13.
Tornando a casa, vide che i post-it erano scomparsi, forse emigrati al Sud come farfalle. Jenni ora si era buttata a capofitto nel feng shut e aveva passato la giornata a spostare i mobili per meglio adattarsi al mondo spirituale. Adesso tutti gli oggetti blu della casa erano ammucchiati nell’angolo est. Quelli gialli erano stati confinati a ovest e quelli rosa a nord. Televisore e frigorifero erano stati girati in una strana posizione, innaturale (“per facilitare il flusso di energia”) e gli anelli della tendina della doccia erano stati dipinti di un bizzarro arancione Stabile Questo in teoria avrebbe dovuto incidere sulla salute e il successo di Edwin e Jenni. (A quanto pare gli dèi vanno pazzi per gli anelli della tendina della doccia arancione incandescente.)
Vagando in mezzo a quell’ultima ubriacatura di autovalorizzazione di Jenni, Edwin pensò a una cosa che May gli aveva detto una volta. Era una cosa che lei chiamava Test di Compatibilita Scuola Superiore Bruce Springsteen.
“ Stavo leggendo un articolo su una rivista che parlava di quando Springsteen ha sposato la sua prima moglie,” gli aveva raccontato May. “Una top model chiamata Julianne vattelappesca. I redattori della rivista erano andati a scovare le foto dello sposo e della sposa sui vecchi annuari scolastici e le avevano pubblicate, una accanto all’altra, insieme all’articolo. Be’, vuoi sapere una cosa? Quando era alle superiori, Julianne a Bruce non gli avrebbe dedicato neanche lo spazio di una giornata. Lei era una ricca reginetta del ballo di città, una majorette, faceva parte del consiglio studentesco. Era Miss Popolarità. Frequentava ambienti in. La foto sull’annuario di Bruce, invece, ce lo mostra come un goffo, timido emarginato sociale. Julianne era di Lake Oswego, una cittadina della West Coast molto su. Tutt’altra cosa rispetto alle fabbriche e agli squallidi bar del New Jersey. Bruce e Julianne venivano da due mondi diversi. Se fossero andati alla stessa scuola, Julianne l’avrebbe guardato dall’alto in basso. E adesso quei due si sposavano? Mi è bastato guardare le foto sugli annuari scolastici per capire che il loro matrimonio era segnato. E avevo ragione. Alla fine lui l’ha lasciata per la sua cantante, Patti Scialfa, una brava ragazza del New Jersey. Alle superiori, Patti e Bruce; sarebbero andati d’amore e d’accordo.”
May lo chiamava Test di Compatibilita: le persone che alle superiori non sarebbero mai state amiche, non dovrebbero mai sposarsi. “Non ci si discosta mai veramente dai tempi del liceo,” diceva. “Li si può rimuovere. Ma in fondo non cambiamo mai rispetto a quello che eravamo. La reginetta del ballo delle superiori resterà V sempre la reginetta del ballo. E una coppia male assortita resterà sempre una coppia male assortita. ”
May parlava in generale, ma le sue osservazioni avevano un sottofondo acido che alludeva a loro due. Edwin finse di non prestarvi particolare attenzione (“Una teoria interessante. Sei pronta per ordinare? Il piatto della casa sembrerebbe buono”), ma dentro invece si rodeva. Aveva visto l’annuario di Jenni e sapeva che era stata la ragazza più popolare di una scuola dei quartieri alti, molto attenta alla condizione sociale. Sapeva che se Jenni l’avesse incontrato a quei tempi, con la sua acne, gli occhiali spessi e l’antologia della letteratura americana sotto braccio, un ragazzino dinoccolato che si faceva notare soprattutto per le sue citazioni latine e le noiose digressioni sarcastiche, non l’avrebbe degnato nemmeno di una parola. E Edwin ci sarebbe rimasto malissimo. (Per quanto con i suoi compagni facesse lo sdegnoso, in realtà aveva disperatamente bisogno della loro approvazione.) Edwin de Valu aveva passato buona parte degli anni di scuola a cercare di ingraziarsi persone molto più stupide di lui. E per quanto questo lo avesse dotato di un ego vigoroso e di una certa arroganza, aveva anche sancito la sua posizione di perpetuo escluso. La prima volta che (miracolosámente) Jenni aveva accettato di uscire con lui, poco dopo l’assunzione alla Panderic, in un certo senso per lui era stato come aver finalmente conquistato la dignità di persona. La prima volta che lei aveva riso a una sua battuta disinvolta (una battuta provata e riprovata davanti allo specchio per tutta la notte), quando lei aveva accettato volentieri di uscire di nuovo con lui, Edwin aveva capito che l’avrebbe sposata. L’aveva capito prima ancora di andare al se-condo appuntamento. L’avrebbe sposata per chiudere i conti con ciò che era stato. L’avrebbe sposata per poter cancellare la propria foto dall’annuario scolastico, per poter dire a se stesso: “Vedi che ce l’hai fatta!”.
E ora eccolo lì. La vera di ottone si stava ossidando. La casa tinteggiata secondo uno schema di colori arbitrario, il televisore ruotato in direzione di immaginarie linee di energia e lui che si sentiva come se stesse spendendo la sua vita con una controfigura. Jenni non sembrava del tutto reale. Sembrava anche lei una foto tratta dall’annuario scolastico. Un ritaglio a grandezza naturale. Una perpetua reginetta del ballo.
Forse May aveva ragione. Forse la sua teoria conteneva un fondo di verità. Forse nessuno cambia veramente rispetto agli anni di scuola. Se non altro, la sua teoria aveva prodotto in Edwin un minimo di affinità e un pizzico di simpatia per Bruce Springsteen.