QUELLO CHE SO
UNA SCENEGGIATURA CINEMATOGRAFICA
di
Lucas Kennedy
ATTO II
INT. NUOVA CASA DI CHRIS E JULIA. GIORNO
Julia è sopra una scala, i capelli legati, in tuta da lavoro, al centro di un’elegante stanza dalle proporzioni generose e armoniose. Sta dipingendo l’intricato intonaco del rosone sotto il soffitto.
JULIA MORENTE (V.O.)
Il mio matrimonio andava bene all’inizio, la mia unica fonte di tristezza era il pensiero di essermi sistemata tanto lontano da mia madre da non poterle essere stata accanto quando era morta. Non avevo avuto il tempo di farmi degli amici a Bristol prima di incontrare Chris e la nostra vita insieme in un certo senso mi travolse, così mi gettai a capofitto nell’intento di rendere il nostro matrimonio meraviglioso. Ristrutturammo una casa bellissima, che Chris comprò per noi due, e presto scoprimmo che era in arrivo un bimbo.
Si vede Julia sospendere il suo lavoro, scostarsi ciocche di capelli scomposte dagli occhi, e mettersi una mano sullo stomaco. Ha avvertito una fitta e dal suo sguardo capiamo che sa.
INT. CASA DEI KENNEDY, CAMERA DA LETTO DI CHRIS E JULIA. GIORNO.
La casa è meravigliosamente decorata, e ai piedi del letto è sistemata una culla foderata. Seduta sul letto, il bambino appena nato tra le braccia, c’è Julia.
JULIA MORENTE (V.O.)
La gravidanza si è conclusa senza alcuna complicazione. Sono stata sempre bene e piena di energie. E in una calda giornata di maggio, è nato mio figlio. Lo abbiamo chiamato Lucas. È stato Chris a scegliere il nome.
Si vede un primo piano del bambino. È bellissimo.
JULIA MORENTE (V.O.) (CONT.)
Il problema era che Chris non riusciva a legare con il bambino.
Mentre la telecamera allarga l’inquadratura, si vede Chris in piedi accanto al letto. Sta osservando sua moglie, completamente concentrata sul bimbo appena nato, e ha sul viso un’espressione vuota. Chris non sente alcuna emozione. Si gira ed esce dalla stanza e Julia, persa negli occhi di suo figlio, non si accorge di niente. È solo quando la porta si chiude alle spalle di Chris che lei solleva la testa.
JULIA
Chris?
INT. CASA DI CHRIS E JULIA, SALOTTO. GIORNO.
È il giorno di Natale, qualche anno dopo. Vediamo un bell’albero alto, e il fuoco acceso nel camino. Le decorazioni di Natale sono graziose, sobrie e tradizionali.
JULIA MORENTE (V.O.)
Dopo la nascita di Lucas diamo ancora l’impressione di essere una famiglia felice, e spesso lo siamo. Ma qualcosa è cambiato.
Chris, Julia e Lucas stanno aprendo i regali. Non è una scena particolarmente affettuosa, il gruppo ha un atteggiamento troppo formale, anche se la loro gestualità è piuttosto allegra; e Lucas, che ha tre anni, sembra un bambino tranquillo e pacato. Quando riceve un regalo, con lo sguardo chiede il permesso a suo padre prima di aprirlo.
JULIA MORENTE (V.O.)
Il problema era che dalla nascita di Lucas, Chris non riusciva più a controllare la sua rabbia. All’inizio non sembrava fosse grave, ma con il passare degli anni era diventato sempre più preoccupante, fino a fare paura.
Lucas ha aperto il suo regalo e lo guarda dopo averlo messo sul pavimento. Julia è seduta accanto a lui, e anche lei sta aprendo un regalo di Chris. Resta senza fiato quando lo vede, perché è chiaro che si tratta di un anello molto costoso, più grande e più luccicante dell’anello di fidanzamento.
CHRIS
Qual è il problema?
JULIA
Nessun problema. È bellissimo. Sono solo sconvolta, nel senso buono naturalmente, tutto qui.
CHRIS
Non ti piace.
JULIA
Tesoro. Lo adoro. Ma è molto di più di quanto mi aspettassi. È meraviglioso, davvero.
Estrae l’anello dalla scatoletta e cerca di infilarselo. Ma non entra.
JULIA (CONT.)
Oh, accidenti!
Se lo sfila e prova con un altro dito, ma l’anello è troppo piccolo. Ride nervosa. Chris la osserva come un falco. Lucas gioca sul tappeto, ignaro di tutto.
JULIA (CONT.)
Credi che lo cambierebbero?
CHRIS
Mettilo.
