VI
La lingua della mia signora è come i fili d’erba del prato,
Che ti feriscono quando li sfiori con mano distratta.
Tagliar bene è la sua ragione d’essere: la lama del suo spirito
Divide il granello di miglio,
E risparmia soltanto di rado.
Uscendo dal cancello, la carrozza di Mr Casaubon sbarrò l’ingresso a un phaéton da pony condotto da una signora in compagnia di un servitore seduto dietro. Era improbabile che si fossero riconosciuti reciprocamente, perché Mr Casaubon guardava distratto dinanzi a sé; ma la donna aveva la vista pronta, e al momento giusto fece un cenno col capo e gli rivolse un “salve”. Nonostante il cappello trasandato e il vecchissimo scialle indiano, era evidente che la custode la considerava un personaggio importante, a giudicare dal profondo inchino che accolse l’ingresso del piccolo phaéton.
«Allora, Mrs Fitchett, come va ora la produzione di uova dei vostri polli?» disse la donna dal colorito acceso e gli occhi scuri, esprimendosi con un tono oltremodo chiaro e deciso.
«Quanto a farle, abbastanza bene, signora, ma hanno cominciato a mangiarsi le uova: non riesco a stare un momento in pace con loro.»
«Oh, questi cannibali! Meglio venderli subito a buon prezzo. Quanto volete per una coppia? Non si possono mangiare polli di indole così cattiva a un prezzo elevato.»
«Be’, signora, una mezza corona: non potrei darli via per meno.»
«Mezza corona, di questi tempi! Andiamo – per il brodo del rettore, la domenica. Ha mangiato tutti i nostri che erano rimasti. Siete in parte ripagata con il sermone, Mrs Fitchett, non dimenticatelo. Prendete in cambio una coppia di piccioni tombolieri – delle piccole meraviglie. Dovreste venire a vederli. Non avete nessun tomboliere tra i vostri piccioni.»
«Bene, signora, Mastro Fitchett verrà a vederli dopo il lavoro. Si entusiasma molto per le varietà nuove; e anche per fare un piacere a voi.»
«Un piacere a me! Sarà il miglior affare che abbia mai fatto. Una coppia di piccioni di chiesa in cambio di un paio di perfide galline spagnole che mangiano le loro uova! Non abbiate troppe pretese voi e Fitchett, ecco tutto!»
Con le ultime parole, il phaéton fu fatto avanzare lasciando Mrs Fitchett che rideva e scuoteva lentamente la testa esclamando: «Sicuro, sicuro!». Dal che si può dedurre che avrebbe trovato la campagna un tantino più monotona se la moglie del rettore fosse stata meno schietta e meno spilorcia. In verità, sia gli agricoltori sia i lavoranti delle parrocchie di Freshitt e di Tipton avrebbero avvertito una triste penuria di argomenti di conversazione senza le dicerie riguardanti ciò che diceva e faceva Mrs Cadwallader: una signora di origine assai nobile che discendeva, per così dire, da ignoti conti, oscuri quanto una folla di fantasmi eroici – che piangeva miseria, tirava sui prezzi e propinava battute nella maniera più affabile, ma con un tipo di linguaggio che lasciava intuire la sua origine. Una donna di tal genere conferiva un tono di familiarità sia al suo ceto sia alla religione, e mitigava l’amarezza per l’impermutabilità delle decime pagate.21 Un temperamento molto più esemplare, infuso di tetra dignità, non li avrebbe aiutati a capire i Trentanove Articoli, e avrebbe contribuito meno all’armonia sociale.
Mr Brooke, che vedeva i meriti di Mrs Cadwallader da un diverso punto di vista, trasalì leggermente quando il suo nome fu annunciato nella biblioteca dove era seduto da solo.
«So che avete ricevuto il nostro Cicerone di Lowick» disse mettendosi a sedere comodamente, gettando lo scialle all’indietro e scoprendo una figura magra ma ben fatta. «Ho il sospetto che stiate tramando insieme qualche losco intrigo politico, altrimenti non incontrereste tanto spesso questo brillante signore. Vi denunzierò a tutti: ricordate che siete entrambi dei personaggi sospetti da quando avete parteggiato per Peel a proposito della Questione Cattolica. Dirò a tutti che avete intenzione di presentarvi come candidato Whig a Middlemarch dopo le dimissioni del vecchio Pinkerton, e che Casaubon vi aiuterà clandestinamente: andando a corrompere gli elettori con libelli, e ad aprire le taverne per distribuirli. Avanti, confessate!»
