35.
Sala n. 6 – MP44, appeso obliquo alla parete di destra. Fucile d’assalto tedesco della seconda guerra mondiale, in dotazione al reggimento 1083 della divisione 544 della Wehrmacht, dove Otto Schimek era stato assegnato all’viii compagnia granatieri. Primi modelli nel 1941, primi esemplari nel 1942, ditte interessate alla produzione Haenel e Walther. Bella forma allungata, calcio largo e pesante. Caricatore da 30 colpi, un attacco per la baionetta e il tromboncino, mirino Zf. Pratico, essenziale, accolto con grande favore dai comandanti di divisione sul fronte orientale, dove è stato impiegato la prima volta nel 1942. Produzione costosa, frenata inizialmente per tale ragione dal Führer, poi intensificata per i notevoli risultati ottenuti, che indussero i sovietici alla fabbricazione dell’AK-47 kalašnikov, simile nel design e nella cartuccia e diverso nella lavorazione, a fresatura per i russi e a stampaggio per i tedeschi. Nell’ultimo periodo, dotato di cartuccia corta (7,92 Kurz) e, ma in numero limitato di esemplari, di dispositivo a raggi infrarossi per visione notturna (il cosiddetto Vampir). Denominato successivamente Sturmgewehr 44, fucile d’assalto, ma soprattutto per ragioni di propaganda, quando l’esercito tedesco era, su tutti i fronti, sulla difensiva. In dotazione soprattutto alla fanteria scelta delle Waffen ss. Usato dai Vopos (polizia del popolo) nella ddr e nell’esercito popolare cecoslovacco e in quello jugoslavo fino agli anni Ottanta. Esemplari usati talora dai guerriglieri islamici in Medio Oriente.