JULIA
Tesoro, è un po’ troppo piccolo, sono sicura che se glielo chiedessimo, riuscirebbero ad allargarlo un po’, non credi?
CHRIS
Mettitelo. Non su quel dito. Gli anelli non si mettono al mignolo.
Julia guarda Lucas, poi di nuovo Chris, che la fissa senza espressione, le braccia incrociate.
JULIA
Non vuoi vedere il mio regalo?
CHRIS
Voglio vederti con l’anello al dito.
Dall’espressione di Julia si capisce che sa quanto sia inutile discutere con Chris, e che teme un’escalation. Chris osserva senza nemmeno un sussulto Julia che prova a infilarsi con la forza l’anello al dito indice. L’operazione è lunga e chiaramente dolorosa, anche se Julia non dice una sola parola, per evitare che Lucas capisca qualcosa. Quando l’anello è finalmente al suo posto, Julia mostra la mano tremante affinché Chris la veda. Lui le prende le dita e osserva l’anello da ogni lato. È impossibile non notare la pelle arrossata, graffiata e ferita tutto intorno.
CHRIS (CONT.)
Ti sta benissimo. Brava.
Chris si china per baciare Julia che si concede con un sorriso stentato.
JULIA MORENTE (V.O.)
Ho tenuto l’anello al dito per una settimana prima di andare in ospedale per farmelo tagliare e prendere degli antibiotici per l’infezione che si era sviluppata sotto la pelle lacerata. Quando Chris se ne accorse, mi tirò una ciocca di capelli dalla nuca e mi disse che ero fortunata se non andava oltre.
INT. CUCINA NELLA CASA DEI KENNEDY. SERA
Lucas, sei anni, sta finendo la sua cena mentre Julia prepara qualcosa per sé e per Chris. Lucas e Julia si scambiano un sorriso e si vede che l’atmosfera tra di loro è tenera e affettuosa.
JULIA MORENTE (V.O.)
Chris non si è comportato sempre così. Anzi, di solito era generoso e affettuoso. Ma esistevano dei fattori scatenanti. E, con il passare del tempo, imparai a riconoscerli.
La scena tranquilla viene interrotta dal rumore di un’auto che si ferma davanti casa, e di una portiera che viene chiusa. Julia guarda con ansia l’orologio.
JULIA
Oh, credo che papà sia tornato a casa presto. Lucas, ti dispiace andare subito a giocare in camera tua mentre finisco di preparare la cena per lui?
La cena che sta preparando consiste in una serie di ingredienti tagliati a cubetti. È ben lontana dall’essere pronta, ed è chiaro che questo rende Julia nervosa. Lucas si alza e sua madre lo accompagna fuori dalla stanza, fino al corridoio.
JULIA (CONT.)
Bravo, tesoro, verrò più tardi a darti il bacio della buonanotte.
LUCAS
Anche papà?
JULIA
Non lo so. Forse sarà un po’ stanco, ma io verrò, te lo prometto.
Adesso parla con ansia, il tempo sta per finire. Si sente il rumore della porta sul retro che si apre.
CHRIS
Julia? Ci sei?
JULIA (SUSSURRANDO)
Che cosa devi ricordarti di fare?
LUCAS
Mettere il CD della mia storia.
JULIA
Bravo! E che altro?
LUCAS
Chiudere la porta a chiave.
JULIA
Bravissimo, tesoro. Sei un bambino molto intelligente.
Quando Julia è certa che il figlio sia arrivato al piano di sopra e di aver sentito la chiave girare nella toppa e il CD partire, si sistema gli abiti e i capelli e torna in cucina.
JULIA (CONT.)
Ciao, tesoro. Come stai?
CHRIS
Dov’eri?
Lei chiude la porta della cucina alle sue spalle.
INT. CUCINA DELLA CASA DEI KENNEDY. NOTTE.
È passata solo un’ora e la stanza è sottosopra. Cibo e bicchieri sono stati rovesciati ed è chiaro che è accaduto qualcosa di violento.
JULIA MORENTE (V.O.)
Ma anche se le cose peggioravano, dopo ogni episodio di violenza, Chris si scusava.
Chris e Julia sono seduti sul pavimento, entrambi con gli abiti scompigliati. La camicetta di Julia è strappata, le guance arrossate per il panico e i capelli completamente arruffati, ma lei e Chris sono abbracciati, anche se lui la stringe con più forza di quanto faccia lei.
CHRIS
Scusa. Scusa. Ti amo così tanto. Non so che cosa farei senza di te.
JULIA MORENTE (V.O.)
E ogni volta lo perdonavo perché, a essere onesta, non riuscivo a vedere in quale modo avrei potuto lasciarlo. Avevo paura di quello che avrebbe potuto farci se fossi andata via. E mi vergognavo. Oh, quanta vergogna sentivo. La vergogna mi teneva le labbra sigillate.
