CAPITOLO 16

Johnny Nolasco andò in ufficio passando per l’open space dell’A Team, fra le postazioni deserte. Era di ritorno da una riunione con i pezzi grossi al temuto ottavo piano, per discutere della creazione di una task force dopo l’omicidio di una terza ballerina. Chiuse la porta dell’ufficio e aprì con la chiave il cassetto della scrivania, da cui estrasse un telefonino usa e getta. Con una prepagata della durata di trenta giorni, era il preferito dai trafficanti di droga e dai magnaccia.

La donna rispose al primo squillo.

«Hai il tuo serial killer» le disse. «Lo chiamiamo il Cowboy.»

«Un nome fantastico» rispose Maria Vanpelt. «Richiamerà l’interesse delle reti nazionali.»

«Il dipartimento della polizia di Seattle dovrà ammetterlo. E io chiederò la formazione di una task force guidata dal detective Tracy Crosswhite.»

Vanpelt fece una pausa. «Quando posso mandarlo in onda?»

«Non è ancora passato per i canali giusti. Ma quando avrà il via libera, tu sarai la prima a saperlo. E potresti preparare un servizio sul fatto che questo è il terzo omicidio commesso dallo stesso uomo a cui Crosswhite avrebbe dovuto dare la caccia quando è partita per Cedar Grove per procurare un nuovo processo all’assassino di sua sorella.»

«Non sono ossessionata da Tracy Crosswhite come te, Johnny.»

«Non c’è nessuna storia senza Tracy Crosswhite… o senza di me. E lo sappiamo entrambi.»

Un’altra pausa. La giornalista ci stava riflettendo. «Forse potrei accennarlo nel ricapitolare i fatti.»

«Così la notizia diventerà molto più interessante.»