Nuovo Regno

Dopo una fase caratterizzata dal tentativo di ritorno alla figura centralizzante del sovrano (XI e XII dinastia), con la XIII dinastia si apre un periodo di crisi dello Stato, minacciato dalla pressione esercitata da popolazioni straniere (gli Hyksos).

Con l’inizio del Nuovo Regno (XVIII dinastia) si profila un’epoca di rinnovato rafforzamento del potere dello Stato e di Rinnovato potere nuove campagne militari di espansione, volte alla conquista dello Stato

di Nubia, Siria e Palestina. Con la salita al trono della regina

Hatshepsut si assiste alla creazione del mito della teogamia, Il mito

secondo cui si attribuiscono alla sovrana origini divine per le-della teogamia

gittimare il suo ruolo di comando. In questa fase prolifera una

grande attività costruttiva a Tebe, la capitale.

Durante il regno di Amenofi IV si registra un tentativo di riforma religiosa monoteista con la proclamazione del culto di

Aton (disco solare), e la fondazione della nuova capitale di Aketaton,

Aketaton (oggi Tell el-Amarna), in suo onore.

nuova capitale

La città, che ricopriva una superficie di circa 290 chilometri

quadrati e si sviluppava lungo l’asse nord-sud, presenta alcuni aspetti di sicuro interesse. Al suo interno erano indivi-duabili 3 quartieri (a nord, al centro e a sud) che si svilup-pavano intorno a 3 palazzi principali; quello che sorgeva al-l’interno del quartiere centrale era il Palazzo Reale, sede del governo e residenza privata dei sovrani. I quartieri residenziali presentavano una tipologia di abitazioni a schiera, razionalmente disposte e allineate con il lato corto parallelo al-la strada; presso le classi sociali più elevate si diffusero impianti a corte, circondati da giardini e resi unici dal gusto personale del proprietario.

Altro edificio rilevante all’interno della struttura urbana di

Aketaton era il tempio di Aton, che, a differenza dei templi Tempio di Aton

precedenti, voleva celebrare il globo solare e rappresenta il

trionfo della luce. Le sale ipostile interne e le corti colonnate, al centro delle quali sono posti gli altari sacrificali, sono ora 43

Titolo concesso in licenza a Biblioteca Quarrata, 15493, ordine Istituto Geografico De Agostini 118943.Copyright 2011 De Agostini, Novara

Dalle origini all’antico Egitto

EDILIZIA ABITATIVA POPOLARE E DELLE CLASSI NOBILIARI

Poche sono le informazioni che ci sono

generalmente nell’agricoltura o nell’edi-giunte relativamente all’edilizia abitativa

ficazione delle imponenti strutture pub-nell’antico Egitto, a causa della deperibi-bliche, vivevano in capanne a pianta cir-Titolo concesso in licenza a Biblioteca Quarrata, 15493, ordine Istituto Geografico De Agostini 118943.Copyright 2011 De Agostini, Novara lità dei materiali impiegati (legno, terra

colare, dotate di una struttura di legno e

cruda, fibre vegetali) e della conseguen-tamponamenti perimetrali in fibre vege-te mancanza di ritrovamenti archeologi-tali intrecciate o mattoni di terra cruda, ci. Le uniche testimonianze che ci sono

di probabile derivazione mesopotamica.

pervenute provengono da raffigurazioni

Le classi sociali più elevate - sacerdoti,

ornamentali che decoravano tombe e

amministratori, funzionari dello Stato -

sarcofagi e che ci parlano di due diffe-disponevano di palazzi e residenze

renti tipologie edilizie: una al servizio

spesso integrati negli edifici pubblici e

del popolo e l’altra delle classi nobiliari.

ubicati all’interno del nucleo centrale

Gli strati sociali più indigenti, impiegati

delle città.

aperte al centro, permettendo l’ingresso a una grande quantità di luce. Nei secoli successivi appare sempre più evidente

Crisi del potere

il progressivo indebolimento politico ed economico dell’Egitto, legato alla difficoltà di mantenere la supremazia in Asia.

La crisi si trascina fino alla scomparsa dell’impero egiziano,

smembrato dall’invasione della nuova potenza assira.

TUTTO - Architettura
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