricercatori tedeschi svolsero quattro studi sull’estratto di sesamo nero e l’asma, la febbre da fieno (rinite allergica) e l’eczema (un disturbo allergico che sfocia in rash cutanei ed altri sintomi) coinvolgendo 152 pazienti. Scoprirono che l’integrazione con olio estratto dai semi di sesamo nero riduceva la «gravità soggettiva» dei disturbi, cioè le persone che assunsero la spezia riferirono una riduzione dei sintomi. Tali furono le conclusioni degli esperti pubblicate: «L’olio di semi di sesamo nero si è dimostrato un efficace coadiuvante nel trattamento delle malattie allergiche».
Uno scambio di identità
Negli Stati Uniti questa spezia viene comunemente chiamata cumino nero; ne consegue che viene spesso confuso con il cumino. Persino alcuni testi di riferimento sulle spezie apparentemente accurati associano il sesamo nero e il cumino, dando cosi l’impressione che siano simili o siano addirittura due specie botanicamente correlate.
Ebbene, il sesamo nero e il cumino hanno sicuramente alcune cose in comune: sono entrambi spezie, vengono entrambi coltivati in India e sono comunemente usati nella cucina indiana. Tuttavia, hanno un aspetto e un sapore del tutto diverso e non provengono dalla stessa famiglia botanica.
UN BILANCIO IN ATTIVO PER LA SALUTE
Il sesamo nero può agire positivamente su numerose altre condizioni cliniche.
Ulcere. Alcuni ricercatori egiziani hanno osservato che animali pretrattati con sesamo nero presentavano un rallentamento dello sviluppo di ulcere gastriche pari al 54%. Altri studi condotti su animali hanno evidenziato che la spezia riduce del 36% il tasso di sviluppo di ulcere gastriche indotte daH’aspirina.
Colite ulcerosa. Gli scienziati hanno scoperto che il timochinone offre «protezione totale» dalle recidive in animali da laboratorio affetti da tale patologia infiammatoria del tratto digerente.
Dolori. In studi condotti su animali, il sesamo nero si è dimostrato efficace quanto i farmaci nel ridurre dolori e infiammazioni.
Sclerosi multipla. Due studi condotti su animali hanno evidenziato che il timochinone rallenta la progressione della sclerosi multipla. I ricercatori della Carolina del Sud asseriscono che «tali dati rivelano il potenziale terapeutico del timochinone nel trattamento della sclerosi multipla in soggetti umani».
Dermatite (allergia cutanea). Sugli animali, una pomata contenente olio di semi di sesamo nero si è dimostrata efficace nel trattamento della dermatite da contatto quanto i farmaci veterinari reperibili in commercio.
Epilessia. Alcuni medici del Medio Oriente hanno aggiunto 120 mg al giorno di estratto di sesamo nero al regime terapeutico di 20 bambini affetti da epilessia che non rispondevano positivamente agli anticonvulsivanti prescritti per prevenire gli attacchi. La frequenza delle crisi, conclusero in un articolo pubblicato su Medical Science Monitor, «è diminuita significativamente durante il periodo di trattamento con l’estratto».
ALLA SCOPERTA DEL SESAMO NERO
Forse vi è capitato di visitare una delle prestigiose mostre che hanno fatto il giro del mondo in cui vengono espostigli oggetti scoperti nella tomba del faraone egizio Tutankhamen; ebbene, tra i reperti rinvenuti vi era anche del sesamo nero.
La pianticella fiorita, alta appena 30 centimetri, che fornisce tali semi cresce in Medio Oriente, in India, Pakistan e Afghanistan. Ippocrate la chiamava melanthion, mentre in latino antico il sesamo nero era definito panacea, ossia cura per tutti i mali. In arabo era noto come habbat el baraka, o seme benedetto, in India viene chiamato kolonji e in Cina hak jung chou.
Nei paesi di cui è originaria, tale spezia veniva adoperata allo stesso modo del pepe e fu importata in America dai primi coloni, che ne fecero lo stesso uso. Oggi è ancora sconosciuta alla maggior parte degli americani, sebbene magari l’abbiano gustata nel pane naan indiano o nel caratteristico formaggio armeno trafilato a strisce. Tuttavia, il sesamo nero è un ingrediente base della cucina indiana e del Medio Oriente.
