Note
Un apparato di note per Middlemarch richiederebbe forse, per essere esaustivo, un volume di mole pari a quella del romanzo. Queste note, pertanto, risultano necessariamente selettive e talvolta sintetiche: esse tendono a rendere più agevole la comprensione del complesso mondo culturale e storico-sociale che si agita all’interno e all’esterno dell’opera, e a chiarire la specificità della scrittura della Eliot. Tale scrittura – come suggerisce anche la metafora della ragnatela ricorrente nel romanzo – è intessuta di mille allusioni, riferimenti e immagini che s’intrecciano per dar vita a uno “stile” che, se per un verso conferisce a Middlemarch la connotazione di un romanzo storico, per l’altro si rivela aperto a più articolate soluzioni ermeneutiche.
Il punto di partenza, per l’identificazione di tali riferimenti e per una loro corretta collocazione nel tempo parallelamente agli avvenimenti narrati nel romanzo, è costituito dal taccuino di brevi annotazioni prese dall’autrice durante la progettazione e la stesura dell’opera (Quarry for «Middlemarch», pubblicato nel 1950 come supplemento al vol. 4 di Nineteenth-Century Fiction, introdotto e minuziosamente annotato a cura di Anna T. Kitchel). Un’altra fonte preziosa è fornita da alcune delle numerose lettere della scrittrice (The George Eliot Letters, a cura di G.S. Haight, New Haven, 1954-1955); a essa va aggiunto quantomeno l’articolo di J. Beaty, History by Indirection: The Era of Reform in Middlemarch, in «Victorian Studies», I, 1957-1958, pp. 173-79. È parso superfluo elencare in questa sede i numerosi testi, ormai divenuti “classici”, sull’epoca vittoriana e previttoriana (D. Thomson, England in the Nineteenth Century; R. Williams, Culture and Society; G.M. Young (ed.), Early Victorian England, ecc.); i riferimenti alle fonti meno consuete verranno all’occorrenza indicati nelle note.
Per quel che riguarda le epigrafi poste all’inizio d’ogni capitolo, va detto subito che – ove non venga citata la fonte – si presume che siano state composte dalla Eliot stessa; la maggior parte di esse sono inserite nelle pagine di un taccuino inedito, reperibile presso la Yale University Library, il cui contenuto è stato analizzato da B.J. Paris, George Eliot’s Unpublished Poetry, in «Studies in Philology», 56, 1959, pp. 539-59.
Libro primo. Miss Brooke
1. Jeremy Taylor (1613-1667), teologo e predicatore anglicano, sostenitore di un atteggiamento di tolleranza nei confronti degli eterodossi; per la ricchezza e la perfezione stilistica della sua prosa fu considerato dai romantici come uno dei maggiori letterati inglesi del Seicento.
2. Ospedale di St Mary of Bethlehem, usato come manicomio.
3. Robert Peel (1788-1850), strenuo oppositore della libertà politica e religiosa dei cattolici; tuttavia, divenuto ministro degli Interni, durante il ministero del duca di Wellington si convertì improvvisamente alla causa dell’emancipazione cattolica e, d’accordo con il gabinetto, la propose in un discorso tenuto alla Camera dei Comuni il 5 marzo 1829. (Si ricordi che le vicende narrate nel romanzo si svolgono presumibilmente fra il 30 settembre 1829 e la fine di maggio del 1832.)
4. Richard Hooker (1554-1600), giurista e teologo, autore di un’indagine (Of the Laws of Ecclesiastical Polity) sulle condizioni della Chiesa anglicana rispetto al dogmatismo cattolico e al cieco biblicismo puritano; si diceva che avesse sposato una donna rozza e poco intelligente.
5. È possibile che il nome e gl’interessi di questo personaggio siano stati ispirati dalla figura d’un celebre ellenista e filologo protestante ginevrino – Isaac Casaubon (1559-1614) – erudito traduttore di numerosi classici greci e latini, che lavorò anche in Inghilterra al servizio di Giacomo I. Nel 1855 Mark Pattison, un amico di G.E., ne pubblicò la biografia. (Ulteriori e articolate ipotesi su svariate personalità che serviron da modello per il personaggio di Mr Casaubon, come pure per quello di Will Ladislaw, sono rintracciabili in Richard Ellmann, Golden Codgers: Biographical Speculations, London 1973.)
