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Kat era sul ponte con la torcia puntata verso la poppa del Financier. Era altamente improbabile che il Financier e il Catalyst fossero gemelli identici. Era più plausibile che lo yacht di Raffaele fosse rubato, e lei aveva intenzione di dimostrarlo.
La torcia gettava una luce irregolare al buio. Allungò il collo per vedere meglio la scritta sullo yacht sotto la luce fioca. L’immagine del Catalyst sul sito della Majestic Yachts la perseguitava. La nave sembrava identica a quella di Raffaele, eppure il sito del costruttore la descriveva come “unica”. O c’erano due yacht identici o il Financier aveva cambiato nome. La sua impressione era che la Majestic Yachts avesse costruito un solo yacht, il Catalyst, e che lei ci fosse sopra proprio in quel momento.
Tornò a concentrarsi sulla scritta del Financier. Sembrava a posto a guardarla da lontano. Ma a un esame più ravvicinato, anche alla luce fioca della sera, la pittura bianca che circondava le lettere appariva leggermente più chiara del resto della poppa. Era stata ridipinta di recente? Si sporse oltre la ringhiera per dare un’altra occhiata.
Non c’era traccia di una scritta fantasma sotto, però una cosa la fece riflettere. Non l’aveva notato prima, ma la penultima lettera, la e, era leggermente storta. Dubitava seriamente che uno yacht personalizzato da milioni di dollari avrebbe avuto una scritta sbilenca.
Si piegò sulla ringhiera e si tese verso la scritta. Poteva appena raggiungere la F. Grattò la lettera con l’unghia per vedere se c’era qualcosa sotto. Ma lo smalto era spesso e gommoso, non abbastanza fragile da poterlo grattare con un’unghia. La pittura era abbastanza fresca da essere sospetta ed era fin troppo fresca per una nave vecchia di sei anni. Naturalmente poteva essere stata ridipinta di recente, quindi le condizioni della pittura non significavano niente senza altri indizi.
Però la sfumatura non uniforme del bianco e la lettera e storta quasi certamente volevano dire qualcosa.
Dopo aver esaminato la scritta, Kat studiò il numero di immatricolazione e lo scarabocchiò su un pezzo di carta. Stava infilando il bloc notes in tasca proprio mentre una voce profonda rimbombava alle sue spalle.
“Cosa stai facendo?” Raffaele era a pochi passi di distanza. Aveva le braccia incrociate e sembrava arrabbiato.
Kat era così sorpresa che quasi cadde fuori bordo. Riuscì ad afferrare la ringhiera e a raddrizzarsi. Mentre si voltava per fronteggiarlo, notò che era solo. “Niente. Controllavo solo il ponte di poppa.” Il bloc notes era al sicuro nella tasca ma non poteva nascondere la torcia.
“Con una torcia? La tua curiosità non ha limiti, vero?” Aveva smesso di fingere di essere educato.
Kat era senza parole. “Immagino di no.” Raffaele era così vicino che poteva sentire l’alcol nel suo fiato.
“A me e Gia non piace la tua negatività. Se sai badare ai tuoi interessi, smetterai di ficcanasare nei nostri affari.”
“Gia ha una sua volontà. Inoltre è mia amica e questo fa sì che siano affari miei. Mi prendo cura dei miei amici.” Da quando Gia aveva bisogno che qualcuno parlasse al suo posto? Raffaele stava stringendo la sua presa su di lei ora dopo ora e a Kat non piaceva neanche un po’.
“É meglio che tu stia attenta, se capisci quello che intendo.”
Kat ignorò la minaccia. “Proteggo i miei amici, costi quel che costi. Se capisci cosa intendo.”
Raffaele sbuffò. “La sola persona da cui Gia ha bisogno di essere protetta sei tu. Devo farti un disegnino? Lei è mia, non tua. Posso mettertela contro in due minuti.”
“Non minacciarmi.” Kat raddrizzò la schiena. In effetti era diversi centimetri più alta di Raffaele, il solo vantaggio che aveva in quel momento. “Gia può decidere da sola.”
Lui ridacchiò. “Non più. È felice che io prenda tutte le decisioni adesso.”
“Presto non lo sarà più, appena si sarà resa conto di chi sei davvero. Non mi freghi nemmeno un po’ e anche Gia ti vedrà per quello che sei molto presto.” L’aveva intrappolata nella grotta di proposito. Non avrebbe rivelato che lo sapeva, ma niente la obbligava a essere cortese.
“Considerati avvisata. Fatti da parte.” Raffaele la guardava storto e bloccava la sua via d’uscita, le braccia incrociate. “Sta attenta a come parli.”
