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Sam prese Remi per un braccio e la guidò nuovamente verso la camera superiore, facendo scorrere una mano sulla parete per muoversi nel buio finché non giunsero a uno dei passaggi laterali che si staccavano dalla galleria principale. Lo imboccarono e Sam si posizionò proprio accanto all’apertura, con Remi alle sue spalle.

Un attimo dopo, il fascio luminoso di una torcia elettrica balenò sulle pareti di pietra e sul terreno. Sam notò che avevano lasciato vistose orme che portavano direttamente a loro. Puntò la pistola in avanti.

C’era un uomo solo e Sam rilassò il dito sul grilletto quando quello proseguì senza fermarsi e il corridoio tornò buio.

Stavano per uscire quando uno scalpiccio leggero avvertì Sam che, di chiunque si trattasse – Victor o Rogen –, doveva essere tornato sui suoi passi e adesso era appena fuori dalla galleria. Sam avvertì un lievissimo spostamento d’aria nell’istante in cui l’uomo sollevò la pistola e accese la torcia elettrica, dicendo a gran voce: «Vic...»

Sam lo afferrò per il collo e lo fece girare bruscamente, sbattendogli la testa contro la parete. La torcia elettrica volò via.

Stringendo la sua Smith & Wesson a mo’ di tirapugni, Sam lo colpì con violenza in faccia. Rogen barcollò e afferrò Sam con la mano sinistra, sventolandogli contro la pistola. Sam strinse il carrello della semiautomatica, sentendosi affondare il metallo tagliente nella mano mentre Rogen cercava di premere il grilletto. Sam lasciò cadere la Smith & Wesson e strinse la pistola con entrambe le mani per impedire all’altro di fare fuoco. Si avvicinò, girandogli la pistola contro con tutta la forza che aveva. Ci fu un rumore secco di ossa rotte e Rogen allentò di colpo la presa. Sam gli sfilò di mano la pistola e gliel’abbatté sul cranio, quindi gli mise un braccio intorno al collo, per stringergli la gola e finirlo.

Remi raccolse entrambe le pistole mentre Sam trascinava il corpo nella galleria laterale. Uno in meno: ne restavano altri cinque.

«Se stava chiamando Victor, dov’è?» sussurrò Remi, consegnando le armi al marito.

«Bella domanda.» A Sam venne in mente una sola ragione per cui Victor non era sceso insieme a Rogen.

Qualcuno doveva restare di guardia nella grotta principale.

Sam indicò in quella direzione e Remi annuì. Iniziarono a salire, spegnendo la torcia prima di raggiungere la camera principale della grotta. Una luce si rifletteva sulle pareti. Remi aspettò che Sam procedesse fino alla fine della galleria.

Non solo Victor era di guardia, ma aveva un braccio intorno al collo di Nigel e la torcia elettrica puntata verso Sam mentre, con l’altra mano, premeva la pistola contro la testa dell’ostaggio. «Come hai fatto a superare mio fratello?»

«Ah, quello laggiù era tuo fratello?» Sam gli puntava la pistola contro, muovendosi lateralmente lungo il perimetro della grotta.

Victor girava insieme a lui, facendo attenzione a mantenere Nigel tra sé e Sam. «Cos’hai fatto a Rogen?»

Sam non rispose. Continuò a spostarsi in maniera tale che Victor lo seguisse finché la sua torcia smise di puntare in direzione di Remi.

«Dov’è?»

Nell’istante in cui Sam vide la pistola di Victor spostarsi leggermente da Nigel a lui, Remi spuntò fuori dalla galleria e, con un respiro profondo, lanciò il coltello.

La lama colpì Victor in piena schiena e lui gridò. Gli caddero dalle mani sia la pistola che la torcia. Rovesciò la testa all’indietro accasciandosi al suolo e trascinandosi appresso anche Nigel. L’ex professore si allontanò rapidamente da lui, senza staccargli gli occhi di dosso.

«Bel colpo, signora Fargo», disse Sam. «Fammi indovinare: ti sembrava che mi servisse una mano?»

«Mi sembrava, sì.»

«Avevo tutto sotto controllo», ribatté lui, avvicinandosi alla moglie.

Nigel, pallido, si accostò a Remi. «È... è morto?»

«Oppure paralizzato», rispose Sam. Il coltello di Remi gli si era conficcato nella spina dorsale fino all’elsa. Quell’uomo non sarebbe andato da nessuna parte. Nigel, però, sembrava sul punto di svenire mentre si allontanava dal corpo. «Come hanno fatto a catturarla?» gli chiese Sam, più che altro per distrarre l’ex professore.

«Mi ero nascosto in una di quelle gallerie laterali. Credo che abbiano visto le mie impronte.»

Sam osservò il coltello di Remi. «Immagino che tu non voglia riprendertelo, vero?»

«No di certo, però mi prendo la sua pistola.» Si chinò a raccoglierla e poi se l’infilò nella cintura, dietro la schiena.

«Che ne dite di andarcene di qui?»

«Splendida idea, Fargo.»

Proprio in quel momento, Fisk e gli altri fecero irruzione nella caverna.