6. Sir Humphry Davy (1778-1829), chimico e inventore inglese, nel 1813 pubblicò un’opera che ebbe ampia diffusione: Elements of Agricultural Chemistry; in essa tra l’altro dimostrava che un particolare uso della corrente elettrica nelle colture – soprattutto di cereali – contribuiva a far germogliare più rapidamente i semi. Compose anche diverse poesie di scarso valore, e fu amico di Coleridge e Wordsworth.
7. Ci si riferisce, ovviamente, a The Wealth of Nations di Adam Smith (1723-1790), l’economista e filosofo scozzese che delineò i postulati del liberismo economico e politico.
8. Robert Southey (1774-1843), poeta e prolifico saggista che in gioventù fu affascinato dalle correnti di pensiero rivoluzionarie ma in seguito diventò conservatore, pur invocando l’avvento d’una classe dirigente responsabile che in campo sociale adottasse dei provvedimenti per neutralizzare gli squilibri provocati dalla rivoluzione industriale; la sua History of Peninsular War contiene un resoconto delle campagne spagnole nelle guerre napoleoniche.
9. William Wilberforce (1759-1833), filantropo e statista inglese, fu anche autore di alcuni scritti religiosi; si adoperò attivamente per l’approvazione di numerose riforme sociali e per l’abolizione totale della schiavitù. Mr Brooke ne parla al passato perché, per motivi di salute, Wilberforce fu costretto a lasciare il Parlamento nel 1825.
10. Personaggio ipocrita della commedia di Isaac Bickerstaffe intitolata appunto The Hypocrite (1769).
11. Jacques-Benigne Bossuet (1627-1704), famoso vescovo francese, infaticabile scrittore e predicatore assai erudito e raffinato, il quale fra l’altro fu scelto da Luigi XIV come precettore del Delfino.
12. Frequenti, nei primi decenni dell’Ottocento, furono gli episodi di malcontento dei lavoratori, i quali esprimevano la loro rabbia e la loro protesta contro i datori di lavoro distruggendo le macchine nelle industrie o incendiando i covoni di grano nei campi; Mr Brooke, essendo un magistrato, ne conserva la relativa documentazione. Si noti come G.E. inserisce quasi sempre indirettamente, nella narrazione, i più importanti avvenimenti politico-sociali del periodo, spesso lasciandoli trasparire dalle conversazioni tra i personaggi, o citando gli effetti da essi prodotti.
13. Dalle relazioni di viaggio dell’esploratore James Cook – molto popolari all’epoca – si apprende che gli abitanti delle isole Figi s’imbiancavano i capelli e li acconciavano in modo assai elaborato.
14. Female Scripture Characters (1813) di F.E. King: un libro in cui l’autrice esaminava i personaggi femminili delle Sacre Scritture come esempi di virtù.
15. John C. Loudon (1783-1843), noto architetto e naturalista, autore del testo illustrato Observations on Laying Out Farms in the Scotch Style (1812); è poco probabile che si faccia riferimento, come taluni sostengono, all’opera A Manual for Cottage Gardening, Husbandry, and Architecture (1830), in quanto essa non era stata ancora pubblicata all’epoca in cui si svolge la conversazione di Dorothea.
16. Johann F. Oberlin (1740-1826), pastore protestante, educatore e filantropo alsaziano. Dedicò gran parte della sua vita al miglioramento economico e culturale della sua parrocchia, situata in una zona depressa, fondando scuole d’ogni tipo, promuovendo la costruzione di strade e ponti, l’introduzione di tecniche avanzate nell’agricoltura e di attività economiche e commerciali; la sua sperimentazione pedagogica ebbe ampio seguito nell’Ottocento, sia in Europa sia negli Stati Uniti.
17. The Pilgrim’s Progress (1678), il noto capolavoro di John Bunyan in cui il protagonista, prima di raggiungere la Città Celeste, si scontra con ogni tipo di difficoltà rappresentate da luoghi e personaggi allegorici.
18. Sir Samuel Romilly (1757-1818), statista inglese, morto suicida, che si adoperò attivamente per la riforma del codice penale, per l’emancipazione dei cattolici e degli schiavi neri. Si ricordi che fino al 1832 il furto di bestiame veniva punito, in Gran Bretagna, con la pena capitale.
19. Il governo di Peel e Wellington, infatti, cadrà nel novembre del 1830 a causa delle concessioni fatte ai cattolici (vedi nota 3).