In India i semi vengono adoperati interi e tostati per preparare chutney, curry, riso e piatti a base di yogurt. È uno degli ingredienti presenti nella miscela di spezie composta esclusivamente da semi interi chiamata panch phoron. Il sesamo nero è inoltre un ingrediente essenziale della cultura gastronomica del Kashmir, dove viene utilizzato per aromatizzare le carni e in salse ricche e cremose.
In Medio Oriente è una spezia fondamentale del kibbeh, una sorta di crocchetta fritta dalla forma allungata fatta di bulgur e agnello. Il sesamo nero viene sovente aggiunto al mix di spezie tipico di questa regione denominato baharat. Il suo sapore, che richiama quello delle nocciole, è apprezzato anche in vari tipi di pane e nei dolci e, in effetti, viene spesso impastato con il miele e consumato come dolce.
In Etiopia è adoperato come spezia nelle bevande alcoliche, un uso molto simile a quello che fanno gli americani dei semi di sedano nel Bloody Mary.
Infine, il sesamo nero è coltivato anche in Russia e viene usato per guarnire la crosta del pane di segale.
CONSIGLI PER L’ACQUISTO
Difficilmente riuscirete a rintracciare il sesamo nero nei classici supermercati (sebbene sicuramente troviate il cumino), ma lo potete reperire nei negozi di prodotti indiani o nelle drogherie specializzate. È tuttavia possibile che non lo troviate sotto il nome di sesamo nero, per cui la cosa migliore è chiedere del kolonji o della nigella, ossia i nomi indiani con cui è conosciuta tale spezia.
È disponibile anche in Internet sotto il nome di cumino nero, kolonji, nigella, kummel nero, seme nero, fiore di finocchio, coriandolo romano o seme nero di cipolla; anche se non ha la benché minima relazione con il kummel, il finocchio, il coriandolo o la cipolla, potreste ritrovarvi ad avere acquistato erroneamente proprio del kummel o dei sémi di cipolla. Per essere sicuri di procurarvi l’originale, richiedete il sesamo nero riferendovi al suo nome botanico: Nigella sativa. Un altro modo per assicurarvi di ottenere ciò che volete è osservare bene la spezia: i semi neri, lisci e lucenti, sono inconfondibili.
I semi vengono sempre venduti interi dal momento che è modo in cui solitamente li si impiega. Inoltre, non sono affatto costosi: un barattolo da 85 grammi costa circa 3 dollari in un negozio di prodotti indiani. I semi vanno conservati in un luogo fresco e asciutto e si mantengono per tre anni.
Anche l’olio di semi di sesamo nero, o timochinone, è disponibile come integratore alimentare. Per via delle sue potenzialità nella prevenzione dei tumori e l’effetto positivo esercitato sul sistema immunitario, lo consiglio come integratore da assumersi quotidianamente per sostenere la salute in generale.
Benché non sia stato riscontrato alcun effetto collaterale, è bene che le donne in stato di gravidanza ne evitino l’assunzione in quanto può provocare contrazioni dell’utero.
IL SESAMO NERO IN CUCINA
Esiste molta confusione circa il nome del sesamo nero, ma vi sono pure posizioni controverse per quel che riguarda il sapore. Alcuni sostengono che i semi hanno un sapore pungente, altri lo descrivono come leggermente pepato: io sarei d’accordo con gli ultimi. Alcuni dicono di percepire un retrogusto di limone, altri dichiarano che il retrogusto ricorda la fragola, e sono d’accordo con i primi. Non vi è tuttavia alcun dubbio sul sentore di noce che rende il sesamo nero una spezia assai versatile in cucina.
I semi possono essere utilizzati allo stato naturale ma una tostatura a secco ne esalta l’aroma. Se si intende macinarli, è opportuno tostarli.
Ecco alcuni suggerimenti su come impiegare il sesamo nero:
• I semi sono un complemento classico nelle salse chutney indiane: aggiungetene un pizzico alle vostre ricette preferite.
• Il sesamo nero esalta pietanze a base di carne, soprattutto gli stufati di agnello.
• Adoperate i semi per insaporire il riso pilaf o aggiungetene un poco al purè di patate.
• Cospargeteli su biscotti e pane fatti in casa.
• Aggiungete del sesamo nero ai mix di spezie.
• Mettetelo nei sughi piccanti e nelle salse al peperoncino.