CONTEMPORANEA
Titolo concesso in licenza a Biblioteca Quarrata, 15493, ordine Istituto Geografico De Agostini 118943.Copyright 2011 De Agostini, Novara 1 Dall’Hi-Tech al Postmoderno
2 Dal Decostruttivismo
al Neorazionalismo
3 Nuove tendenze
L’architettura contemporanea è caratterizzata da una
produzione creativa talmente prolifica e diversificata
che nell’immediato risulta difficile darne una classificazione
chiara e univoca.
A partire dagli anni Sessanta ci si discosta dagli schemi
tradizionali per avvicinarsi a una concezione di leggerezza
e flessibilità resa possibile dall’uso di nuove tecnologie
e di tecniche costruttive avanzate. In quest’epoca
si afferma l’architettura Hi-Tech, che mette in risalto
l’aspetto impiantistico e strutturale, quasi a sottolineare
l’importanza della componente tecnologica e funzionale
dei moderni edifici.
Negli anni Ottanta si assiste a un ritorno al passato
e all’antichità classica che vede l’utilizzo di pilastri,
decorazioni e capitelli, inseriti comunque in un nuovo
contesto e integrati in un’ambientazione contemporanea.
Successivamente avviene un ulteriore cambiamento nella
rappresentazione della realtà: il movimento decostruttivista
contamina la geometria di forme pure, tipica
del Razionalismo, con una compenetrazione di forme
e volumi eterogenei e con l’applicazione di una serie
di “non regole” per la realizzazione di volumi plastici
e scultorei, estremamente liberi e non conformi
alle comuni regole costruttive.
Gli ultimi sviluppi del secolo si distinguono per una
progettazione basata sull’utilizzo di programmi informatici
avanzati, spesso impiegati in settori produttivi
a elevata tecnologia (meccanica di precisione, settori
automobilistico e aerospaziale), che consentono di poter
disegnare e realizzare forme molto articolate e complesse
Titolo concesso in licenza a Biblioteca Quarrata, 15493, ordine Istituto Geografico De Agostini 118943.Copyright 2011 De Agostini, Novara fino a poco tempo prima ritenute irrealizzabili.
1 Dall’Hi-Tech
al Postmoderno
Molteplici sono gli elementi che concorrono al a definizione del ’attuale panorama
architettonico: tra questi risultano prevalenti la scomparsa della figura isolata
del progettista (che oggi appare come l’artefice del ’idea progettuale
complessiva, affiancato poi da numerosi specialisti con competenze diverse)
e l’ importanza assunta dalla comunicazione, elemento primario del ’oggetto
architettonico sia come atto generativo sia come caratteristica peculiare
del ’opera nei confronti del contesto nel quale è inserita.