Black Hawk accostò la barca al molo e lanciò con una mossa esperta un cappio intorno al palo. Indicò col mento il costoso motoscafo che Dee e Josh avevano usato per raggiungere l’isola: aveva rotto gli ormeggi e rischiava di allontanarsi alla deriva. — Be’, almeno sappiamo che sono ancora qui.

Marte saltò giù dalla barca e si chinò a porgere la mano a Hel.

Lei esitò, come sorpresa dal gesto, e poi la prese. — Grazie — borbottò.

Odino sbarcò sul molo e si voltò a guardare il nativo americano. — Vieni con noi?

Black Hawk rise. — O sei matto tu, o pensi che lo sia io. Un immortale e tre Antichi Signori su un’isola che brulica di mostri. Indovina chi è destinato a non fare ritorno?

Marte fece scattare la testa da una parte all’altra, sciogliendo i muscoli. — Probabilmente ha ragione… ci rallenterebbe.

— Vi aspetto qui — disse Black Hawk. — Così quando tornerete urlando, potrò portarvi via dall’isola.

Perfino Hel ridacchiò. — Non credo proprio.

— Come volete. Io resto qui, però. Almeno per un po’.

— Pensavo che avresti voluto salvare il tuo amico Billy — osservò Marte.

Black Hawk sorrise. — Credetemi, Billy non ha bisogno di salvataggi. Di solito è la gente che deve essere salvata da lui.