20. Allusione a una raccolta di sonetti (Delia) pubblicata nel 1592 dal poeta e drammaturgo inglese Samuel Daniel.
21. Cioè l’impossibilità di pagare le decime in natura anziché in denaro.
22. Guy Faux (Fawkes) fu l’organizzatore della fallita Congiura delle Polveri, che il 5 novembre 1605, per protestare contro l’atteggiamento anticattolico di Giacomo I, convertitosi all’anglicanesimo, si proponeva di far saltare il palazzo del Parlamento. In Inghilterra quel giorno viene celebrato accendendo dei falò e bruciandovi dei fantocci rappresentanti G.F.
23. Probabilmente Sir John Stoddart (1773-1856), giornalista e direttore del «New Times».
24. Setta religiosa evangelica, fondata verso la metà del Settecento sulla scia delle dottrine di Jan Hus (1369-1415), che si proponeva di ripristinare la semplicità, l’umiltà e la fratellanza delle origini del cristianesimo e assunse il carattere d’un movimento culturale e didattico.
25. Enrico di Navarra (1553-1610), che aveva ricevuto un’educazione protestante, nell’intricatissima situazione venutasi a creare alla morte di Enrico III fu costretto a convertirsi al cattolicesimo (1593) per potersi assicurare il regno di Francia che gli spettava sia per designazione del sovrano defunto che per vincoli familiari.
26. Nella mitologia babilonese corrisponde al personaggio di Noè: la narrazione del diluvio era diffusa da gran tempo fra le genti mesopotamiche, e la si ritrova in forma più complessa negli antichi documenti assiro-babilonesi.
27. James Bruce (1730-1794) e Mungo Park (1771-1806), esploratori dell’Africa.
28. Cavallo alato della mitologia classica: di qui l’immagine dell’«imbrigliatura».
29. Charles Churchill (1731-1764), poeta satirico inglese, difensore delle idee di John Wilkes, assai popolare nel Settecento.
30. È ovvio il riferimento a Confessions of an English Opium Eater, ch’era apparso nel 1821.
31. Probabile allusione a Thomas Young (1773-1829), dottissimo medico, fisico ed egittologo che fornì per primo la chiave per decifrare i geroglifici; a lui si devono anche le prime ricerche sistematiche sull’interferenza delle onde luminose.
32. Santa Barbara fu rinchiusa in una torre da suo padre affinché la sua bellezza non fosse contaminata dal mondo.
33. François J.V. Broussais (1772-1838), famoso chirurgo e docente francese. (Anna T. Kitchel, nella citata edizione di Quarry for «Middlemarch», scrive che la Eliot ricavava i nomi di questi medici e scienziati essenzialmente da due testi: Pierre-Victor Renouard, History of Medicine, Cincinnati 1856; e John R. Russell, History and Heroes of the Art of Medicine, London 1861.)
34. Erodoto comincia le sue Storie esponendo le cause dell’inimicizia tra Europa e Asia; i Fenici rapirono Io, figlia del re di Argo, e quindi i Greci si vendicarono rapendo Europa da Tiro e in seguito Medea dalla Colchide; gli Asiatici risposero rapendo Elena da Argo, e così i Greci mossero guerra all’Asia. L’attraente Io fu sedotta da Zeus ed ebbe da lui un figlio che divenne re d’Egitto.
35. Personaggi, rispettivamente, di Romeo and Juliet e Cymbeline.
36. L’immagine deriva dal modo di camminare dei bovini i quali, a ogni passo, pare che incrocino parallelamente le zampe.
37. “Per tutta la notte” e “Voi rive e pendii”: due semplici motivi, l’uno gallese e l’altro scozzese, assai popolari all’epoca.
38. Flavius Josephus, storico ebraico del I secolo; Sir Thomas Culpepper (1578-1662), autore di libri sull’usura; Friedrich G. Klopstock (1724-1803), poeta epico tedesco: il suo poema Der Messias (1773), che evoca la passione e il trionfo di Cristo, fu subito tradotto in inglese.
39. L’appellativo, come si vedrà, è davvero congeniale a Mr Featherstone: il cinico e avaro Sir Giles Overreach, protagonista della commedia di Philip Massinger, A New Way to Pay Old Debts (1626), perseguita in vari modi il proprio nipote e dichiara che nulla gli procura più piacere delle lacrime della gente da lui ridotta in miseria.
Libro secondo. Vecchi e giovani
1. Brenda e Minna Troil, Merton e Cleveland sono personaggi del romanzo The Pirate (1822) di Walter Scott, così come Waverley e Flora lo sono di Waverley (1814) dello stesso autore; Olivia e Sophia sono personaggi di The Vicar of Wakefield (1766) di Goldsmith, mentre Corinne è la protagonista dell’omonimo romanzo di Madame de Staël (1807).