«Niente di tutto ciò» disse Mr Brooke sorridendo e pulendosi gli occhiali, ma in realtà arrossendo leggermente a questa accusa. «Casaubon e io non parliamo molto di politica. Non si cura affatto delle questioni filantropiche, delle pene giudiziarie e cose del genere. Si occupa unicamente di questioni ecclesiastiche. Questa non è la mia linea d’azione, lo sapete.»
«Anche troppo, amico mio. Ho sentito parlare delle vostre imprese. Chi fu che vendette il suo pezzetto di terra ai papisti di Middlemarch? Sono convinta che lo compraste apposta. Siete un perfetto Guy Faux. Vedrete se non sarete bruciato in effigie il prossimo 5 di novembre.22 Humphrey non ha voluto venire a discuterne con voi, così sono venuta io.»
«Molto bene. Ero preparato a essere perseguitato per non avere perseguitato – non avere perseguitato, sapete.»
«Ci siamo! Questo è uno sproloquio che tenete pronto per le assemblee elettorali. Ebbene, non lasciatevi allettare dalle assemblee elettorali, mio caro Mr Brooke. Un uomo si rende sempre ridicolo facendo arringhe: non ha alcuna scusante se non si trova dalla parte giusta, in modo da potere invocare una benedizione quando balbetta e si inceppa nel parlare. Vi perderete, vi avverto. Farete un gran pasticcio con le opinioni di tutti i partiti, e sarete attaccato da tutti.»
«È ciò che mi aspetto, sapete» rispose Mr Brooke, non volendo far trasparire quanto poco avesse gradito questa descrizione profetica. «È ciò che mi aspetto come uomo indipendente. Quanto ai Whig, un uomo che si colloca tra i pensatori non ha alcuna probabilità di essere agganciato da nessun partito. Potrebbe seguirli fino a un certo punto, sapete. Ma questo è ciò che voi donne non capite mai.»
«Dove arriva il vostro certo punto? No. Vorrei che mi si spiegasse come un uomo possa avere un qualsiasi certo punto quando non appartiene a nessun partito – quando conduce una vita da nomade, e non fa mai sapere ai suoi amici il proprio indirizzo. “Nessuno sa dove andrà Brooke... non si può contare su Brooke...”, ecco ciò che si dice di voi, per essere proprio sinceri. Andiamo, tornate alla vostra rispettabilità. Credete vi piacerà andare alle sedute quando tutti vi guarderanno con diffidenza, e voi avrete la coscienza sporca e le tasche vuote?»
«Non pretendo di discutere di politica con una donna» disse Mr Brooke con un’aria di serena indifferenza, ma rendendosi conto in modo piuttosto sgradevole che questo attacco di Mrs Cadwallader aveva inaugurato la campagna difensiva alla quale l’avevano esposto alcune iniziative imprudenti. «Gli appartenenti al vostro sesso non sono dei pensatori, sapete – varium et mutabile semper – e cose del genere. Non conoscete Virgilio. Io ho conosciuto...» – Mr Brooke si avvide in tempo di non avere conosciuto il poeta augusteo – «intendevo dire il povero Stoddart,23 sapete. Era lui che lo diceva. Voi donne siete sempre contrarie a un atteggiamento indipendente, al fatto che un uomo non si preoccupi d’altro che della verità, e cose del genere. E non vi è altra parte della contea dove la mentalità sia più gretta di quanto lo sia qui... Non intendo scagliare pietre, sapete, ma ci vuole qualcuno che prenda una linea di condotta indipendente; e se non la prendo io, chi la prenderà?»
