I Persiani
Caduta di Babilonia
La supremazia babilonese crolla nel 539 a.C. per opera di Ci-ro il Grande, capo della prima dinastia persiana (Achemeni-di), che in breve tempo conquista ampi territori dell’Asia Minore, della Macedonia e della Tracia.
La cultura architettonica persiana recupera ampiamente l’u-so del laterizio smaltato, di provenienza assira e babilonese,
come pure l’impiego di elementi architettonici di provenienza hittita e assira (bassorilievi in pietra e decorazioni antropo-zoomorfe), integrando il tutto con l’uso massiccio delle colonne di pietra, mutuate dalla civiltà egizia.
I palazzi persiani
Nelle città di Susa, Pasargade (prima capitale) e Persepoli
(capitale voluta da Dario I) sono concentrati i principali palazzi persiani, costituiti da grandi sale colonnate collocate su basamenti cui si accede tramite monumentali scalinate, decorate con maestosi bassorilievi policromi, celebrativi della
grandezza del sovrano. La massiccia massa muraria tipica delle realizzazioni mesopotamiche viene ora alleggerita dalla
presenza di ampi porticati, che stabiliscono un nuovo rapporto tra gli spazi interni delle sale e quelli aperti del pae-Titolo concesso in licenza a Biblioteca Quarrata, 15493, ordine Istituto Geografico De Agostini 118943.Copyright 2011 De Agostini, Novara saggio circostante.
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2 - Architettura mesopotamica
Nuova è anche la posizione di questi palazzi: non più eretti Palazzi ai margini
al centro delle città come avveniva in precedenza, bensì col-dei centri abitati
locati ai margini dei centri abitati, in luoghi geometricamente organizzati e protetti da mura.
I Persepoli
La città di Persepoli fu fondata nel 518 a.C. per volere di Da-Una città voluta
rio I il Grande, che intendeva così celebrare l’eterna gloria da Dario I il Grande
del suo impero; a completarla furono Serse I, Artaserse I e Artaserse III. Costruita ai piedi del monte Kuh-e Rahmat su una terrazza rettangolare sopraelevata, l’antica capitale degli Ache-menidi era circondata da possenti mura. L’accesso era costituito da una grandiosa scalinata a doppia rampa che conduceva alla Porta delle Nazioni, eretta da Serse I. Si trattava di un ambiente a pianta quadrata con il soffitto sorretto da 4 colonne alte 16 metri; ai lati si aprivano 3 porte, una delle quali – quella posta a occidente – era fiancheggiata da una coppia di giganteschi tori androcefali.
Dalla porta a sud si accedeva all’Apadana, l’edificio più im-Apadana
portante della città, riservato alle udienze del re. Eretto tra il
515 e il 465 a.C., presentava lati quadrati lunghi 75 metri, 72
colonne alte 20 metri (ne sono rimaste 13), ordinate su 6 file
e, su 3 lati, portici colonnati; agli angoli si ergevano 4 torri
quadrate impreziosite da sculture in rilievo. Tutte le colonne
erano di pietra scanalata, poggiavano su basi a forma di fiore
di loto rovesciato ed erano dipinte a colori vivaci, come pure
i rilievi e i soffitti lignei.
Di fronte alla scalinata est dell’Apadana si trovava il Tripy-Tripylon
lon, una sala quadrata sostenuta da 4 colonne che, come
suggerisce il nome, era provvista di 3 portali. Il portale nord
collegava l’ambiente con il cortile a L su cui si affacciava l’Apadana, il portale est lo metteva in comunicazione con gli
edifici pubblici e il portale sud, infine, dava accesso alle stanze private del palazzo.
Altra sontuosa costruzione di Persepoli era il palazzo di Da-Palazzo di Dario I
rio I, costruito su un basamento alto più di 2 metri; vi si accedeva mediante una scalinata adorna di sculture. All’interno, un vano centrale sorretto da 12 colonne e l’appartamento del sovrano. Erano 36, invece, le colonne che sostenevano la
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ch’esso ipostilo (con 12 colonne) e da un cortile.
Degni d’interesse anche il santuario dedicato al culto del fuoco, l’Harem – che probabilmente era l’appartamento riserva-Harem to alle concubine del re –, l’arsenale e l’archivio.
Ma è la Sala delle Cento Colonne l’edificio in cui l’aspetto Sala delle Cento
monumentale di Persepoli trova la sua massima espressione: Colonne
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Dalle origini all’antico Egitto
si trattava di un vasto ambiente ipostilo a pianta quadrata in
cui trovava posto il trono di Serse I, che aveva dato inizio al-la costruzione, portata a termine sotto Artaserse I. Le colonne della sala erano effettivamente 100, suddivise in 10 file, e sostenevano un soffitto di oltre 4500 metri quadrati.
SCHEMA RIASSUNTIVO
Titolo concesso in licenza a Biblioteca Quarrata, 15493, ordine Istituto Geografico De Agostini 118943.Copyright 2011 De Agostini, Novara SUMERI
Civiltà insediata nel sud del a Mesopotamia verso il IV mil ennio a.C., la cui organizzazione avveniva su basi religiose; il tempio è l’edificio più importante del a città, dedicato, oltre che al culto, anche al ’attività politica e amministrativa. Organizzato
intorno a una corte interna, con il tempo annette al a sua struttura molteplici locali
ausiliari adibiti a magazzini, laboratori, uffici e forni per il pane.
ASSIRI
Civiltà insediata nel nord del a Mesopotamia, lungo il corso superiore del Tigri, caratterizzata da un ritorno del a figura del sovrano al a guida del Paese; edifici tipici sono la ziqqurat, costruzione templare generata dal a sovrapposizione di tronchi di
piramide, e il palazzo, costruzione a struttura ortogonale intesa come centro generatore del a trama di sviluppo del ’intera città.
BABILONESI
Civiltà insediata al centro del territorio mesopotamico, caratterizzata da una separazione del potere del sovrano rispetto a quel o religioso; tra le numerose città, Babilonia. Con l’estrema ricchezza dei suoi giardini, del e mura e dei sontuosi palazzi, agli occhi degli occidentali Babilonia diviene simbolo del ’eccel enza raggiunta dal ’intera
civiltà mesopotamica.
PERSIANI
Nel VI secolo a.C. la civiltà persiana subentra a quella babilonese in ampie zone
della Macedonia e della Tracia; in ambito architettonico opera una reinterpretazione del modello del palazzo, integrando elementi mutuati dalle civiltà precedenti ed esempi forniti dall’arte egizia.
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3 Architettura
dell’antico Egitto
Sviluppatasi in un’ampia area geografica corrispondente all’intero corso
del fiume Nilo, la civiltà egizia abbraccia un ampio arco temporale
che va dal 3100 fino al 332 a.C., anno in cui il Paese viene definitivamente
conquistato da Alessandro Magno e privato della propria identità culturale.
Passata alla storia per le imponenti realizzazioni delle piramidi – oggi meta
di innumerevoli visite turistiche da tutto il mondo –, la civiltà egizia elaborò
Titolo concesso in licenza a Biblioteca Quarrata, 15493, ordine Istituto Geografico De Agostini 118943.Copyright 2011 De Agostini, Novara l’ideazione di molti altri edifici religiosi (màstabe, templi), ammirevoli
per l’ingegnosità delle soluzioni architettoniche adottate.