2. Riferimento a Tom Jones (1749), dove ciascuno dei diciotto libri che lo compongono è preceduto da un capitolo introduttivo in cui lo scrittore estende il contesto specifico della narrazione a più ampie prospettive attraverso dettagliate spiegazioni, digressioni e riflessioni personali sull’esperienza umana. Fielding chiarisce lo scopo del suo metodo («to enable a very indifferent reader to distinguish what is true and genuine in this historic kind of writing, from what is false and counterfeit») nel cap. I del Libro nono.
3. Chrysal, or the Adventures of a Guinea, racconto satirico pubblicato da Charles Johnstone nel 1760.
4. Ciò dimostra l’alto livello degli studi compiuti da Lydgate: all’epoca le università scozzesi erano, in campo medico, di gran lunga superiori a quelle inglesi; Parigi possedeva le scuole di specializzazione più qualificate, soprattutto per ciò che riguardava la patologia anatomica. Questa scienza richiedeva l’analisi di reperti ricavati dall’autopsia contro la quale – come apparirà dal cap. XLV di questo romanzo – in Inghilterra esistevano grossi pregiudizi. (Si vedano, per più ampie informazioni a riguardo, D’Arcy Power, Medicine in the British Isles, New York 1930; e Charles Newman, The Evolution of Medical Education in the Nineteenth Century, London-New York 1957.)
5. Edward Jenner (1749-1823), scopritore della vaccinazione contro il vaiolo, al quale il nostro Giuseppe Parini dedicò la famosa ode L’innesto del vaiuolo (1765).
6. Tutto il discorso ha una valenza ironica: l’istruzione impartita nelle facoltà di Medicina di Oxford e Cambridge era di tipo essenzialmente umanistico, con scarsissima attenzione dedicata alla pratica medica.
7. Sir Frederick W. Herschel (1738-1822), astronomo di origine tedesca e scopritore del pianeta Urano, fu dapprima maestro di musica e organista a Halifax e Bath.
8. Riferimento a una delle molte cause in cui, invocando l’Apothecaries Act promulgato nel 1815, si affermava che i medici potevano prescrivere i farmaci ma non prepararli o venderli essi stessi.
9. François Bichat (1771-1802), fisiologo e chirurgo francese, fondatore dell’istologia generale.
10. «Lancet» (“Bisturi”), rivista medica di carattere progressista fondata a Londra, nel 1823, da Thomas Wakley; la sua posizione, nella questione di cui discuteva Mr Chichely, era decisamente a favore d’una competenza medica da richiedersi al coroner. Durante la preparazione e la stesura di Middlemarch, G.E. consultò minuziosamente questa rivista, condividendone le idee e ricavandone una serie di informazioni fornite nel romanzo.
11. Pierre C.A. Louis (1787-1872), celebre medico francese, autore del trattato Recherches [...] de fièvre typhoïde (1828) al quale probabilmente si riferisce la Eliot.
12. Novella in versi d’ispirazione orientale – che ottenne un enorme successo, secondo il gusto del tempo, nonostante il suo scarso valore – pubblicata nel 1817 dal poeta irlandese Thomas Moore.
13. Uno dei primi riferimenti concreti, nel romanzo, a un’organizzazione sociale utopica (dopo la citazione dei sansimonisti già comparsa nel cap. XV, ecc.). Richiami di questo genere sono ricorrenti in Middlemarch e, intrecciandosi al fallimento di gran parte dei suoi personaggi, danno origine alla complessa metafora – rappresentata dall’intero romanzo – che riflette a un tempo le aspirazioni riformatrici e la delusione provata in Gran Bretagna qualche anno dopo l’approvazione del Reform Bill del ’32.
14. Microscopic Observations on the Pollen of Plants, saggio pubblicato nel 1828 dal botanico scozzese Robert Brown (1773-1858).
15. A Prodico – sofista greco del V secolo a.C. – viene attribuita la favola di Ercole il quale, trovandosi al bivio delle due strade del piacere e della virtù, sceglie la seconda, preferendo così la strada che conduce alla maggiore felicità. Un altro mito racconta che sua moglie Deianira gli fece indossare una tunica intrisa del sangue del centauro Nesso, credendo che si trattasse d’un talismano d’amore, ma essa bruciò le carni dell’eroe portandolo alla morte.