«Chi? Ma perbacco, un qualsiasi villano rifatto senza né posizione né rango. Le persone di una certa condizione sociale dovrebbero esaurire a casa le proprie sciocchezze sull’indipendenza, senza diffonderle in giro. E voi! Che state per dare in moglie vostra nipote, praticamente vostra figlia, a uno dei nostri uomini migliori. Sir James ne sarebbe terribilmente seccato: sarebbe troppo duro per lui se ora mutaste direzione e diventaste l’insegna dei Whig.»
Di nuovo Mr Brooke trasalì dentro di sé, poiché, non appena il fidanzamento di Dorothea era stato deciso, aveva subito pensato alle eventuali battute pungenti di Mrs Cadwallader. Sarebbe forse stato facile per un ignaro spettatore dire: “Litigate con Mrs Cadwallader”; ma dove può arrivare un gentiluomo di campagna che litiga con i suoi vicini di più vecchia data? Chi potrebbe gustare il sapore delicato del nome di Brooke se lo si elargisse a caso come un vino senza sigillo? Di sicuro un uomo può essere cosmopolita soltanto fino a un certo punto.
«Spero che io e Chettam resteremo sempre buoni amici; ma mi dispiace dirvi che non esiste alcuna possibilità che lui sposi mia nipote» disse Mr Brooke, molto rianimato per avere visto dalla finestra che Celia stava rientrando.
«Perché no?» disse Mrs Cadwallader con un tono di viva sorpresa. «Non sono passate più di due settimane dacché io e voi ne parlavamo.»
«Mia nipote ha scelto un altro pretendente – l’ha scelto lei, sapete. Io non c’entro nulla. Avrei preferito Chettam; e avrei giurato che Chettam fosse l’uomo che ogni fanciulla avrebbe scelto. Ma queste cose non si possono prevedere. Il vostro sesso è capriccioso, sapete.»
«Come, chi intendete dire che le farete sposare?» La mente di Mrs Cadwallader stava rapidamente passando in rassegna le possibilità di scelta di Dorothea.
Ma a questo punto entrò Celia, raggiante dopo una passeggiata in giardino, e il saluto scambiato con lei dispensò Mr Brooke dal rispondere immediatamente. Si alzò di scatto, e dicendo: «A proposito, devo parlare a Wright dei cavalli», se la svignò rapidamente dalla stanza.
«Mia cara figliola, cos’è questa faccenda? – questa faccenda del fidanzamento di vostra sorella?» disse Mrs Cadwallader.
«È promessa in matrimonio a Mr Casaubon» disse Celia arrivando subito al fatto, come di consueto, e felice per questa opportunità di parlare da sola con la moglie del rettore.
«È spaventoso. Quando è stato deciso?»
«Io l’ho saputo soltanto ieri. Si sposeranno tra sei settimane.»
«Bene, mia cara, mi congratulo con voi per vostro cognato.»
«Sono tanto in pena per Dorothea.»
«In pena! È ciò che voleva, suppongo.»
«Sì, dice che Mr Casaubon ha un animo nobile.»
«Me lo auguro davvero.»
«Oh, Mrs Cadwallader, non penso che possa essere piacevole sposare un uomo con un animo nobile.»
«Ebbene, mia cara, vi serva di avvertimento. Ora sapete com’è fatto; quando arriva il prossimo e vuole sposarvi, non accettatelo.»
«Sono sicura che non lo farei mai.»
«No, ne basta uno in famiglia. Così vostra sorella non ha mai avuto interesse per Sir James Chettam? Che ne avreste detto di avere lui come cognato?»
«Mi sarebbe piaciuto moltissimo. Sono sicura che sarebbe stato un buon marito. Solo che» aggiunse Celia arrossendo lievemente (talvolta pareva che arrossisse come respirava) «non penso che lui sarebbe stato adatto a Dorothea.»
«Non abbastanza ambizioso?»
«Dodo è molto severa. Riflette tanto su ogni cosa, ed è così esigente su ciò che le si dice. Sir James pareva che non la soddisfacesse mai.»
«Deve averlo incoraggiato, ne sono certa. Questo non è molto onesto.»
«Vi prego, non siate in collera con Dodo; lei non si accorge di nulla. Pensava soprattutto alle case di campagna, ed è stata scortese con Sir James, qualche volta; ma lui è così indulgente, non l’ha mai notato.»
