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Charles Avery studiò la lista di beni della sua ultima, possibile acquisizione. I recuperi marittimi erano nel suo DNA e, quando non poteva rubare tesori rari e preziosi, stimolava l’appetito cercando aziende sull’orlo della bancarotta. Le acquistava per un’inezia, le faceva a pezzi, divideva il restante e incassava un lauto profitto. Ovviamente, alla fine si registravano parecchie perdite in termini di disoccupati, ma i danni collaterali erano il prezzo da pagare per il successo. Erano questi i suoi pensieri mentre voltava pagina. Il suo direttore amministrativo e finanziario era seduto sul lato opposto della scrivania, in attesa del suo parere.

I numeri erano soddisfacenti, perciò chiuse la cartellina. «Qualcun altro ha manifestato interesse?»

«Non ancora, signore.»

Il direttore, Martin Edwards, lavorava per la sua azienda fin dalla fondazione. In materia finanziaria, Charles riponeva una fiducia incondizionata in lui. «Cosa suggerisci?»

«Sulla base di...» Edwards fu interrotto dall’ingresso di Colin Fisk nella stanza.

«Perdonate l’interruzione, ma ho una notizia che non può attendere.» Il tono di voce di Fisk era tutt’altro che di scuse.

Charles lo osservò, cercando di capire se si trattasse di una notizia buona o cattiva. La faccia dell’uomo era una lavagna vuota. Si rivolse a Edwards: «Le cifre parlano da sole. A meno che non ci sia qualcosa che non vedo...»

«No, signore. Secondo me, dovremmo procedere.»

«D’accordo. Ora, se vuoi scusarci, a quanto pare c’è una faccenda urgente di cui devo occuparmi.»

Edwards raccolse le sue carte e se ne andò.

Charles attese che la porta si fosse chiusa alle sue spalle prima di parlare. «Ce l’avete fatta?» chiese a Fisk.

«Abbiamo il libro e la chiave. Sono in viaggio in questo momento.»

Charles si appoggiò allo schienale della poltrona, sollevato e felicissimo dello sviluppo. «E i Fargo? Hanno creduto alla storia?»

«Non esattamente. Hanno seguito i miei uomini al capannone.»

«Dimmi che li avete eliminati.»

«Purtroppo no. Due dei miei uomini, però, gli stanno dietro. Dunque, non tutto è perduto.»

Charles strinse i braccioli della poltrona, smanioso di scatenarsi, di spaccare qualcosa. Quei Fargo gli erano già costati fin troppo tempo e denaro. «Voglio che eliminiate quei cacciatori di tesori, frequentatori del bel mondo.»

«Al momento, non rappresentano molto più di una spina nel fianco.»

«Le spine possono provocare infezioni. Se dovessero anche solo avvicinarsi a una delle mie attività, uccideteli.»

«Ho già un piano.»

«Quale?»

«Riguarda le due donne. La figlia e la nipote di Pickering. Diciamo che fino a questo punto sono state molto utili. Se le cose andranno come previsto, dovremmo ricevere buone notizie nel giro di uno o due giorni.»