Finocchio. Un calmante per crampi e coliche
Il finocchio è una delle poche piante che racchiude in sé tutti gli usi possibili: è al tempo stesso una verdura, un’erba aromatica e una spezia.
Ogni autunno, i bulbi che affiorano a livello del terreno (verdura) sviluppano dei gambi simili alle coste del sedano, con fronde flessibili (erba aromatica) che fioriscono e producono semi aromatici (spezia); ognuna di queste parti – la verdura, l’erba aromatica e la spezia – emana un dolce sentore liquiriziato.
Se il bulbo del finocchio non è propriamente l’ortaggio più apprezzato (non a tutti piace una verdura o un’erba aromatica che sanno vagamente di liquirizia) i semi sono invece molto richiesti: d’altronde sono la spezia che ha reso celebre nel mondo la pizza italiana con salammo piccante e peperoni.
Quando si mastica un seme di finocchio, il ben noto e intenso gusto liquiriziato deriva da un olio volatile detto anetolo, lo stesso composto che conferisce all’anice il suo aroma. I semi di finocchio sono ricchissimi di anetolo e decine di altri potenti agenti fitochimici tra cui i fitoestrogeni, cioè composti presenti nei vegetali che esercitano un’azione simile a quella degli estrogeni. Una volta al mese, i fitoestrogeni possono trasformarsi nei migliori amici di una donna.
Il finocchio è un bulbo da cui si sviluppano gambi con fronde flessibili che fioriscono e producono semi aromatici.
ALLEVIARE I DOLORI MESTRUALI
I crampi mestruali, altrimenti definiti dismenorrea in linguaggio medico, affliggono oltre il 50% delle donne in età fertile, e il 10% lamenta dolori cosi intensi da debilitarle per qualche giorno ogni mese.
Nell’ambito di uno studio comparso sulla rivista International Journal of Gynecology and Obstetrics, alcuni medici trattarono 30 studentesse del liceo che presentavano crampi di entità da modesta a grave ricorrendo a un estratto di finocchio o un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) simile all’ibuprofene. Sia il farmaco che il finocchio alleviarono efficacemente i dolori mestruali. I ricercatori conclusero che «l’essenza di finocchio può essere impiegata con risultati sicuri ed efficaci» nel trattamento dei crampi mestruali.
In uno studio analogo, che coinvolse ben 110 liceali, l’effetto del finocchio fu addirittura superiore a quello dell’antinfiammatorio non steroideo, recando «completo annullamento o riduzione del dolore» nell’80% dei casi rispetto al 73% delle ragazze che assunsero il farmaco.
E ancora, in uno studio pubblicato su Phytomcdicine, i ricercatori scoprirono che una formula ad uso topico di estratto di (inocchio riduceva il diametro dei peli nelle donne con irsutismo (peluria abbondante e indesiderata, come i peli facciali), problema causato da una condizione di squilibrio ormonale.
CALMARE LE COLICHE
Se un bambino in tenerissima età piange sconsolatamente per ore inarcando la schiena o alzando le gambine - e ciò si ripete invariabilmente per un paio di giorni la settimana ripresentandosi di settimana in settimana – è facile che soffra di coliche. La buona notizia è che il bimbo non è malato, afferma la dottoressa Laura Riley, primario di ginecologia e ostetricia presso il Massachusetts Generai Hospital di Boston e ricercatrice universitaria presso il Dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Biologia riproduttiva della Facoltà di Medicina di Harvard. Tuttavia, ciò non significa che la mamma debba ammattire per via del pianto.