«Bene,» disse Mrs Cadwallader rimettendosi lo scialle e alzandosi come se avesse fretta «devo andare subito da Sir James per informarlo. Ormai avrà riaccompagnato a casa sua madre, e devo fargli visita. Vostro zio non glielo dirà mai. Siamo tutti delusi, mia cara. I giovani dovrebbero pensare alle loro famiglie quando si sposano. Io ho dato un cattivo esempio – sposai un povero ecclesiastico e mi resi oggetto di compassione tra tutti i De Bracy – costretta a procurarmi la carbonella per mezzo di stratagemmi, e a chiedere al cielo l’olio per l’insalata. Comunque, Casaubon possiede denaro a sufficienza; devo riconoscergli questo. Quanto alla sua discendenza, credo che lo stemma di famiglia abbia tre seppie scure e un chiosatore rampante. A proposito, mia cara, prima di andare via devo parlare dei dolci con la vostra Mrs Carter. Voglio mandare la mia giovane cuoca a imparare da lei. La povera gente con quattro figli, come noi, sapete, non può permettersi di tenere una brava cuoca. Non dubito che Mrs Carter mi farà questo favore. La cuoca di Sir James è un vero e proprio drago.»
In meno di un’ora Mrs Cadwallader aveva circuito Mrs Carter ed era arrivata a Freshitt Hall che non distava molto dal presbiterio, giacché suo marito risiedeva a Freshitt e aveva un vicario a Tipton.
Sir James Chettam era tornato dal breve viaggio che lo aveva tenuto lontano per un paio di giorni, e si era cambiato d’abito poiché intendeva calvalcare fino a Tipton Grange. Il suo cavallo attendeva all’ingresso quando arrivò Mrs Cadwallader, ed egli stesso subito comparve, con in mano la frusta. Lady Chettam non era ancora tornata, ma il messaggio di Mrs Cadwallader non poteva essere comunicato alla presenza degli stallieri, per cui gli chiese di accompagnarla nella vicina serra per vedere le nuove piante; e dopo un’opportuna pausa disse:
«Ho una gran brutta sorpresa per voi; spero che non siate così perdutamente innamorato come volevate far credere.»
Era inutile protestare contro il modo tutto particolare di Mrs Cadwallader di esporre le cose. Ma l’espressione di Sir James mutò lievemente. Egli fu pervaso da un vago timore.
«Penso proprio che Brooke stia per farsi avanti questa volta. L’ho accusato di volersi presentare come candidato a Middlemarch per conto dei liberali, e ha assunto un’espressione sciocca e non l’ha mai negato – ha parlato della linea indipendente e delle solite sciocchezze.»
«Tutto qui?» disse Sir James, molto sollevato.
«Andiamo,» replicò Mrs Cadwallader con un tono più pungente «non intendete dire che vi piacerebbe vederlo diventare un uomo pubblico – trasformato in una sorta di venditore ambulante della politica?»
«Potrebbe esserne dissuaso, immagino. Le spese non gli piacerebbero affatto.»
«È ciò che gli ho detto. È vulnerabile a questo ragionamento – ci sono sempre alcuni granelli di buonsenso in un’oncia di avarizia. L’avarizia è una qualità preziosa nelle famiglie; è un solido punto d’appoggio per controbilanciare la follia. E ci deve essere un pizzico di follia nella famiglia Brooke, altrimenti non vedremmo ciò che ci tocca vedere.»
«Che cosa? La candidatura di Brooke a Middlemarch?»
«C’è di peggio. Mi sento davvero un po’ responsabile. Vi ho sempre detto che Miss Brooke sarebbe stata un così buon partito. Sapevo che c’era una gran dose di bizzarria in lei – un vago sentore di atteggiamento metodista. Ma queste cose poi passano nelle ragazze. Comunque, sono stata colta di sorpresa una volta tanto.»
«Che intendete dire, Mrs Cadwallader?» disse Sir James. Il timore che Miss Brooke fosse fuggita per unirsi ai Confratelli della Moravia,24 o a qualche assurda setta sconosciuta alla buona società, fu alquanto mitigato dalla consapevolezza che Mrs Cadwallader tendeva sempre a esagerare le cose. «Cosa è successo a Miss Brooke? Vi prego, parlate chiaramente.»
