4.
"Non che io abbia qualcosa da nascondere, ma mio fratello sa che sei qui?". "Quando ho chiesto se potevo vederla, non avevo idea che la mia visita dovesse essere autorizzata da Mister Bernard". "Ma che autorizzazione. Non sono il custode di Bernard e lui non è il mio. Ero solo curioso, ecco. Hai parcheggiato qui fuori?". "Sono venuto a piedi". "Da quale direzione?". "Dal centro". "Buon per te. E' una giornata così meravigliosa che uno è felice di essere vivo" disse tirando giù le veneziane. "Oh, perdonami. Non sono cose da dire a un giovane in lutto. Mio fratello era in lacrime. Che perdita per la comunità, e naturalmente per te e per tua madre! Non è neanche il caso di stare a parlarne. Quanto ti fermi a Montreal?". "Torno a Londra dopodomani". "Mi ricordo benissimo che sei un ragazzo in gamba, sai? Vuoi qualcosa da bere, magari?". "Caffè, grazie, se non è troppo disturbo". "Non sei all'altezza della tua fama. Ma è un sollievo sentirtelo dire. Moderazione in ogni cosa, ecco quello che ci vuole. Ehi, se sorrido come uno scemo è perché ti guardo e cosa vedo? L.B. da giovane". "In fondo potrei anche prendere uno scotch". "Con piacere. Sai, sono andato a una sua lettura ancora prima che tu nascessi". "Non lo facevano in tanti". "Lascia che ti dica una cosa, anche se la sai già. Tu hai avuto la fortuna di avere come padre un grand'uomo. E credi che non sapessimo quanto soffriva in privato, col fatto che non poteva andare in giro con la tua povera madre?". "Prego?". ""Oy vey", ho detto qualcosa che non dovevo dire? Scusami, non che lo gridasse ai quattro venti, un uomo della sua naturale dignità, ma era saltato fuori per sbaglio, sai, una volta che mio fratello aveva chiesto come mai L.B. non portava mai sua moglie a cena. Sei sconvolto. Lo vedo benissimo. Ascoltami: non è proprio il caso di vergognarsi. Pensa alla vedova di Solomon. Che cos'è la mente? Un muscolo. I medici ti diranno che è una malattia come un'altra. Ma chi si prenderà cura di tua madre adesso che L.B. non c'è più? Non me lo dire. Lo so. Tu sei affezionato a lei come lo è sempre stato lui". "Le dispiace se me ne verso un altro?". "Ce n'è ancora nella bottiglia? Fa' pure". "Grazie". "Voglio dirti che quando tuo padre veniva a cena da noi e si sedeva qui, in questa stanza, era un grande onore per me e per Ida. Un vero "goldener yid". Un vero idealista. Ma, ti prego, non fraintendermi. Muore un grande artista e all'improvviso chiunque gli abbia stretto la mano una volta diventa il suo migliore amico. Purtroppo io non gli ero vicino come Bernard. Non sono io il lettore della famiglia, quello con la grossa biblioteca". "Mi hanno detto che il lettore prodigioso era Solomon". "Sai cosa mi piacerebbe? Aver avuto la tua educazione. Ma tuo padre, che riposi in pace, perbacco, c'era un libro che non avesse letto? Davanti a lui mi si bloccava la lingua. Una volta, sai, è venuto per il té con una delle sue ammiratrici. Come si chiamava, quella ragazza, così dolce?". Moses allungò di nuovo la mano verso la bottiglia. "Peterson" disse Morrie. "Marion Peterson. L.B. voleva vedere i quadri di mio fratello, ma lui non era in casa. Così sono venuti qui, e lui è stato tanto gentile da scrivermi la dedica sui suoi libri, tutti quanti, e ancora oggi sono in quella vetrina". Nel salotto c'era anche un piano a coda che un tempo era appartenuto a Solomon. Era coperto da un capo all'altro di fotografie di Barney e Charna in cornici d'argento. Barney e Charna piccolissimi che corrono sull'erba di Sainte-Adèle. Barney a cavallo e Mister Morrie, raggiante, che gli tiene le redini. Charna con il vestito bianco del sedicesimo compleanno. Barney che rastrella le vasche dell'orzo alla distilleria Loch Edmond's Mist di Skye. "Adesso