Chris non se ne avvede, ma è chiara la disperazione sul volto di Julia mentre lui le accarezza i capelli.
INT. OSPEDALE PRIVATO, STANZA DELLO SPECIALISTA. GIORNO.
Julia e Chris sono seduti l’una accanto all’altro davanti a una scrivania, e un dottore siede all’altro lato.
JULIA MORENTE (V.O.)
Il punto è che una vita vissuta nella paura a un certo punto chiede il conto, così quando ho avuto la diagnosi di un tumore al cervello, cinque anni dopo, tutta la mia determinazione e gran parte della mia forza si erano prosciugate.
CHRIS
Si può fare qualcosa?
DOTTORE
Possiamo provare a curare il tumore, controllarlo, ma non guarirlo, e un intervento chirurgico sarebbe troppo rischioso.
CHRIS
Quanto tempo le rimarrebbe, con le cure?
DOTTORE
È difficile da dire. La cura potrebbe prolungarle la vita di un mese, o forse addirittura tre. Ma la cura potrebbe avere pesanti effetti collaterali, e ciò non va sottovalutato.
Chris e Julia hanno bisogno di alcuni secondi per assorbire la notizia.
JULIA
Quindi, il problema è la qualità della vita.
DOTTORE
Sì.
JULIA
Curarsi e soffrire per un numero maggiore di mesi e poi morire in ogni caso, oppure rinunciare alle cure e morire in fretta, ma più serenamente.
DOTTORE
In poche parole, possiamo dire che sia così.
CHRIS
Non è il caso di chiedere un altro parere? Lei è sicuro?
DOTTORE
Ha tutto il diritto di chiedere un’altra opinione, ma io ci scommetto la mia reputazione e le dico che sarei assolutamente sbalordito se qualcuno le dicesse qualcosa di diverso.
EST. PARCHEGGIO DI OSPEDALE. GIORNO.
Chris e Julia entrano in auto, ognuno chiuso nel proprio mondo.
JULIA MORENTE (V.O.)
Chiedemmo un altro parere, Chris non aveva difficoltà a pagare, e, come aveva previsto il primo dottore, ci furono riferite esattamente le stesse cose. Chris non prese bene la notizia.
Chris colpisce il volante dell’auto con i pugni chiusi, e si gira verso Julia. Le afferra i capelli in un gesto che sembra consuetudinario, e fa per sbatterle la testa contro il vetro del lato passeggero, ma si ferma un attimo prima del contatto, e resta immobile a pochi millimetri dal vetro.
CHRIS
Che cosa farò?
JULIA MORENTE (V.O.)
E, per la prima volta nella mia vita, lo affrontai a viso aperto.
JULIA
Per una volta, mi lasci andare i capelli e guidi fino a casa, e daremo insieme la notizia a Lucas.
Si vede la sorpresa sul viso di Chris, e poi si capisce che in un primo momento ha una gran voglia di sbatterle la testa contro il vetro persino con maggiore violenza di qualche secondo prima, ma poi desiste e l’espressione dura sul suo viso sparisce. Mette in moto l’auto.
La telecamera resta sul viso di Julia durante il viaggio, l’auto sbanda terribilmente mentre Chris inverte la marcia e poi esce a tutta velocità attraverso il cancello dell’ospedale.
JULIA MORENTE (V.O.)
Non so perché quel giorno il fatto di affrontarlo per la prima e unica volta ebbe successo. Chris guidava troppo veloce, come sempre, perché sapeva che odiavo la velocità, e continuava a tenermi sotto pressione con piccoli sotterfugi. Ma non mi toccò mai più. Forse perché temeva che i medici avrebbero capito cosa mi stava accadendo, visto che tenevano il mio corpo sotto controllo.
Si vede Julia guardare con la coda dell’occhio Chris, scrutando la sua espressione disperata nel tentativo di capire cosa pensi.
JULIA MORENTE (V.O.)
Ma, capite bene, alla fine, penso che fosse paura della morte, del potere della morte. La morte stava per portarmi via e quindi lui non avrebbe più potuto dominarmi, e forse questo significava che non valeva più la pena terrorizzarmi. O forse era la paura che se mi avesse toccato ancora, avrei potuto in qualche modo infettarlo, trascinarlo nell’orbita della morte. Non ci pensai più di tanto, perché il problema più grande era un altro: in una famiglia come la nostra, come potevo lasciare Lucas?
Quando Chris e Julia arrivano a casa vedono Lucas che guarda fuori dalla finestra. Li stava chiaramente aspettando.