16. Si allude all’errore commesso da William Hazlitt descrivendo l’Incoronazione della Vergine di Raffaello in Notes of a Journey through France and Italy (1826) (vedi E.E. Duncan-Jones, Hazlitt’s Mistake, in «Times Literary Supplement», 27 gennaio 1966, p. 68).
17. Tra il 1810 e il 1815 alcuni pittori tedeschi, chiamati nazareni, avevano fondato a Roma una sorta di confraternita che ripudiava l’estetica neoclassica e i soggetti pagani in nome di un’arte che si proponeva di ritrovare – negli aspetti formali come pure morali – l’espressione più genuina del cristianesimo. A questo movimento si affiancherà per certi aspetti, verso la metà del secolo, quello dei preraffaelliti inglesi.
18. Nell’antica Grecia questo nome designava numerose divinità di origine incerta, identificate di volta in volta dagli studiosi con i Coribanti, i Cureti, ecc.; le varie forme di culto cabirico, di tipo misterico, presentano ancora oggi problemi assai complessi e in parte irrisolti.
19. L’immagine, che ha lasciato spazio alle più varie congetture interpretative, potrebbe spiegarsi tenendo presenti le abitudini di vita del pipistrello: Mr Casaubon – come un pipistrello – non vive bene che al “buio” e nell’isolamento del suo mondo circoscritto, ignaro delle ricerche più avanzate già condotte all’esterno di esso (per esempio dagli studiosi tedeschi). Il fatto che Bat (“pipistrello”) sia scritto con l’iniziale maiuscola non implica necessariamente un riferimento a qualche personaggio specifico, dato che l’espediente è spesso usato dalla Eliot per conferire maggiore enfasi a una parola.
20. La citazione di Casaubon è tratta da Shakespeare, The Two Gentlemen of Verona, atto V, scena IV.
21. Conyers Middleton (1683-1750), teologo inglese, da non confondersi con il drammaturgo Thomas Middleton, la cui opera non ha nulla a che vedere con le controversie religiose.
22. Bertel Thorvaldsen (1770-1844), scultore danese – imitatore dell’arte ellenistica ed etrusca – che soggiornò per diversi periodi a Roma e a quel tempo stava lavorando al mausoleo per Pio VII in San Pietro.
23. Probabile allusione a Eros che fu spinto dalla madre Afrodite a scagliare una delle sue frecce contro Ade, dio dell’oltretomba, il quale s’innamorò così di Persefone.
24. Jacob Bryant (1715-1804), archeologo e studioso britannico, autore di A New System, or an Analysis of Ancient Mythology (1774-1776); Chus e Mizraim sono due dei figli di Cam da cui si riteneva che prendessero il nome alcune popolazioni dell’antico Egitto, stanziate in aree non sempre ben identificate. (G.E. si occupa dell’argomento in occasione della recensione d’un testo di R.W. Mackay, rintracciabile in Essays of G.E., a cura di T. Pinney, London 1963, pp. 27-45.)
Libro terzo. Aspettando la morte
1. Lindley Murray e Richmal Mangnall sono gli autori, rispettivamente, d’una English Grammar (1795) e di Historical and Miscellaneous Questions (1800): due testi scolastici molto diffusi all’inizio dell’Ottocento.
2. Vedi la nota precedente.
3. Hester Lynch Piozzi (1741-1821) scrisse gli Anecdotes on the Late Samuel Johnson e curò una raccolta di lettere dello stesso Johnson.
4. Citazione da Shakespeare, verso finale del Sonetto 23.
5. Sorta di annuario letterario, molto popolare nell’Ottocento, contenente scritti di carattere sentimentale in prosa e in versi e leziose illustrazioni.
6. Marguerite Power, contessa di Blessington (1789-1849) – curatrice del Keepsake – e probabilmente Letitia E. Landon (1803-1838): entrambe scrittrici di romanzi popolari ma di scarso valore.
7. College di Oxford.
8. William Warburton (1698-1779), vescovo e teologo inglese.
9. George H. Borrow (1803-1881), scrittore e viaggiatore inglese, agente della Società Biblica; imparò la lingua degli zingari percorrendo tutta l’Inghilterra con una delle loro tribù, e ne pubblicò persino un dizionario. Tra i suoi interessanti libri di viaggi, si ricordano The Zincali: or an Account of the Gypsies in Spain e The Bible in Spain.