«Benissimo. È stata promessa in matrimonio.» Mrs Cadwallader fece una piccola pausa, osservando l’espressione profondamente addolorata dell’amico che cercava di nasconderla con un sorriso nervoso, mentre continuava a battere con la frusta sullo stivale. Ma subito lei aggiunse: «Fidanzata a Casaubon».
Sir James lasciò cadere la frusta e si chinò per raccoglierla. Forse il suo viso non aveva mai mostrato tanto profondo disgusto come quando si girò verso Mrs Cadwallader e ripeté: «Casaubon?».
«Proprio così. Conoscete il mio messaggio ora.»
«Buon Dio! È orribile! Quell’uomo non è che una mummia!» (Questo giudizio deve essere inteso come quello di un rivale esuberante e deluso.)
«Lei dice che ha un animo nobile. – Un grosso pericarpioa in cui tintinnano piselli secchi!» disse Mrs Cadwallader.
«Che diritto ha di sposarsi, un vecchio scapolo come quello?» disse Sir James. «Ha un piede nella fossa.»
«Intende ritirarlo fuori, suppongo.»
«Brooke non dovrebbe permetterlo: dovrebbe insistere per rinviare la cosa finché lei non sarà maggiorenne. Potrebbe riflettervi meglio, allora. A che serve un tutore, altrimenti?»
«Come se si potesse mai cavare una decisione da Brooke!»
«Potrebbe parlargli Cadwallader.»
«Lui no! Humphrey trova tutti affascinanti. Non potrò mai indurlo a parlare male di Casaubon. Parla bene persino del suo vescovo, benché io gli dica che non è normale per un beneficiario: cosa si può fare con un marito che si cura così poco delle convenienze? Lo nascondo come posso sparlando di tutti io stessa. Andiamo, andiamo, fatevi animo! Vi siete sbarazzato di Miss Brooke, una ragazza che vi avrebbe chiesto di vedere le stelle in pieno giorno. Detto tra noi, la piccola Celia vale il doppio di lei, e dopotutto è probabile che sia il partito migliore. Perché questo matrimonio con Casaubon equivale all’ingresso in un convento.»
«Oh, per quel che mi riguarda – è per il bene di Miss Brooke che penso che i suoi amici dovrebbero cercare di intervenire.»
«Bene, Humphrey non lo sa ancora. Ma quando glielo dirò potete contarci che esclamerà: “Perché no? Casaubon è una brava persona – e giovane – abbastanza giovane”. Queste persone indulgenti non distinguono mai l’aceto dal vino finché non l’hanno bevuto e preso una colica. Comunque, se fossi un uomo preferirei Celia, soprattutto se avessi perduto Dorothea. A dire il vero, stavate corteggiando l’una e avete conquistato l’altra. So che vi ammira quasi quanto un uomo spera di essere ammirato. Se fosse qualunque altro a parlare così, potreste ritenerla un’esagerazione. Arrivederci!»
Sir James accompagnò Mrs Cadwallader al phaéton, poi saltò sul suo cavallo. Non voleva rinunciare alla sua cavalcata a causa delle sgradevoli notizie portate dalla sua amica – ma solo cavalcare ancora più velocemente in qualche altra direzione che non fosse quella di Tipton Grange.
