Un marziano a Roma viene qui ristampato secondo il testo edito dai Quaderni del Teatro Popolare Italiano (n. 3 - dicembre 1960), diretti da Vittorio Gassman, Luciano Lucignani e Luciano Codignola. [...] Voglio ancora ringraziare questi tre amici per la fiducia che dettero al mio lavoro: il quale pertanto ridò alle stampe senza togliervi o aggiungervi niente, con tutte le sue enfasi, i suoi errori, le sue ingenuità e le sue profezie. Particolarmente ringrazio Guido Turchi, che scrisse le bellissime svagate musiche delle canzoni, purtroppo condannate all'oblio nel bel naufragare dello spettacolo. Anzi, Un marziano a Roma è dedicato proprio a Guido Turchi.
La guerra spiegata ai poveri è una farsa d'occasione, scritta in pochi giorni, per inaugurare un teatro che non ebbe seguito, in un club che presto chiuse le sue porte, l'Arlecchino di Roma, nel lontano 1946. Fu rappresentata davanti ad un pubblico di invitati per due sere. Dei volontari attori ricordo Vittorio Gassman, Anna Maestri, Ninì Pirandello, Carlo Mazzarella, Tanino Chiurazzi, indimenticabile amico. E Manlio Busoni, Michele Ricciardini. Si perdonerà all'autore la lunghezza della farsa: non c'era tempo per farla più breve.
Gli altri due scherzi, La donna nell'armadio e Il caso Papaleo, non ebbero altro scopo che il puro deplorevole divertimento.
La conversazione continuamente interrotta, scritta in varie riprese dal 1968 a oggi, è invece un'operina aperta ai due lati e al centro, può ampliarsi senza gravi danni, secondo appunto le leggi del teatro di conversazione, ed è probabile che continui, poco destinata com'è ad essere rappresentata.
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