In uno studio successivamente pubblicato su Alternative Therapies in Health and Medicine, alcuni medici suddivisero in due gruppi e trattarono 125 neonati sofferenti di coliche, di età compresa fra le due e le dodici settimane: a un gruppo fu somministrato un prodotto contenente olio di semi di finocchio (PediaCalm) e all’altro un placebo. Il prodotto a base di semi di finocchio eliminò le coliche nel 65% dei casi rispetto al 24% dei neonati che ricevettero il placebo. Nell’ambito di un altro studio, alcuni ricercatori italiani somministrarono un placebo o una formula contenente finocchio, camomilla e melissa a 88 neonati con coliche. Una settimana dopo, il pianto dei bambini che avevano assunto finocchio era diminuito mediamente da 3 ore e mezzo a 1 ora e un quarto; nel frattempo, i neonati trattati con placebo ridussero il pianto da 3 ore e mezzo ad appena 3 ore.
UN POTENTE ANTINFIAMMATORIO
Il seme del finocchio è un potente agente antiossidante; di fatto, uno studio dimostra che è più potente della vitamina E (un altro ben noto antinfiammatorio) nello sconfiggere i radicali liberi, ossia le molecole che provocano un danno ossidativo alle cellule e al DNA. Il seme del finocchio è altresi un potente antinfiammatorio. Partendo dal presupposto che l’ossidazione e l’infiammazione sono i due fattori concomitanti alla base di numerose patologie croniche, tra cui malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, morbo di Alzheimer, tumori e artrite, ecco spiegato perché il finocchio può essere d’ausilio nel trattamento di tutti questi disturbi.
Morbo di Alzheimer e demenza non associata ad Alzheimer. All’incirca un terzo della popolazione sui 75 anni di età soffre di demenza 1 intesa come perdita quasi totale della memoria - e il morbo di Alzheimer è la forma più diffusa di demenza riscontrata nell’80% della totalità dei casi. In uno studio condotto da ricercatori indiani, un estratto di semi di finocchio ha profondamente migliorato la memoria a lungo termine in animali da laboratorio; ha inoltre favorito l’attività dell’acetilcolina (un mediatore chimico cerebrale) con la stessa modalità dazione del donepezil (Aricept), un farmaco utilizzato nel trattamento del morbo di Azheimer. Sul Journal of Medicinal Food, i ricercatori hanno j concluso che l’estratto di finocchio «può essere impiegato nel trattamento di disturbi cognitivi quali demenza e morbo di Azheimer».
Tumori. Un regime alimentare contenente semi di finocchio inibisce la formazione di tumori in animali da laboratorio esposti a sostanze chimiche cancerogene. Stando alle conclusioni di uno studio pubblicato su Food and Chemical Toxicology, «l’inclusione dei semi di finocchio nella dieta può verosimilmente ridurre il rischio di tumori nella popolazione umana».
Artrite. Un’équipe di ricercatori coreani ha scoperto che l’estratto di finocchio riduce significativamente il gonfiore e il dolore in animali affetti da artrite sperimentalmente indotta. Gli studiosi sono giunti alla conclusione che l’attività antinfiammatoria del finocchio «può ridurre il rischio di patologie a base infiammatoria» quali osteoartrite, artrite reumatoide e lombalgia.
Malattie cardiovascolari e ictus. Alcuni ricercatori marocchini hanno osservato che il finocchio riduce la pressione sistolica (il valore della massima) in animali da laboratorio con ipertensione artificialmente indotta. La pressione alta è il principale fattore di rischio in malattie cardiovascolari e ictus. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Clinical and Experimental Hypertension.
In un altro esperimento condotto su animali, alcuni ricercatori italiani notarono che sia l’anetolo che un estratto di finocchio inibivano l’aggregazione piastrinica, ossia l’adesione di determinati componenti del sangue tra loro che conduce alla formazione di coaguli responsabili, in ultima istanza, dell’ostruzione arteriosa. Al contrario dell’aspirina – spesso impiegata per diminuire l’aggregazione piastrinica e «fluidificare» il sangue –, né l’anetolo né l’estratto di finocchio provocano danni allo stomaco; anzi, di fatto essi proteggono la mucosa gastrica.