dimmi un po' cosa posso fare per te" disse Mister Morrie. "In realtà sono qui per via di Lucy. Lei aveva solo due anni quando è morto Solomon e vorrebbe sapere qualcosa di più su di lui". "Mi ha detto un uccellino che tu e Lucy abitate insieme a Londra". "Lucy è convinta che lei abbia i diari di suo padre e le sarebbe grata se glieli facesse avere". "Come vi siete conosciuti? Su, dai. Raccontami tutto. Non ci crederai, ma ho un debole per le storie d'amore". "Ci siamo conosciuti da bambini, come sa anche lei, e io e Henry siamo amici da anni". "Balbetta ancora così tanto, quel povero ragazzo?". "No". "Meno male. E adesso dimmi come hai fatto a incontrare Lucy dopo tanti anni". "A una cena in casa di Sir Hyman Kaplansky". "Scommetto che se i canadesi avessero ancora il permesso di accettare titoli nobiliari mio fratello sarebbe il primo della lista". "I diari di Solomon avrebbero una grande importanza per Lucy". "Povera Lucy. Povero Henry. Povero Barney. E' un peccato che la loro generazione si sia trovata in mezzo a tutti questi litigi familiari. E su che cosa poi? Denaro. Posizione. Potere. Non mi sorprende che Lucy abbia deciso di fare l'attrice. Diventerà una star. Sono pronto a scommetterci". "Perché non la sorprende che Lucy voglia recitare?". "Perché ce l'ha nel sangue, è così per forza. E' quello che sarebbe dovuto diventare Solomon. Un attore. Quando eravamo piccoli lui si travestiva sempre e scriveva brevi commedie che poi noi recitavamo. Sapeva fare tutti gli accenti. Era incredibile. Più avanti, sai, avevamo già il nostro primo hotel, e il bar era pieno di ragazze di un certo tipo. Cosa dovevamo fare? Buttarle fuori nella neve? Bernard non ha mai fatto il magnaccia, e se qualcuno lo dice, io sono un piccoletto, ma gli mollo lo stesso un pugno sul naso. Comunque Solomon torna dalla guerra, era aviatore, e telefona a Bernard all'hotel e fa finta di essere delle Giubbe Rosse. Era perfetto, lasciamelo dire. Anche crudele, certo, ma stiamo parlando di Solomon, no? Faceva il cinese, e camminava pure come un cinese. Il macellaio tedesco. Il maniscalco polacco. Qualunque cosa. Aveva anche un talento speciale per le lingue, ma immagino che quello l'abbia ereditato dal nonno". Mister Morrie saltò in piedi. "Mi è sembrato di sentire una macchina. Dev'essere tornato Bernard. Sei venuto a piedi, dicevi, vero?". "Dal centro". "In giardino c'era mia cognata?". "No". "Libby è una donna meravigliosa, meravigliosa. Sai, quando Bernard l'ha sposata, era lei il buon partito. Suo padre era presidente della "shul" e della Società di Prestiti e Mutuo Soccorso. Nessuno sospettava di lui". "Per che cosa?". "Senti, non vado in giro a spettegolare. E' stato sfortunato in Borsa, ma voleva restituire tutto fino all'ultimo centesimo e nessuno può criticare Libby. E' presidentessa di tante associazioni beneficile perché ha un cuore più grande del fiume San Lorenzo, e puoi controllare la contabilità di tutte quante e vedrai che è perfettamente in ordine. Libby non sta cercando di dimostrare proprio niente". "Sapeva che suo nonno viene citato più volte nelle lettere di Lady Jane Franklin?". "Non me lo dire. Ehi, sono qui a parlare con un grande studioso. Scommetto che nemmeno Bernard lo sa". "In due lettere a Elizabeth Fry e in una al dottor Arnold di Rugby". "E pensare che quel furfante avrà avuto non più di diciotto anni, eppure è riuscito ad attirare l'attenzione di quella signora". "E' cominciato tutto con i serpenti, sa. La Terra di Van Diemen era infestata di serpenti, e Lady Jane aveva una paura tremenda. Così ha offerto ai detenuti uno scellino per ogni serpente morto e lui il primo giorno si è presentato con tanti di quei serpenti che lei non riusciva a smettere di