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La cabina di Gia era buia. Kat e Harry si diressero verso il letto dove trovarono Gia priva di conoscenza.

Kat premette un orecchio sul petto di Gia. Se respirava, non riusciva a sentire niente, e non vedeva il petto alzarsi e abbassarsi. Scosse la sua amica ma non ottenne riposta. Raffaele doveva aver drogato il martini. “Gia, svegliati!”

Niente.

Kat stava per iniziare la rianimazione quando sentì un debole respiro sul viso. “Gia?” Scrollò la sua amica e fu ricompensata con un grugnito.

Gia improvvisamente tossì e deglutì a fatica.

Kat gettò un’occhiata preoccupata verso suo zio mentre la sollevava per metterla seduta. “Ha un aspetto orribile.”

Gli occhi di Gia si spalancarono. “Sto per vomitare. Aiutami ad andare in bagno.”

Kat e Zio Harry la sostennero dai lati e la accompagnarono. Si scambiarono un’occhiata nervosa. Kat le tenne indietro i capelli mentre era china sul water, in preda ai conati. Non potevano permettersi di aspettare, ma non potevano spostare Gia in quelle condizioni.

Un minuto dopo, la aiutarono a sedersi su una sedia. Lei si sfregò gli occhi. “La testa mi sta uccidendo. Non ricordo cos’è successo. Non berrò mai più.”

Nonostante la gravità della situazione, Kat non riuscì a resistere al fare un po’ di umorismo. “Lo dici tutte le volte.”

“Oh, questa volta dico sul serio.” Gia gemette. “Quanto ho bevuto?”

“Solo un martini.”

“Solo uno?”

Kat annuì. “Sei stata drogata.”

Gia spalancò gli occhi. “Com’è possibile? Non penserai che Raffaele…”

“Non lo penso, lo so. Ricordi la lettera modificata sulla barca? I passaporti?”

Gia annuì lentamente. “Quel bastardo mi ha drogato il drink?”

“Beh, certamente non è stato nessuno di noi,” disse Zio Harry.

“Ma perché ha fatto una cosa del genere?”

“Te lo diremo più tardi,” disse Kat. “Ora dobbiamo andare sul ponte e farti camminare. Devi smaltire quella roba.”

“Non possiamo andarci dopo?” Gia si stese sul letto. “Sono davvero stanca. E frastornata.”

“No, Gia.” Harry la tirò per un braccio. “Dobbiamo andare adesso.”

Fortunatamente Gia era troppo stanca per protestare e fece quello che le veniva chiesto. “Fate strada.”

Zio Harry prese Gia sotto braccio e la condusse alla porta, seguendo Kat.

“Dov’è Raffaele? Voglio dirgli quello che penso.” Le parole di Gia erano strascicate, ma stava recuperando le forze.

“È proprio dove stiamo andando noi,” disse Kat. “Se fossi in te, non mi terrei dentro niente.”