Malattia infiammatoria dell’intestino. Nella medicina popolare, il finocchio è sempre stato utilizzato per curare disturbi della digestione di ogni tipo, ivi inclusi gonfiore addominale e produzione di gas intestinali, e funziona perché rilassa la mucosa dell’intestino e calma l’infiammazione. Probabilmente, il problema peggiore legato al processo digestivo è la malattia infiammatoria dell’intestino, che si manifesta con stimoli urgenti ad evacuare e diarrea quali sintomi principali. Tale disturbo viene definito colite quando colpisce il colon (intestino crasso) e morbo di Crohn quando si osservano focolai di infiammazione a carico dell’intestino tenue e crasso.
Alcuni ricercatori bulgari hanno somministrato una formula comprendente finocchio a 24 soggetti affetti da colite. «Il dolore apprezzabile lungo il tratto dell’intestino crasso scomparve nel 96% dei pazienti entro il quindicesimo giorno di trattamento», scrissero gli esperti, e «nei pazienti con sindrome diarroica, la defecazione risultò normalizzata».
Glaucoma. Nel glaucoma, i canali di deflusso dei liquidi dal bulbo oculare si ostruiscono producendo una pressione all’interno dell’occhio che danneggia il nervo ottico. Un’équipe di scienziati indiani somministrò un collirio a base di estratto di finocchio ad alcuni animali affetti da glaucoma sperimentalmente indotto. L’estratto ridusse la pressione endoculare del 31%, vale a dire lo stesso livello di sollievo recato da un farmaco antiglaucoma. I ricercatori pertanto conclusero che il finocchio può trovare impiego «nell’arsenale di farmaci antiglaucoma normalmente prescritti dai medici».
I semi di finocchio possono contribuire a prevenire e/o curare:
Artrite, osteoartrite |
Colite |
Crampi mestruali |
Demenza |
Irsutismo |
Pressione alta |
ALLA SCOPERTA DEI SEMI DI FINOCCHIO
Il finocchio viene largamente utilizzato nelle tradizioni culinarie del Mediterraneo, in particolare in Italia. Fin dai tempi del Medioevo a Firenze si coltiva una speciale varietà di finocchio estremamente apprezzata, e uno dei liquori nazionali – la sambuca – è aromatizzato al finocchio. Inoltre, i semi vengono tipicamente adoperati come spezia nella preparazione di salsicce, polpette e salami.
I francesi della Provenza coltivano il finocchio (fenouil) da consumarsi fresco in paste e insalate crude o come contorno di verdura. Una specialità provenzale è il poisson au fenouil il pesce intero viene adagiato sulla griglia su un letto di canne di finocchio che, bruciando, conferiscono al pesce un aroma affumicato e dolce con reminiscenze di liquirizia. I semi vengono per lo più adoperati in salse e ricette di pasta.
Gli inglesi usano i semi nelle minestre, mentre i tedeschi li aggiungono a pane, piatti di pesce e crauti. Gli spagnoli impiegano i semi per aromatizzare torte e altre preparazioni da forno, e gli scandinavi cospargono di semi la superficie del pane di segale.
In India, i semi di finocchio costituiscono un ingrediente fondamentale in numerose miscele di spezie, ivi incluse le polveri curry e il mix di semi denominato panch phoron. Vengono aggiunti a preparazioni sottaceto, curry e minestre nonché a piatti a base di lenticchie e riso. Il finocchio viene anche adoperato nella preparazione di un particolare dessert chiamato malpoora, una sorta di frittella aromatizzata al finocchio e al pistacchio. Molti ristoranti indiani offrono dei semi di finocchio ricoperti di zucchero alla fine del pasto insieme al caffè e al conto. Di recente l’India ha cominciato a coltivare una propria varietà di semi di finocchio, i Lucknow, dal nome della città di origine. Il finocchio Lucknow ha un sapore più dolce, più vicino all’anice, e viene privilegiato come digestivo dopo il pasto.
In Cina e in tutta l’Asia, i semi di finocchio vengono impiegati in preparazioni agrodolci e in ricche salse per il pesce; gli asiatici tostano i semi prima di adoperarli, conferendo cosi ai piatti un sapore più vivace.