ridere". "Doveva essere un ragazzo molto in gamba. Ma, se posso chiedertelo, come mai ti interessa la storia della nostra famiglia?". "Per Lucy". "Ah. Avevo paura che magari volevi scriverci sopra qualcosa. Bernard non sarebbe contento. E scavare nel passato sarebbe molto doloroso anche per Lionel, Dio lo benedica, che sta facendo una gran fatica per farsi largo nella società. Perciò, detto fra te e me, che cos'hai in mente, Moses?". Moses allungò la mano verso la bottiglia. "Non ti preoccupare. Non macchia. Versatene un altro". "Ephraim non le ha mai raccontato niente del periodo che trascorse nella Terra di Van Diemen?". "Siamo sinceri. A quei tempi, se parlava con qualcuno era con Solomon. Una volta l'ha rapito, sai. E questo cos'è stato?". "Chiedo scusa?". "Ssst". Mister Morrie andò alla finestra e sbirciò da dietro la veneziana. "Bernard e Libby stanno uscendo. E' strano". "Davvero?". "Stasera in T.V. c'è "Dragnet". Ah, ho capito. Si sarà fatto mandare la puntata in anticipo. Una volta, sai, voleva assolutamente sapere come andava avanti una storia di Dick Tracy, moriva dalla voglia, e così Harvey Schwartz ha dovuto prendere l'aereo e andare dai tizi della King Features e tornare con il fumetto prima che lo pubblicassero sui giornali. Oh, dovevi vedere Bernie dopo che Harvey era tornato con la roba, e nessun altro lo sapeva. Eravamo a metà di un consiglio d'amministrazione. Dobbiamo comprare questo vigneto appena fuori Beaune per X milioni oppure costruire il grattacielo degli uffici a Houston per Y milioni? Ognuno fa le sue proposte, cita fatti e cifre, e intanto tiene d'occhio la faccia di Bernard. 'Ehi' salta su lui, e alza la testa all'improvviso. 'Secondo voi come farà Dick Tracy a tirarsi fuori dai casini, e cosa capiterà esattamente a Faccia di prugna? Io un'idea ce l'avrei. Magari ho ragione, magari mi sbaglio. Ma sono pronto a scommetterci dieci dollari. Chi ci sta?'. Be', naturalmente tutti tirano fuori dieci dollari, non perché hanno paura di mio fratello, non diciamo sciocchezze, ma perché lo adorano. E poi Harvey, diavolo di un Harvey, dice: 'Aumento la posta, Mister Bernard: venti dollari'. Così tutti tirano fuori di nuovo i portafogli. Conosci Harvey Schwartz, vero?". "Sì".
"Un ragazzo così brillante. Il suo secondo nome dovrebbe essere Fedeltà. Non hai idea di quanto siamo fortunati ad averlo con noi. E affezionato alla moglie, poi, una donna adorabile, piena di talento. Accidenti. Sai che all'inizio non riusciva a far pubblicare il suo libro. Così Harvey va a Toronto, dall'editore numero uno della città, investe di tasca sua nella casa editrice, ed esce quel libro meraviglioso: "Abbracci, dolori e biscotti al cioccolato". Ma qui la libreria di Ogilvy ne ordina solo quattro copie. Becky è in lacrime. Ha le fitte alla pancia, le sue cose in ritardo. Harvey prende il telefono e zac, si fa passare il presidente di Ogilvy e gli dice ehm ehm sono Harvey Schwartz, il responsabile dei progetti speciali del fondo di investimenti Jewel, e il mio capo, Mister Bernard Gursky, mi ha appena chiesto come mai la vostra libreria ha preso solo quattro copie del libro di mia moglie. Bingo bango bongo. Quelli ne ordinano quattrocento e ci riempiono una vetrina. D'accordo, alla fine hanno dovuto mandarle al macero quasi tutte, ma non c'è bisogno di spiegare al figlio di L.B. che in questo paese l'arte non è proprio una merce che va a ruba. Non ti preoccupare. Non macchia. Prendine un altro". "Diceva che una volta Ephraim ha rapito Solomon?". "Certo che l'ha rapito. Solomon ha solo dieci anni e io e Bernie usciamo da scuola giusto in tempo per vedere Ephraim che parte su una slitta con lui. D'accordo, che male c'è? Solo che poi arrivano le sette di sera, siamo seduti a