10. Robert Peel ereditò il titolo di baronetto alla morte di suo padre avvenuta il 3 maggio 1830.
Libro quarto. Tre problemi d’amore
1. Il re Giorgio IV morì il 26 giugno 1830; gli successe il fratello Guglielmo IV, duca di Clarence, che aveva a lungo combattuto in marina durante la guerra americana.
2. Lord Grey divenne primo ministro nel novembre 1830, e l’anno successivo il suo governo whig presentò il primo importante Reform Bill alla Camera dei Comuni.
3. Statista inglese (1749-1806) di avanzate tendenze liberali, tenace oppositore di William Pitt (1759-1806).
4. William Huskisson (1770-1830), ministro conservatore che appoggiò moderatamente le riforme soltanto quando s’accorse che non si potevano più ignorare le nuove forze sociali emergenti.
5. Per comprendere il senso di questa conversazione è necessario ricordare che il Reform Bill chiedeva che, per spezzare la predominanza dell’aristocrazia, si sottraessero un gran numero di seggi ai pocket-boroughs per darli ai nuovi centri industriali ch’erano privi di una rappresentanza in Parlamento.
6. Forse Robert Lowth (1710-1787), teologo e studioso di antichità che in una delle sue opere confuta le affermazioni di quel William Warburton citato nel cap. XXIX.
7. Henry Brougham (1778-1868), giurista e uomo politico scozzese di tendenze radicali e riformiste; fu tra i fondatori della «Edinburgh Review» e della Society for the Diffusion of Useful Knowledge (1825).
8. Jacques Lafitte (1767-1844), banchiere e uomo politico francese che nel periodo della Restaurazione capeggiò un forte gruppo di oppositori e ne fu il finanziatore.
9. Non può che essere Edward Young (1683-1765), l’autore dei famosi Night Thoughts che influenzarono la poesia sepolcrale.
10. Pronipote di Noè, a cui si attribuivano doti di gran cacciatore.
11. Vedi la nota 4: il 15 settembre 1830 – in occasione dell’inaugurazione della linea ferroviaria Liverpool-Manchester – Huskisson cadde dalla banchina e fu schiacciato dal treno che sopraggiungeva.
12. René-Théophile-Hyacinthe Laënnec (1781-1826), medico francese e inventore dello stetoscopio; si dedicò in particolare allo studio delle malattie del cuore e polmonari, e pubblicò il celebre trattato (a cui allude la Eliot in Quarry...) De l’auscultation médiate (1818).
Libro quinto. La mano del morto
1. Cioè Marcia, eroina della tragedia Cato di J. Addison.
2. La “prunella” è una stoffa lucida di lana o seta ch’era usata per le tuniche degli ecclesiastici, mentre il “cuoio” in questo caso suggerisce il grembiule del ciabattino: Lydgate, pertanto, vuole dire che Ladislaw è del tutto incurante delle distinzioni sociali. W.J. Harvey, curatore dell’edizione Penguin del romanzo, spiega che il riferimento è tratto dall’Essay on Man (Epistle IV, 201-204) in cui Pope allude in questi termini alla scarsa importanza delle apparenze sociali rispetto alla dignità umana.
3. William Burke e il suo complice William Hare strangolarono un gran numero di persone e ne vendettero i cadaveri ai medici che ne avevano bisogno per condurre studi di anatomia; Burke fu impiccato nel 1829. Il caso destò tanto scalpore che la lingua inglese s’arricchì d’un verbo – to burke – che significa appunto “soffocare”.
4. Un ciarlatano che nel 1827 cominciò a esercitare la professione medica a Londra, e fu processato diverse volte per omicidio in seguito alla morte di alcuni suoi pazienti. Un’ulteriore testimonianza dell’improvvisazione e della confusione che regnava nella pratica medica, in Inghilterra, nel periodo che precede l’approvazione delle riforme.
5. François-Vincent Raspail (1794-1878), uomo politico radicale e scienziato francese, noto per le sue ricerche sull’antisepsi.
6. Andrea Vesalio (Andreas van Wesele, 1514-1564), medico fiammingo e fondatore dell’anatomia moderna; lavorò essenzialmente a Padova e fu perseguitato per le correzioni apportate alle teorie di Galeno.
7. Tornati al potere i whigs, Lord J. Russell (1792-1878) entrò nel ministero Grey e il 31 marzo 1831 presentò per la prima volta il Reform Bill alla Camera dei Comuni.