I semi di finocchio sono presenti nella miscela di spezie ras-el-hanout, di origine marocchina, e nel dukkah mediorientale. Infine, gli arabi li cospargono sulle insalate e li aggiungono all’impasto per il pane.
CONSIGLI PER L’ACQUISTO
I semi di finocchio sono lunghi circa mezzo centimetro, di forma ovale con costine verticali e di colore giallo pallido con sfumature verdastre. Quando vi accingete all’acquisto, osservate bene la sfumatura poiché è indice di buona qualità. Assicuratevi che la confezione non contenga scorie di lavorazione; è difficile separare i semi, già di piccole dimensioni di per sé, da residui e altri corpi estranei. Cercate preferibilmente semi interi non spezzati.
I semi di finocchio sono disponibili in forma intera o macinata nella maggior parte dei supermercati. Poiché gli oli volatili iniziano a disperdersi non appena il seme viene macinato, è consigliabile acquistarli interi e macinarli poco prima dell’uso per garantire il massimo sapore.
Se comprate semi di finocchio in un negozio di prodotti indiani, potreste imbattervi nella varietà Lucknow, probabilmente in una confezione etichettata come Lakhnawi saunf. Questi semi sono grandi circa la metà dei semi di finocchio tipici ed essenzialmente verdi, di un colore giallo-verde brillante come quello delle capsule di cardamomo.
I semi di finocchio si mantengono fino a tre anni chiusi in un contenitore ermetico e conservati in un luogo fresco, lontano dalla luce del sole. I semi macinati, invece, cominciano a perdere di intensità dopo sei mesi o anche prima.
La pianta del finocchio viene coltivata nelle regioni a clima mite, inclusa l’Italia, la Francia, l’India, il Marocco, l’Egitto e Taiwan. La maggior parte dei semi di finocchio adoperati negli Stati Uniti viene importata dall’Egitto.
I SEMI DI FINOCCHIO IN CUCINA
Si tratta di una spezia dal sapore piuttosto intenso che si adatta altrettanto bene a piatti dolci e salati. Può vivacizzare il gusto di una vasta gamma di preparazioni, dalle carni alle torte o alle bevande. I semi contribuiscono a dare equilibrio a quasi tutte le miscele di spezie. Il consiglio è di utilizzarli nello stesso modo in cui si adoperano i semi di anice, cumino e kummel.
Diversamente dalla maggior parte degli altri semi, non è necessario tostarli, benché la tostatura ne intensifichi e ne addolcisca l’aroma; qualora tostati, assumono un retrogusto simile a quello dello zucchero di canna. In tal caso, abbrustoliteli a secco, ma state attenti a non bruciarli, neanche un poco, altrimenti prendono un sapore spiacevolmente amaro.
I semi di finocchio si sposano a molti elementi della dieta mediterranea, ad esempio pomodori, olive mature, olio di oliva, basilico, carne alla piastra e frutti di mare, e si combinano bene anche a pesci dalle carni grasse come tonno e salmone.
Ecco alcuni suggerimenti per aggiungere più semi di finocchio alla propria dieta:
• Il finocchio può trasformare una comune pagnotta di pane in qualcosa di speciale: provate a mescolare un cucchiaio di semi all’impasto per il pane che preferite.
• Spennellate del pane bianco, tipo italiano o francese, con dell’uovo leggermente sbattuto, cospargetene la superficie di semi di finocchio e infornate a 200 °C finché i semi non si attaccano alla crosta.
• Tostate e pestate dei semi di finocchio e metteteli in infusione nel tè.
• Distribuite semi di finocchio su torte e sui muffin prima di metterli in forno.
• Aggiungete dei semi di finocchio alle macedonie e alle composte di frutta.
• Preparate delle olive speziate mettendo a marinare 2 tazze di olive in 1/2 tazza di olio extravergine di oliva e, rispettivamente, 1 cucchiaino di semi di finocchio, origano essiccato e timo essiccato.