CAPITOLO 4
C’era tempo per uccidere.
Spostò la sedia, una di quelle da due soldi che si trovano nelle sale dei banchetti, in modo da avere una visuale migliore della televisione fissata al soffitto in un angolo della stanza. Era un reperto archeologico, con un videoregistratore e un lettore DVD incorporati. Stava per far partire il video, ma l’anticipazione del conduttore subito prima della pubblicità lo aveva incuriosito, nonostante non sopportasse quei trucchetti. A quanto pareva, c’era una notizia straordinaria che riguardava un detective della Omicidi di Seattle, ma prima avrebbe dovuto sorbirsi uno spot idiota del Cialis e vedere un uomo e una donna anziani che si tuffavano in un lago e riemergevano abbracciandosi teneramente.
«Stai guardando questa stronzata?» chiese alla donna. «Sono attori. Lo sai che sono attori, vero? Questa gente si piglia dei soldi per annunciare al mondo intero che non gli si drizza o che hanno le emorroidi.» Scosse la testa. «Che cosa non farebbe la gente per qualche bigliettone, eh?»
La donna borbottò una risposta per fortuna incomprensibile, perché grazie al cielo l’annuncio era finito e stava per cominciare il notiziario.
«Shh» disse.
Il conduttore era seduto alla scrivania dello studio, con il disegno di un cappio sopra la spalla destra.
«Apriamo con una notizia dell’ultima ora: un detective della Omicidi di Seattle ha fatto una scoperta angosciante al poligono di tiro del dipartimento di polizia» annunciò. «La giornalista investigativa Maria Vanpelt, di KRIX, è in diretta per noi dall’Associazione atletica della polizia di Seattle, a Tukwila.»
La giornalista bionda era in piedi nel fascio di luce della telecamera, le gocce di pioggia che scintillavano sul giubbotto di Gore-Tex nero e viola. «Questa sera i detective della scientifica sono corsi al poligono dove mi trovo ora» iniziò.
«Devono sempre far sembrare tutto così drammatico, no?» commentò l’uomo.
La donna non rispose.
«Dopo che un detective della Omicidi, che si trovava al poligono per allenarsi, ha trovato un cappio.»
L’uomo si alzò.
«Forse ricorderete il mio servizio esclusivo in cui rivelavo che la ballerina erotica Nicole Hansen era stata strangolata con un cappio nella stanza di un motel su Aurora Avenue» disse Maria Vanpelt. «Bene, questa sera abbiamo saputo che il detective della Omicidi che si era occupato delle indagini è la stessa persona che ha trovato il cappio al poligono.»
Sullo schermo comparvero alcuni agenti in divisa e in abiti civili, insieme alle auto di pattuglia e a un furgone della scientifica.
«La famiglia di Nicole Hansen ha mosso dure critiche in risposta alla decisione del dipartimento della polizia di Seattle di archiviare le indagini dopo sole quattro settimane, una decisione che ha suscitato anche le proteste di diversi gruppi per i diritti delle donne. Il dipartimento di polizia si rifiuta di rilasciare commenti su un eventuale legame fra il caso Hansen e il cappio trovato questa sera, ma sembra evidente che si tratti di un messaggio esplicito.»
Il conduttore spostò alcuni fogli sul tavolo. «Grazie, Maria. Ovviamente, qui a KRIX continueremo a seguire da vicino questa vicenda.»
«Io no di certo.» L’uomo prese il telecomando, lo puntò verso il televisore e premette il tasto PLAY. Il videoregistratore si azionò con uno scatto e un ronzio. Lo schermo divenne nero, poi si riempì di immagini statiche. Un attimo dopo, la musica attaccò, e Bugs Bunny e Daffy Duck uscirono a passo di danza da una tenda di velluto rosso vestiti come artisti di varietà, con le pagliette e i bastoni da passeggio. L’uomo cantò insieme a loro e sentì un calore rassicurante irradiarglisi nel corpo.
C’era tempo per uccidere.
Controllò l’orologio. Non troppo tempo. Accese un cerino e la fiamma divampò azzurra e giallastra nella stanza buia, poi la avvicinò alla punta della sigaretta finché non vide il bagliore rosso. Non inspirava, come lo stimato ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton. Sbuffò il fumo verso il cartello di plastica con la scritta VIETATO FUMARE incollato alla carta da parati ingiallita, fuori dalla porta del bagno.
«Che lo spettacolo abbia inizio.»
Si chinò in avanti e premette la brace rossastra contro la pianta del piede della donna.