8. Si vedano, rispettivamente, le note 9 e 18 del Libro primo.
9. All’inizio degli anni Trenta sorsero in tutta la Gran Bretagna numerose associazioni – anche di carattere non specificamente politico – allo scopo di far pressione sul governo per l’approvazione della Riforma elettorale che, come si è detto altrove, chiedeva essenzialmente un allargamento del suffragio alla media borghesia e un maggior numero di seggi dato alle grandi città. Quando la prima Riforma fu attuata, tuttavia, essa non modificò sensibilmente la situazione; i piccoli distretti elettorali continuarono pur sempre ad avere la maggioranza dei seggi in Parlamento, e gli elettori crebbero semplicemente da 435.000 a 813.000 su una popolazione maschile adulta di circa sei milioni (Harold Perkin, The Origins of Modern English Society, London 1969).
10. Edmund Burke (1729-1797), noto saggista irlandese e uomo politico liberale; eletto deputato nel 1765 alla Camera dei Comuni, si affermò anche per la genialità appassionata delle sue capacità oratorie e per la sua cultura in fatto di riforme politiche ed economiche.
11. Edward Stanley, conte di Derby (1799-1869), a quel tempo primo segretario per l’Irlanda.
12. Citazione da How Many Paltry, Foolish Painted Things di Michael Drayton (1563-1631).
13. The Christian Year – una raccolta di inni sacri assai popolari all’epoca, pubblicata nel 1827 – è il capolavoro del poeta e teologo inglese John Keble (1792-1866).
14. Due nomi misteriosi, di etimologia incerta, che compaiono nell’Apocalisse e in una profezia di Ezechiele: il primo indica un re che abitava la terra di Magog, ma sul loro reale significato esistono diverse teorie assai complesse.
15. Thoth era un’antica divinità egizia assai venerata come dio d’ogni sapere, e Dagon il dio della fertilità di cui Sansone abbatté il tempio erettogli dai Filistei.
16. Isola dell’Oceano Pacifico che a quel tempo era stata trasformata in una colonia penale.
17. Ci si riferisce a una soluzione alcolica di carbonato di ammonio particolarmente usata a quell’epoca (da non confondersi, quindi, con i sali da annusare).
18. Hugh Latimer (1490-1555), brillante predicatore e riformatore inglese, famoso anche per la semplicità dei suoi sermoni.
19. Poiché l’elezione registrò in tutto il paese una scarsa partecipazione di votanti, i candidati non dovettero pagar da bere per procurarsi dei voti: di qui il nome di dry election.
20. Il progetto di riforma elettorale attribuiva il diritto di voto, nei piccoli centri, a coloro la cui proprietà era sottoposta a una tassazione annua di dieci o più sterline.
21. John C. Spencer, visconte di Althorpe (1782-1845), capo dell’opposizione whig al governo di Wellington, e successivamente (1830-1834) Cancelliere dello Scacchiere, si adoperò attivamente per l’approvazione del primo Reform Bill.
Libro sesto. La vedova e la moglie
1. Nel 1811, a causa dell’aggravarsi della sua infermità mentale, Giorgio III fu costretto a ritirarsi dalla vita pubblica e fu nominato reggente il suo primogenito, poi divenuto re nel 1820 col nome di Giorgio IV. Alla morte di quest’ultimo, nel 1830, gli successe il fratello Guglielmo IV.
2. I nomi dei personaggi citati e il riferimento a Tully Veolan – il castello del barone di Bradwardine – rendono esplicita l’allusione al romanzo Waverley di Walter Scott.
3. Richard Porson (1759-1808), studioso inglese di letterature classiche e critico raffinato la cui opera fu pubblicata postuma tra il 1812 e il 1834.
4. Personaggio dell’Enrico IV, Parte seconda, di Shakespeare.
5. Grinling Gibbons (1648-1721), celebre intagliatore e scultore che per quasi tutta la sua vita lavorò al servizio della casa reale britannica.
6. Si potrebbe pensare a Guido Reni (1575-1642), data la popolarità di cui questo pittore godeva in Inghilterra; tuttavia il basso prezzo a cui viene aggiudicato il dipinto lascia alquanto perplessi, né risulta che Reni abbia mai dipinto un simile soggetto assai diffuso tra Cinque e Seicento.
7. Nicolaes P. Berghem, o Berchem (1620-1683), paesaggista olandese che oltre a essere pittore fu anche incisore di gran pregio.
