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Accanto all’antenna parabolica di un edificio di pochi piani ci sono due grossi uccelli indaffarati con il becco su una specie di cespuglio, una corona di sterpi. Gli uccelli hanno più o meno le stesse dimensioni dell’antenna e lo stesso bianco irreale. Solo la punta delle ali è nera. Sullo sfondo, altri uccelli identici, anch’essi a coppie, lavorano su altri tetti identici. L’antenna, i muri delle case, i tetti, gli uccelli, i loro trampoli ocra, tutto è sovraccarico di colore. Il cielo è senza uno sbaffo, sembra un pezzo di cartone.
Off, la voce di Sárkány.
Sono tornate! Le signore di Szeged sono tornate! Da un paio di giorni hanno ritrovato ognuna il proprio tetto, il proprio camino. Hanno volato per seimila chilometri. Sono affamate, dimagrite, stravolte dalla fatica, ma eccole di nuovo qui, a casa!
Piano americano sul corrispondente.
Per gli ungheresi la cicogna è sicurezza, fecondità, fortuna - e amore, vista la tendenza monogamica di questi trampolieri. In tutto il paese i loro nidi vengono protetti come piccoli templi.
Primo piano sul corrispondente.
E adesso attenzione, perché non sono le cicogne la vera sorpresa. Già, sembrerà strano, incredibile, eppure è così: non sono loro la vera sorpresa. L’istinto le avrebbe riportate indietro si fosse trattato anche di tornare all’inferno, dicono qui a Szeged. No, la vera sorpresa è un’altra, guardate!
Il letto sfatto del Tibisco. A filo d’acqua, sospeso uniformemente su quasi tutta la superficie, galleggia un soffice strato di lanugine gialla dai confini spersi, confusi nell’aria. Solo zumando, la telecamera svela la composizione puntiforme e farfallesca della sottile copertura del fiume. Poi l’inquadratura rientra in piano americano sull’entusiasmo di Sárkány.
È ricomparsa la palingenia! La farfallina gialla, ricordate? palingemia longicauda, il fiore del Tibisco. Eccolo, il Tibisco fiorito! Tino a ieri temevamo di poterle rivedere solo al museo. Gli zoologi che avevamo intervistato mesi fa paventavano addirittura l’estinzione della specie. Uova bruciate dal cianuro, creature meravigliose cancellate per sempre. E invece il miracolo si è compiuto e questo straordinario fenomeno della natura è di nuovo davanti ai nostri occhi. Quattro giorni di allegria per Szeged. Il fiume è fiorito. Le sue rarissime farfalline sono rinate. Le cicogne stanno ricostruendo i loro nidi. Il mondo può ancora sperare.
Béla Sárkány, Szeged, Bbc World.