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La pioggia si abbatteva sul parabrezza diminuendo la visibilità, ma Sam non voleva attivare i tergicristalli e rischiare di farsi vedere. Non dopo che la BMW aveva accostato quasi davanti a loro. Ivan e Alexandra erano seduti davanti, Jak e Nigel dietro. Ivan, che era al volante, scese e aprì la portiera di Nigel tirandolo fuori per un braccio. Jak e Alexandra li seguirono a breve distanza e s’incamminarono tutti verso la cintura verde.

Un attimo dopo, la Mercedes nera di Fisk parcheggiò dietro la BMW, e ne scesero lui e due tizi corpulenti con i capelli scuri. Sam vide le pistole che spuntavano da sotto le giacche di pelle marroni. «Ha portato rinforzi.»

Li osservarono incamminarsi verso il muro di edera. A quanto pareva, Alexandra faceva la guardia a Nigel mentre Jak e Ivan con un paio di bastoni sondavano tra i folti rami di edera per cercare l’entrata delle caverne. Ivan disse qualcosa a Nigel, il quale indicò l’edera, come se conoscesse più o meno il punto preciso. Jak si spostò sul lato opposto e continuò a infilare il bastone qua e là tra i rampicanti.

«Dobbiamo fare qualcosa, Sam. Non possiamo permettere che portino Nigel là sotto.»

«Non mi aspettavo così tanti uomini. Se entriamo in azione ora, sarà come infilarci in un covo di vipere.»

«Almeno, non sono quelle dell’Isola dei Serpenti.»

Fisk disse qualcosa ad Alexandra, che si avvicinò a Nigel, mentre Fisk e i suoi tirapiedi iniziavano a esplorare la zona. In quel momento, sembrava altamente improbabile portare a termine un salvataggio. Sarebbero stati visti non appena fossero scesi dall’auto e si fossero incamminati sul vialetto.

«Allora, qual è il piano?» chiese Remi.

«Intendi dire... il miracolo?» Salvare Nigel evitando i cinque uomini armati e, forse, anche una donna armata – senza il minimo riparo se non qualche siepe – sarebbe stato molto più difficile del previsto.

«C’è pur sempre Bree», disse lei.

Sam la guardò. «In che senso?»

«Ha già passato informazioni alla cugina. Perché non rifarlo adesso? Perché non far credere a questa gente di essere nel posto sbagliato? Se si allontanano, noi li seguiamo e troviamo un momento migliore per riprenderci Nigel.»

Sam soppesò i rischi. Lazlo e Selma si erano dati da fare perché l’unica informazione passata da Bree a sua cugina fosse il fatto che non era più stata in contatto con i Fargo. Avevano a disposizione la trappola perfetta: Bree avrebbe passato l’informazione a Larayne, e questa l’avrebbe passata a Jak o Ivan. Se avesse funzionato, i tirapiedi di Avery sarebbero corsi a esplorare altre gallerie.

In caso contrario, se quegli uomini avessero trovato l’ingresso della galleria e avessero condotto Nigel laggiù, era difficile riuscire a tirarlo fuori vivo. «Direi che Bree è la nostra unica possibilità.»

Remi chiamò Selma e le fece una rapida sintesi di ciò che bisognava fare, poi passò il telefono al marito. «Dice che Lazlo ha finito la traduzione.»

Qualunque cosa avesse scoperto Lazlo, poteva attendere. Dovevano tirare fuori Nigel da quella situazione. Sam andò dritto al punto. «Remi ti ha detto cosa ci serve. Credi che funzionerà?»

«Dovrebbe», rispose Selma. «Abbiamo monitorato ogni singola telefonata tra Bree e sua cugina dall’Isola dei Serpenti in poi. Larayne è convinta che non sappiamo dove siete.»

«Va benissimo così.» Il vento soffiava a raffiche e la pioggia scrosciava, ma nessuno del gruppo di Fisk sembrava intenzionato ad andare via. «Prima, fa’ in modo che Larayne chieda a Bree se ci ha sentiti. Se Bree dovesse fornirle l’informazione di sua iniziativa, sua cugina potrebbe insospettirsi.»

«Chiaro. Cosa dobbiamo dirle?»

«Qualsiasi cosa che li faccia allontanare da qui. Sanno che la grotta è nelle vicinanze, ma non hanno ancora trovato l’ingresso. È fondamentale che se ne vadano, altrimenti non riusciremo mai a recuperare Nigel.»

«Potremmo indirizzarli al monastero in cui è sepolto Robin Hood.»

«Credo ci serva qualcosa che abbia un legame più stretto con re Giovanni... e anche qualcosa di più vicino.»

«C’è il castello di Nottingham», propose allora Selma. «Con grotte e gallerie documentate, alcune delle quali possono corrispondere alle parole della mappa.»

«Vada per il castello. Se riusciamo ad allontanarli da qui, avremo maggiori possibilità di liberare Nigel.»

«Non intendete esplorarla?»

«Non ce n’è motivo. Anche se riuscissimo a trovare l’ingresso, non sapremmo cosa cercare.»

«È quello che stavo cercando di dirvi. Lazlo ha completato la traduzione. È un enigma. Sopra la morte, sotto la morte, con il mio ultimo pasto.»

«E cosa significa?»

«Lazlo pensa che il nodo celtico inciso al centro del cifrario possa avere a che fare con l’enigma. Quel tipo di disegno viene chiamato a intreccio, un po’ come l’arte del cestaio. Forse è un’illustrazione delle gallerie che conducono al tesoro. Non abbiamo ancora capito la soluzione dell’enigma, ma ci stiamo lavorando.»

L’enigma avrebbe potuto attendere. «Fa’ in modo che Bree faccia quella telefonata a sua cugina.»

Pirati
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