tavola per la cena, fuori c'è una tempesta di neve, e loro dove sono? Magari hanno avuto un incidente, Dio non voglia. Poi arriva un messaggio da questo indiano, George Due Asce: Ephraim ha detto di dirci che Solomon passerà la notte con i Davidson. E' una storia che puzza di bruciato. Perché neanche un'ora prima sono venute le Giubbe Rosse a farci una delle loro visite di cortesia. Ci sono stati guai grossi alla riserva dove Ephraim si era sistemato con questa giovane indiana Copper. Lasciamelo dire, era un gran bel bocconcino. Comunque, Lena è stata pugnalata e qualcuno ha ammazzato a fucilate il padre di André Cielo Limpido. Abbiamo visto Ephraim, ci ha fatto sapere qualcosa? chiede il caporale. Perché? Tanto per chiedere, risponde lui. Sì, certo, come no. La seconda domanda è: Ephraim ha qualche amico nel Montana? E come diavolo facevamo a saperlo? Insomma, per venire al dunque, mio nonno si era portato dietro Solomon fino ai suoi vecchi rifugi, su nell'Artide. Sono stati via per mesi, e lì Solomon ha imparato a parlare eschimese, a cacciare i caribù e Dio sa cos'altro. E quella è stata l'ultima volta che abbiamo visto nostro nonno, che aveva novantun anni, e lo hanno sepolto da qualche parte lassù, secondo Solomon, che poi si aspetta anche che gli crediamo quando dice che è tornato a casa tutto da solo. Dal Mar Glaciale Artico? Raccontamene un'altra, sbotta mio padre. Be', dice Solomon, si era fatto una cartina e aveva segnato con una tacca un albero per ognuno dei posti dove si erano fermati all'andata. Certo, dice mio padre, "e come hai fatto prima di arrivare alla foresta?" Sono andato dietro a un corvo, dice Solomon senza scomporsi. Tanto per fare una domanda stupida, dice mio padre, "cos'hai mangiato tutto il tempo?" Sono andato a caccia e a pesca e in più Ephraim aveva messo delle provviste per me sotto gli alberi che avevo segnato, e prima che ci lasciassimo mi ha dato questo. L'orologio d'oro di Ephraim. Fermami se ti sto annoiando. Ida dice che quando parto sono peggio di un disco incantato". "Solomon non ha mai parlato nei suoi diari di quel primo viaggio verso nord?". "Ragazzi, ma è proprio un terzo grado. Senti, dovresti dirmela tu una cosa. Che sta facendo il povero Henry lassù?". "Il povero Henry è più felice di quanto lei creda". "Mia madre diceva sempre che non c'è niente come un'educazione religiosa, ma Henry, santo cielo" sospirò Mister Morrie. "I figli, i figli. Abbiamo fatto tanti di quei soldi, più di quelli che si riuscirebbe a spendere in tre vite, e il mio Barney non è proprio capace di sistemarsi e la mia Charna adesso vive in una comune con un mucchio di pazzi scatenati e si fa chiamare Girasole Nerocristallo". "Immagino che alla fine il controllo della McTavish passerà nelle mani di Lionel". "Senti una cosa. Io voglio bene a Barney. Capisco che dev'essere stato un brutto colpo sapere che la McTavish non sarebbe mai stata sua. Perciò gli perdono i suoi sbagli. Se lui entra adesso da quella porta io lo abbraccio. Aspetta a vedere quando sarai padre anche tu. Ma, guardiamo le cose come stanno, Lionel è l'unico della sua generazione con un po' del genio di Bernard, e non gli do torto se non si fida di nessuno. Sono in pochi a capire che anche i ricchi hanno i loro problemi. Uno che nasce con tutti i soldi che abbiamo noi è un uomo segnato. Se Lionel non faceva pedinare Fenella, non avrebbe mai saputo che lei aveva ancora una storia con uno "shvartser", cosa che dev'essere stata molto umiliante per un tipo orgoglioso come lui. E hai idea di quello che gli è costato quel matrimonio, che non è durato nemmeno un anno? Gli alimenti. I diamanti. Le pellicce che quella si è tenuta. Secondo certa gente è una cosa di cattivo gusto, ma non gli do