Ora, perché mai Mrs Cadwallader avrebbe dovuto occuparsi tanto del matrimonio di Miss Brooke; e perché, venuta meno un’unione in cui le piaceva pensare di avere messo lo zampino, avrebbe dovuto escogitare senza indugio i preparativi per un’altra? C’era qualche macchinazione ingegnosa, un gioco a nascondino che si sarebbe potuto scoprire osservando attentamente al telescopio? Niente affatto: un telescopio avrebbe potuto scorrere le parrocchie di Tipton e di Freshitt, l’intera area visitata da Mrs Cadwallader nel suo phaéton, senza scoprire nessun colloquio che potesse destare sospetto, o nessuna scena da cui lei non tornasse con lo stesso sguardo acuto e imperturbabile e lo stesso naturale colorito acceso. In verità, se quell’utile veicolo fosse esistito ai tempi dei Sette Saggi, uno di loro avrebbe indubbiamente osservato che si può sapere ben poco delle donne seguendole qua e là nei loro phaéton da pony. Anche con un microscopio diretto su una goccia d’acqua ci ritroviamo a fornire interpretazioni che si rivelano assai grossolane; poiché, se con una lente debole si può credere di vedere una creatura dalla intensa voracità e altre più piccole che rispetto a questa fanno la parte di tanti piccoli tributi viventi, una lente più forte, invece, rivela certi fili sottilissimi che imprimono a queste vittime un moto vorticoso mentre il divoratore aspetta passivamente al suo banco di riscossione. In tal modo, parlando per metafore, una forte lente, applicata all’arte di combinare matrimoni di Mrs Cadwallader, mostrerà un gioco di minuscole cause che producono quelli che potrebbero chiamarsi vortici di pensiero e di parole che le procurano il tipo di cibo di cui aveva bisogno.
La sua vita era semplice com’è quella di campagna, priva di loschi intrighi, pericolosi o per altri versi importanti, e del tutto estranea alle grandi faccende del mondo. Le faccende del gran mondo le interessavano ancora di più, quando le apprendeva dalle lettere dei parenti aristocratici: il modo in cui seducenti rampolli erano andati in rovina sposando le proprie amanti; la raffinata idiozia di antica discendenza del giovane Lord Tapir, e i furiosi capricci da gottoso del vecchio Lord Megatherium; l’incrocio esatto di genealogie che aveva portato un diadema nobiliare in un ramo nuovo e aveva ampliato i racconti dello scandalo – questi erano gli argomenti di cui ricordava i dettagli con la massima accuratezza, e li riproduceva in un eccellente pasticcio di epigrammi, in cui lei stessa provava tanto più gusto poiché credeva fermamente nell’alta e bassa estrazione così come credeva nella selvaggina e nei parassiti. Non avrebbe mai rinnegato qualcuno a causa della sua povertà: un De Bracy ridotto a consumare il pranzo in una scodella le sarebbe sembrato un esempio patetico degno di essere esaltato, e temo che i suoi vizi di aristocratico non l’avrebbero fatta inorridire. Ma nei confronti dei plebei arricchiti provava una specie di odio religioso: probabilmente avevano guadagnato tutti i loro soldi alzando i prezzi di vendita al dettaglio, e Mrs Cadwallader detestava i prezzi alti per tutto ciò che non veniva pagato in natura al rettorato: gente del genere non rientrava nel disegno di Dio quando costui aveva creato il mondo; e il loro accento era un tormento per le orecchie. Una città in cui abbondavano mostri di quel genere era poco più di una sorta di commedia popolare, di cui non si poteva tenere conto in un progetto ben concepito dell’universo. Lasciate che qualsiasi donna che sia portata a essere severa con Mrs Cadwallader indaghi nella globalità delle sue magnifiche opinioni, e si assicuri che esse offrono una sistemazione per tutte quelle vite che hanno l’onore di coesistere con la sua.
Con una mente del genere, attiva quanto il fosforo, che riduceva ogni cosa che le capitasse a tiro nella forma che le conveniva, come poteva Mrs Cadwallader credere che le Miss Brooke e le loro prospettive matrimoniali le fossero estranee? Soprattutto dal momento che era stata sua abitudine, per anni, rimproverare Mr Brooke con la più cordiale franchezza, e lasciargli intendere in confidenza che lo considerava un povero diavolo. Fin dal momento dell’arrivo delle ragazze a Tipton, aveva predisposto il matrimonio di Dorothea con Sir James, e se questo avesse avuto luogo sarebbe stata del tutto certa che era opera sua: che non dovesse avere luogo, malgrado la sua opera, le provocava un’irritazione che qualsiasi spirito riflessivo comprenderebbe. Era il diplomatico di Tipton e di Freshitt, e che qualcosa accadesse senza il suo consenso le sembrava un’irregolarità offensiva. Quanto ai capricci come questo di Miss Brooke, Mrs Cadwallader non aveva pazienza con essi, e ora si accorgeva che la sua opinione su questa ragazza era stata alquanto influenzata dalla debole indulgenza di suo marito: quelle stranezze da metodista, quell’aria di essere più devota del rettore e del vicario messi insieme, provenivano da un male più profondo e congenito di quanto fosse stata pronta a credere.
