I trattatisti del Cinquecento
Nel Rinascimento insieme a un rinnovamento filosofico inizia Titolo concesso in licenza a Biblioteca Quarrata, 15493, ordine Istituto Geografico De Agostini 118943.Copyright 2011 De Agostini, Novara Il trattato
a diffondersi un nuovo genere letterario, il trattato di archi-di architettura
tettura. Questo contiene regole e normative riguardanti l’armonia delle proporzioni, gli orientamenti e la descrizione degli edifici, gli elementi decorativi e gli esempi di tipologie strutturali. È un apparato teorico e concettuale completo, consul-tato da tutti gli architetti dell’epoca e dei secoli seguenti.
I Sebastiano Serlio
Sebastiano Serlio (1475-1554) è uno dei più importanti tratta-Gli inizi
tisti del Cinquecento. Inizia la sua attività come scenografo e
successivamente come ingegnere. Trasferitosi a Roma nel 1515,
è allievo di Peruzzi e attento studioso del rinnovamento architettonico operato da Bramante e Raffaello. Dopo il Sacco di Ro-ma del 1527 si trasferisce a Venezia, dove si diffonde la sua fa-ma legata alla pubblicazione del trattato Sette libri dell’archi-166
3 - Architetti e opere
tettura di Sebastiano Serlio bolognese, i cui volumi appaiono I trattati
in ordine irregolare. Nel 1537 viene pubblicato il quarto volume, Regole generali di architettura sopra le cinque maniere de li edifici, riguardante gli ordini architettonici; nel 1540 il terzo, sull’architettura antica. Nei suoi trattati descrive esempi di tipologie architettoniche come la finestra serliana (largamente sfruttata dai manieristi), illustra portali bugnati ed espone il tentativo di codificare i 5 ordini architettonici.
I Il Vignola
Il più importante architetto attivo a Roma, le cui opere riflet-tono lo stile del tardo Rinascimento e del Manierismo e anticipano il Barocco, è Jacopo Barozzi detto il Vignola (Vignola, 1507 - Roma, 1573). Dopo una prima formazione in Emilia La formazione come pittore e prospettico, viene influenzato dal trattato di
Serlio, dalla tradizione rinascimentale, dall’Alberti e da Antonio da Sangallo il Giovane. Lavora come pittore in Vaticano, soggiorna a Fontainebleau, in Francia, dal 1541 al 1543, e nel
1550 viene scelto come architetto da papa Giulio II. Delle sue
opere è stato già ampiamente trattato nei paragrafi precedenti; qui lo ricordiamo come trattatista per il suo scritto Re- Il trattato gola delli cinque ordini d’architettura, del 1562. Il trattato
codifica e sintetizza il lessico architettonico classico in una sorta di manuale; fornisce una semplice interpretazione modulare degli ordini, punti sicuri dell’architettura, con una serie di tavole e brevi didascalie per descrivere le regole ordinatri-ci dei processi architettonici. Il suo sistema proporzionale si basa su quello di Vitruvio, esprimendo notevole semplicità
nelle misure. Da Serlio riprende l’ordine composito romano,
introdotto da Peruzzi, ma poi riproposto anche dal Palladio.
I Andrea Palladio
Andrea Palladio (Padova 1508 - Vicenza, 1580), illustre architetto e teorico del Rinascimento, viene introdotto nei circoli culturali dal letterato Giangiorgio Trissino, cui deve l’appellativo di Palladio (il suo vero nome era Andrea di Pietro della Gondola).
La sua formazione prende spunto da nomi come Sanmicheli, La formazione
Sansovino, Giulio Romano, dal trattato di Vitruvio e dai viaggi a
Titolo concesso in licenza a Biblioteca Quarrata, 15493, ordine Istituto Geografico De Agostini 118943.Copyright 2011 De Agostini, Novara Roma, che gli permettono di studiare gli antichi e di applicarne
i principi, come la proporzione e la simmetria.
Il connubio tra l’antico, Bramante, Raffaello e Peruzzi lo
porta a concepire il classico non in modo imitativo, ma ad accostare in modo nuovo gli elementi stilistici e architettonici.
Il Palladio vive e opera a Vicenza e Venezia e nel 1570 diviene
l’architetto ufficiale della Serenissima. Lo stesso anno pub-Il trattato
blica I quattro libri dell’architettura, nei quali prende in esa-167
Architettura del Rinascimento
me i fondamenti teorici, gli edifici privati, le città e i templi,
gli ordini classici, le sue opere e quelle dell’antichità. Il riferi-L’influenza
mento ad altri trattatisti suoi predecessori, come l’Alberti, lo
dell’Alberti
porta a definire la forma dell’edificio come un elemento che
deriva dalla sua funzione e dalla collocazione in un luogo determinato. La misura è definita come rapporto tra le parti in
cui vengono messi in relazione i rapporti proporzionali dei
suoi edifici con quelli musicali (i pieni e i vuoti sono configu-rati secondo un rapporto 1:2, 2:3, 3:4). Dietro l’apparente se-Semplicità renità delle sue opere, data dal rispetto della sezione aurea,
e complessità
dall’uso di materiali poveri, di forme semplici e delle proporzioni, si nascondono la complessità e l’inquietudine non
solo personali, ma caratteristiche della crisi della società della seconda metà del Cinquecento.
SCHEMA RIASSUNTIVO
FILIPPO BRUNELLESCHI
Filippo Brunel eschi studia i monumenti antichi a Roma e formula studi sul a prospetti-Titolo concesso in licenza a Biblioteca Quarrata, 15493, ordine Istituto Geografico De Agostini 118943.Copyright 2011 De Agostini, Novara va. Rivoluzionaria per metodo costruttivo è la cupola di Santa Maria del Fiore, a Firenze, edificata con mattoni disposti a spina di pesce. Le sue opere richiamano sempre la prospettiva e il modulo cubico.
LEON BATTISTA ALBERTI
Leon Battista Alberti, laureato in diritto canonico, studioso di matematica, filosofia e letteratura, scrive diversi trattati, tra cui il De re aedificatoria, nel quale definisce la bellezza come la concordanza del e varie parti con il tutto.
DONATO BRAMANTE
Donato Bramante predilige la pianta centrale nel a progettazione del e chiese. In ambito urbanistico si interessa del tracciato di importanti vie a Roma e del ’integrazione tra edificio e tessuto urbano.
MICHELANGELO BUONARROTI Michelangelo Buonarroti, pittore, scultore, architetto e poeta, opera a Firenze (Sacrestia
Nuova) e a Roma (Campidoglio, Cupola di San Pietro). Al ’equilibrio rinascimentale contrappone forza e drammaticità.
I TRATTATISTI
Il trattato di architettura nasce, come genere, nel Rinascimento. Esso contiene regole e
DEL CINQUECENTO
normative riguardo a ogni aspetto di un edificio, proponendo i canoni del bel o. I più importanti autori sono Sebastiano Serlio, con i Sette libri dell’architettura di Sebastiano Serlio bolognese, Jacopo Barozzi detto il Vignola, con Regola delli cinque ordini d’architettura, e Andrea Palladio, con I quattro libri dell’architettura.
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ARCHITETTURA