torto se adesso fa firmare a ogni nuova moglie un accordo di divorzio prima di sposarla. Tutti quei pettegolezzi sulle ricevute dei regali, comunque, sono molto esagerati. Ti posso assicurare che Melody non deve firmare nessun buono di restituzione su richiesta, tranne che per i regali che valgono più di centomila dollari. Ma non è per quello che ha insistito per avere la corona di diamanti che costava meno da Winston's. L'ha fatto perché per natura non è una che pensa solo ad arraffare più che può. Adesso dimmi una cosa. E' vero che Henry ha una sua teoria "meshugene" su una nuova glaciazione, che sarebbe una specie di punizione per gli ebrei?". "Certo che no" disse Moses. "Restare orfani così piccoli. "Oy vey". Sai che ancora adesso mi spezza il cuore il fatto che Solomon sia morto nel fiore degli anni in quel tremendo incidente aereo. Mi vengono ancora gli incubi. Sogno il Gypsy Moth che esplode, il corpo di Solomon che finisce a pezzettini, i lupi artici che si portano via le sue ossa". "E se invece di andare in mille pezzi, Solomon si fosse buttato col paracadute prima dell'esplosione e fosse tornato sano e salvo dalla tundra?". "Di che stai parlando?". "Era già tornato una volta a piedi dalla tundra, no?". "Su, dai. Fammi il piacere".
"E mi hanno detto che si era buttato due volte col paracadute dal suo Sopwith Camel durante la prima guerra mondiale". "E allora dove sarebbe stato in tutti questi anni?". "Non ne ho la minima idea". "I suoi conti in banca non sono mai stati toccati, non è stato ritirato neanche un centesimo. Mi sorprende sentirti dire certe sciocchezze. Ascolta!". Mister Morrie saltò in piedi e sbirciò di nuovo dalle veneziane. "E' tornata la macchina. Alla fine vedranno anche loro "Dragnet". Sarà meglio che accenda anch'io. Moses, ti ho tenuto qui anche troppo. Sono sicuro che devi andare a trovare persone più importanti". "Cosa devo dire a Lucy dei diari di Solomon?". "Se li avessi," replicò Mister Morrie "glieli darei con tutto il cuore. Diglielo e dalle un grosso bacio da parte mia". "Cosa crede sia successo ai diari?". "Chi lo sa. Ma ti dico subito che la cosa migliore sarebbe che fossero bruciati anche loro in quell'incidente. Una volta gli ho dato un'occhiata e, ragazzi, ragazzi, ne sparava di balle anche Solomon. Se quei diari, ammesso che esistano, cadessero nelle mani sbagliate, sarebbero pura dinamite. Ti dispiace se accendo la T.V.?". "No". "Grazie. E adesso devo chiederti un favore. Posso?". "Certo". "Il mio Barney è stato così sfortunato in tante sue imprese, povero ragazzo, e adesso ha deciso di diventare uno scrittore e ha scritto un libro. Ma a New York non glielo pubblicherà nessuno. Devo spiegare al figlio di L.B. quanto sono difficili queste cose?". "No di certo". "E' un poliziesco, magari un po' troppo sexy per i miei gusti, ma cosa ne so io? Adesso Barney è in Messico, è socio di un medico in una specie di clinica per il cancro, e mi ha chiesto di far vedere il manoscritto a qualche editore di Toronto. Ma prima, mi piacerebbe veramente che qualcuno con la tua preparazione, per non parlare del tuo background letterario, lo leggesse e mi dicesse onestamente cosa ne pensa". "Dovrò portarmelo a Londra". "Sapevo di poter contare su di te. Adesso andiamo in garage, ti do il manoscritto, e il mio autista ti accompagnerà a casa". "Posso tornare a piedi". "No, è un piacere per me. Ida si ingelosirà quando saprà che sei stato qui con me. Il figlio di L.B. in casa nostra. Sai come si dice, vero?". "Quale il padre tale il figlio". "Proprio un bravo ragazzo. Un giorno sarà un onore per me farti da zio. Non metterti davanti alla lampada, per favore. Si vede l'ombra sulla veneziana. Andiamo, Moses, e fammi sapere qualcosa appena puoi".