Entrano in scena lo Scrittore, la Moglie, la Cameriera, il Poeta, il Dottore, Tavolino, l'Amica del Regista e il Regista. In fila, si inchinano al pubblico.
REGISTA (annuncia) La storia langue. Terremo questo breve intermezzo notturno per chiarire il pensiero dei personaggi, all'insaputa dell'autore. (Tutti siedono, eccetto il Regista. All'Amica) Tu, mia dolce amica e amante, non ancora apparsa in scena, vuoi cominciare tu?
AMICA Perché proprio io? Cominci tua moglie.
REGISTA Mia moglie non fa parte di questo spettacolo. Comincerò io. "Il teatro non si può fare." (Mormorii.) È il titolo!
Il Personaggio è ormai legato alle assicurazioni
ai salari delle quotidiane necessità
di un sistema che sostituisce le pensioni
ai rischi del vero e alla
felicità.
Parsifal ha la strada sgombra di facilitazioni
che concernono la sicurezza
dell'avvenire.
Omero dorme. Ulisse arde di tornare alle sue
mansioni
di re. Preferisce la certezza al
divenire.
Edipo
respinge il Fato e Medea prende lezioni
da Brecht. Con Artaud Sofocle scrive un saggio.
Amleto annuncia ancora crudeli rivelazioni
e dovunque sei autori cercano un personaggio.
(S'inchina.)
Tutti applaudono. Si alza lo Scrittore.
SCRITTORE Non ho molto da dire.
Un tempo commettevo l'errore
di partire con la macchina per scrivere.
Oggi non credo al mio rancore
porto il necessario per vivere.
Lunga la noia che mi sostiene
nei paesaggi visti dal treno!
Bieca la noia della notte che viene
nelle strade, a stomaco pieno.
Colme di ipotesi restano le città,
i ,desideri hanno un prezzo infamante.
E intollerabile la verità —
se ti scopre da casa distante.
(S'inchina.)
Tutti applaudono. Si alza la Moglie.
MOGLIE Io non ho pazienza per le rime.
Piena è la trattoria, piena la strada del ritorno.
Domani — dicono — non vorrei esserci.
Andarsene? Dove? Spianano la collina,
tagliano il bosco, sporcano il mare d'inchiostro,
nel prato hanno eretto un priapo,
della chiesa hanno fatto un museo,
del teatro un'autorimessa, della piazza un cesso,
in automobile entrano a messa. (Temono Dio
come autore di farse astrologiche.)
(S'inchina.)
Tutti applaudono. Si alza la Cameriera.
CAMERIERA Stanotte guardavo la luna. Non mi piace più.
Rimane sempre alta sull'orizzonte, poveraccia,
bella a vedersi, così senza impegno.
Ma non andarci, figliolo, evita la delusione.
Erbacce, un vento di desolazione, di barattoli.
Bella, sì, nella sua putrefazione.
All'alba, larve di filosofi in fila
e cani che vanno frettolosi
verso un loro destino di intellettuali.
(S'inchina.)
Tutti applaudono. Si alza il Poeta.
POETA Brava, Ofelia, ben detto. Dirò una composizione dal titolo Traduzione dall'italiano. Inedita.
Le vostre mogli lavorano le vostre amanti scrivono
i nostri amici preparano qualcosa pel prossimo anno
siamo abbastanza distratti aspettiamo la dissoluzione
dal fondo della verità si risale forse alla menzogna
difficoltà di linguaggio ci impediscono il teatro
e anche la comunicazione che non sia quotidiana
andare a letto va bene, restarci è affaticante
scambiamoci dolci promesse di cose non possedute
l'amore per esempio i giorni futuri una dedizione
qualsiasi che pure risolverebbe la paura del "quasi"
al viaggio vorremmo rinunciare il punto è fare e disfare
la valigia e il martirio delle ore del mattino
forse ricominciando dove lo sbaglio è evidente
ma non abbiamo idee oppure le detestiamo
dicono che Mitridate alla fine per vivere
si nutrisse soltanto di veleni.
(S'inchina.)
Tutti applaudono. Si alzano il Dottore e Tavolino.
DOTTORE e TAVOLINO (insieme) Tocca a noi, saremo brevi.
Il Carnevale cambia modi e figure
Arlecchino è spacciato.
Oggi la maschera salta e corre a tempo di primato. (S'inchinano.)
Tutti applaudono. Si alza l'Amica. Musica di pianoforte.
AMICA C'è un limite al dolore. (Tutti approvano vivamente.) È il titolo e anche il primo verso.
C'è un limite al dolore
in quel limite un caro conforto
un'improvvisa rinunzia al dolore.
Il pianista cerca un fiore nel buio
e lo trova, un fiore che non si vede
e ne canta la certezza.
Il gioco è questo: cercare nel buio
qualcosa che non c'è, e trovarlo.
(S'inchina.)
Tutti applaudono. Si alza il Regista.
REGISTA L'intermezzo è finito, il mistero permane. Lo spettacolo continua. Un istante di buio, prego.
Buio.