Kat strisciò oltre la sua spalla e si spinse oltre Raffaele. Non poteva intimidirla, anche se le aveva messo contro tutti a bordo. Non c’era niente che potesse fare finché non avessero visto la verità coi loro occhi. Sperava solo che non succedesse troppo tardi.
Tornata nella cabina, dieci minuti più tardi, i sospetti di Kat furono confermati. Inserì il numero di matricola del Financier nel database di registrazione dei mezzi di trasporto del governo canadese. Il database teneva traccia di tutte le imbarcazioni registrate, inclusi il porto di immatricolazione e il nome del proprietario.
Risultato non valido.
Questo non provava né smentiva le affermazioni di Raffaele, visto che avrebbe ribattuto che lo yacht era italiano. Ma dato quello che lei aveva visto sul sito della Majestic Yacht, la nave sembrava nordamericana.
Poi ricordò il commento di Pete. Era stato assunto a Friday Harbor nello Stato di Washington, quindi probabilmente lo yacht era americano. Navigò nel sito statunitense delle registrazioni e inserì di nuovo il numero. Questa volta ottenne una corrispondenza.
Il risultato non corrispondeva al Financier, ma al Catalyst. Finalmente, aveva la prova che la barca era stata rinominata. Visto che la registrazione della nave era sotto il nome Catalyst, sembrava che fosse stata rubata e le fosse stato cambiato il nome. La storia di Raffaele su come avesse viaggiato intorno al mondo a bordo del suo yacht italiano era fasulla. Finalmente poteva smascherare la sua bugia.
Navigò sul sito della Majestic Yacht e controllò che il numero di immatricolazione del Catalyst fosse lo stesso. Lo era. Visto che era anche nell’elenco per la vendita della Majestic Yacht, era quasi certamente rubato. Questo si sarebbe potuto provare facilmente con una telefonata, quando la compagnia di costruzione avesse riaperto il giorno dopo.
Kat si alzò e posò il computer sulla scrivania proprio nel momento in cui Jace irrompeva nella stanza.
“Che cosa hai detto a Raffaele? L’ho appena incontrato ed è furioso. Vuole andare a casa immediatamente.”
“Finalmente, una buona notizia, tanto per cambiare.” Kat si posò le mani sui fianchi. “Gia mi ha detto che hai investito. Come hai potuto investire con quel truffatore senza nemmeno dirmelo?”
Jace evitò il suo sguardo. “Te l’avrei detto.”
“Quando esattamente?”
“Vedi, è per questo che non ho detto niente. Non è un truffatore, Kat. È davvero un affare. Ma sapevo che mi avresti fatto il terzo grado.”
“Certo che te l’avrei fatto. Sono la sola cosa che si frappone tra te e perdere i tuoi soldi per sempre.”
“Sapevo che avevi qualcosa in mente.”
“Jace, il solo con qualcosa in mente qui è Raffaele. Se tu e tutti gli altri non foste così accecati dalla promessa di ricchezza, lo capireste in un secondo.”
“Non sono nato ieri. Riconosco una buona occasione quando la vedo e non mi lascerò sfuggire questa.”
“Beh, hai appena dato i tuoi soldi a un ladro.” Voltò lo schermo del computer nella sua direzione. “Lo yacht di Raffaele è rubato e qui ci sono le prove. Il numero di immatricolazione corrisponde a uno yacht chiamato Catalyst, non Financier.”
Jace lo studiò un momento. “Dev’esserci una spiegazione logica. Forse l’ha comprato e la burocrazia non è ancora aggiornata.”
“È registrato nello Stato di Washington, non in Italia. Come può averlo appena comprato quando dice di essere arrivato qui in yacht dall’Italia?”
“Forse lo ha registrato in un altro paese. Molte navi sono registrate da altre parti, come le navi da crociera registrate in Liberia e cose del genere.”
Lo Stato di Washington non era esattamente un paradiso fiscale. “Nessuno farebbe una cosa del genere.”
“Vero.” Jace si grattò il mento. “Ma sono sicuro che ci sia una buona ragione. Chiediamoglielo.”
“No, Jace. Tu non afferri la questione. Ha mentito sulla sua cosiddetta barca italiana e sul suo viaggio intorno al mondo. C’è solo un motivo per cui qualcuno cambierebbe il nome di uno yacht.”
Uno sprazzo di dubbio baluginò sul volto di Jace.
“Prova che lo yacht è rubato.
“È una follia.”
“No, dargli i tuoi soldi è una follia.” C’era qualcosa di marcio sul Financier e prima Kat fosse riuscita a scoprire la verità meglio sarebbe stato. Ma non sarebbe stato piacevole.