«Comunque,» disse Mrs Cadwallader, prima a se stessa e in seguito a suo marito, «l’abbandono al suo destino: c’era una possibilità, se avesse sposato Sir James, che diventasse una donna equilibrata e assennata. Lui non l’avrebbe mai contrastata, e quando una donna non viene contrastata, non ha alcun motivo di ostinarsi nelle sue assurdità. Ma ora le auguro tanta felicità con il suo cilicio.»
Ne conseguì che Mrs Cadwallader dovette scegliere un altro partito per Sir James e, avendo deciso che avrebbe dovuto essere la più giovane delle Miss Brooke, per la riuscita del suo progetto non c’era mossa più abile che quella di alludere all’impressione prodotta dal baronetto sul cuore di Celia. Poiché lui non era uno di quei gentiluomini che languivano dietro l’irraggiungibile pomo di Saffo che ride dal ramo più alto – quelle lusinghe che
Sorridono come il ciuffo di primule sulla rupe,
Che la mano cerca invano di afferrare.
Lui non scriveva sonetti, e non poteva fargli piacere di non essere il prescelto della donna per cui aveva mostrato preferenza. Già la notizia che Dorothea aveva scelto Mr Casaubon aveva incrinato il suo attaccamento e ne aveva indebolito i legami. Sebbene Sir James fosse un cacciatore, nutriva per le donne ben altri sentimenti che nei confronti del gallo cedrone e delle volpi, e non considerava la sua futura moglie come una preda desiderabile più che altro per le emozioni offerte dal suo inseguimento. Né conosceva così bene le usanze dei popoli primitivi da ritenere che un combattimento ideale, col tomahawk in mano, per così dire, fosse necessario per la continuità storica del vincolo matrimoniale. Al contrario, possedendo quell’amabile vanità che ci lega a coloro che ci amano e ci allontana dagli indifferenti, e per di più un carattere buono e riconoscente, la sola idea che una donna fosse cortese nei suoi confronti tesseva dei piccoli fili di tenerezza che univano il suo cuore a quello di lei.
Così accadde che, dopo che Sir James si era lanciato al galoppo per mezz’ora in una direzione opposta a Tipton Grange, rallentò il passo e infine imboccò una strada che lo avrebbe riportato indietro attraverso una scorciatoia. Sentimenti diversi generarono in lui la decisione, dopotutto, di recarsi alla Grange come se nulla di nuovo fosse accaduto. Non poteva fare a meno di rallegrarsi per non avere mai avanzato la proposta di matrimonio ed essere stato respinto; una pura e semplice cortesia amichevole gli imponeva di fare visita a Dorothea per le case di campagna, e ora, fortunatamente, Mrs Cadwallader l’aveva preparato a fare le sue congratulazioni, all’occorrenza, senza mostrare eccessivo imbarazzo. La cosa non gli piaceva affatto: rinunciare a Dorothea era molto penoso per lui; ma la decisione di fare subito questa visita e di frenare ogni manifestazione di risentimento, in qualche modo assumeva per lui l’effetto del morso di una lima o di un medicamento revulsivo. E senza esserne chiaramente cosciente, indubbiamente sentiva che Celia sarebbe stata lì, e che avrebbe dovuto prestarle più attenzione di quanto avesse fatto in passato.
Noi mortali, uomini e donne, divoriamo più di una delusione tra l’ora della colazione e quella del pranzo; tratteniamo le lacrime e mostriamo un certo pallore attorno alle labbra, e alle domande che ci vengon poste rispondiamo: “Oh, non è nulla!”. L’orgoglio ci aiuta; e l’orgoglio non è una cosa negativa quando ci spinge soltanto a celare le nostre ferite – e non a ferire gli altri.
a. Il termine inglese – bladder – include però anche il significato di “pallone gonfiato”.