8. Personaggio piuttosto sciocco di The Merry Wives of Windsor di Shakespeare.
9. Allusione alla recente condotta di Wellington – costretto a dimettersi dalla presidenza del consiglio nel 1830 –, che fu considerato dai tories un traditore per aver consentito a Peel di attuare delle riforme liberali, in particolare quella sull’emancipazione cattolica (vedi la nota 3, Libro primo).
Libro settimo. Due tentazioni
1. Thomas Ken (1637-1711), vescovo di Bath e Wells e autore di numerosi scritti religiosi in prosa e in versi; John Tillotson (1630-1694), teologo e arcivescovo di Canterbury i cui sermoni – famosi per la loro chiarezza e l’elevatezza dello stile – furono assai apprezzati da John Dryden.
2. In Quarry... G.E. annota che i primi casi di colera si manifestarono a Sunderland e Newcastle verso la fine del 1831, e l’anno successivo l’epidemia si diffuse a Edimburgo, Rotherhithe (un sobborgo di Londra) e infine a Londra. Le carenze delle strutture sanitarie, del tutto inadeguate a fronteggiare la situazione, furono in parte colmate dall’aiuto fornito da associazioni di carità e dai fondi raccolti mediante sottoscrizioni volontarie; soltanto quando l’epidemia giunse a Londra cominciarono a esser richiesti dei provvedimenti ministeriali che portarono alle riforme approvate negli anni successivi.
3. Ci si riferisce al trattato Remarks on the History and Treatment of Delirium Tremens pubblicato di recente dal medico americano John Ware (in Transactions of the Massachusetts Medical Society, Boston 1831). Questi affermava che quasi sempre gli attacchi di parossismo non derivavano affatto da una crisi di astinenza, e pertanto non era necessario continuare a somministrare bevande alcoliche né delle forti dosi d’oppio per provocare il sonno; le crisi dovevano seguire il loro corso e sfociavano “spontaneamente” in un sonno profondo – senza l’ausilio di farmaci dannosi – che tuttavia non sempre era indice d’una guarigione immediata.
4. Colonia penale nei pressi di Sydney, in Australia.
5. Regione in parte paludosa, e oggi assai fertile, dell’Inghilterra sudorientale.
Libro ottavo. Tramonto e alba
1. Gilberth White (1720-1793), curato di Selborne e famoso naturalista le cui opere furono pubblicate sul finire del Settecento; in sua memoria fu fondata, nel 1885, la Selborne Society per la protezione degli uccelli, delle piante e dell’ambiente naturale in genere.
2. The Not-Browne Mayde, ballata in forma di dialogo sulla fedeltà della donna amata – di autore anonimo – attribuita alla seconda metà del Quattrocento.
3. Respinto il 7 maggio 1832, il primo Reform Bill trionfò infine nel giugno successivo attraverso varie vicissitudini alla Camera dei Lord e una momentanea crisi ministeriale.
4. Dracone è il legislatore ateniese del VII secolo a.C. noto per le sue leggi severe e sanguinarie; George Jeffreys (1644-1689) è un giudice inglese privo di scrupoli e di senso giuridico, tristemente famoso per i processi sommari (detti Bloody Assizes) condotti dopo la rivolta del duca di Monmouth contro Giacomo II.
5. Personaggio allegorico che, nel Pilgrim’s Progress, accompagna il protagonista Cristiano per un tratto del suo viaggio, ma nella Fiera della Vanità viene condannato a morte per la sua benevolenza.
Epilogo
1. In una novella del Decameron (IV, 5) Boccaccio racconta la leggenda di Lisabetta che, recuperata la testa dell’amante assassinato dai suoi fratelli, la seppellisce in un vaso di basilico dove la pianta cresce rigogliosa, annaffiata dalle sue lacrime; Lydgate probabilmente conosceva la storia attraverso il famoso poema di Keats da essa ispirato (Isabella, or the Pot of Basil, 1820).
2. È possibile che G.E. si riferisca alle spese elettorali, ma è anche probabile che alluda a uno stipendio corrisposto a Will; all’epoca non era insolito il caso d’una circoscrizione che sosteneva materialmente il suo rappresentante, visto che i membri del Parlamento inglese non furon pagati regolarmente fino al 1911.
3. Nel 1835 Lord J. Russell presentò e fece votare una legge di riforma dell’amministrazione municipale delle grandi città (che fu aperta alla libera elezione dei contribuenti), a cui seguirono altre leggi riformistiche nel campo della politica ecclesiastica, del diritto penale, della legislazione sui poveri, e così via.