I Sumeri
La civiltà sumerica è la prima a insediarsi, intorno al IV millennio a.C., nel sud del Paese. Sua peculiarità è il fatto di essere strutturata su basi religiose: ciascun centro urbano ap-Una civiltà parteneva a una divinità, la popolazione era al suo servizio e su basi religiose
i mezzi di lavoro venivano collettivizzati.
L’edificio più importante della città è il tempio, che si inseri-Il tempio sumerico
sce in un tessuto urbano costituito da un’aggregazione di-laggi interamente realizzati in terra, in
zioni di materiali prodotti dalla moderna
cui un unico recinto racchiude diverse
industria (principalmente cemento ar-costruzioni a pianta circolare raccolte
mato, acciaio e vetro), nel mondo occi-intorno a un cortile centrale. La tipolo-dentale si assiste a un progressivo ab-gia è generalmente a thòlos, oppure a bandono della terra cruda, divenuta or-copertura piana, sostenuta da una
mai nell’immaginario collettivo simbolo
struttura lignea.
di obsolescenza e povertà, da rimuove-Nel Mali numerose sono le moschee
re e dimenticare. Un atteggiamento ne-realizzate in terra, caratterizzate da uno
gativo causato molto spesso da pregiu-spesso muro di cinta rinforzato da condizi e dal prevalere di interessi econo-trafforti e torrioni a pianta quadrata, in mici volti all’utilizzo dei nuovi materiali
cui il più alto svolge la funzione di mina-da costruzione.
reto (moschea del Venerdì a Djenné, no-Recente è però la riscoperta delle terre
ta anche come grande moschea di Mop-crude, soprattutto da parte dell’architetti). Celebri sono pure le antiche case a
tura bioecologica. Questa disciplina ne
torre della città di Shibam (la “Manhattan
apprezza le qualità di economicità, faci-del deserto”), nello Yemen, edifici alti fi-lità di lavorazione ed elevato potere di i-no a 8 o 9 piani, realizzati in adobe e u-solamento termico, prefigurando possi-bicati all’interno di un fitto reticolo di bili e diffusi impieghi in un’ottica genera-stretti vicoli, ai margini del deserto.
le di risparmio energetico, utilizzo prefe-A partire dal secondo dopoguerra, con
renziale delle risorse locali e recupero e
l’introduzione sul mercato delle costru-riciclaggio delle materie prime.
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Dalle origini all’antico Egitto
sordinata di abitazioni di fango, paglia e canne, servito da
strade tortuose e cinto da mura difensive; oltre a svolgere
Importanza politica
funzioni religiose, il tempio riveste importanza politica e am-e amministrativa
ministrativa. Generalmente è a pianta rettangolare e si svi-del tempio
luppa intorno a una corte; spesso gli vengono annessi magazzini, laboratori per gli artigiani, uffici amministrativi e forni per il pane.
Dal punto di vista tecnico-costruttivo si assiste all’impiego di
Mattoni crudi e cotti mattoni di argilla cruda essiccati al sole, dalla duplice
funzione strutturale ed estetica, per la realizzazione di spesse
mura e contrafforti, mentre per le fondazioni e i pavimenti
sono utilizzati mattoni cotti in fornace e giuntati con bitume.
Le pareti esterne sono rivestite con formelle di ceramica
Titolo concesso in licenza a Biblioteca Quarrata, 15493, ordine Istituto Geografico De Agostini 118943.Copyright 2011 De Agostini, Novara smaltata che, oltre ad avere una valenza decorativa, si sono
successivamente rivelate strumento efficace per la protezione
delle strutture murarie.
I templi più antichi
Citiamo qui i templi più antichi.
•Il tempio di Eridu (V millennio a.C.), costituito da un’ampia sala rettangolare suddivisa in più vani mediante divisori
interni e chiusa sul fondo da uno spazio absidale dove è collocato un altare.
•Il tempio Bianco di Uruk (IV millennio a.C.), monumentale costruzione a pianta rettangolare con murature caratterizzate da contrafforti e nicchie; sorge sopra un basamento al-to circa 15 metri, a cui si accede tramite una rampa.
•Il tempio di Khafajah (2750 a.C.) che, a differenza degli altri, presenta una pianta ovale.
Evoluzione verso
Nel corso dei secoli la complessità funzionale dei templi
forme più articolate: (luoghi di culto, ma anche di valenza politica, economica e
i templi-palazzo
amministrativa) evolve verso forme sempre più articolate e
complesse – i cosiddetti templi-palazzo, ampie costruzioni
sviluppate intorno a cortili aperti, composte da santuari, residenze dei dignitari, botteghe, magazzini –, fino ad arrivare a costituire il nucleo di vere e proprie città-stato (Palazzo A
di Kish del 2800 a.C., Palazzo Ekhursag di Ur del 2100 a.C.)