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«Ferma l’immagine.»

«Qui?»

Roger annuì a Messina con aria soddisfatta. «Questi pochi frame raccontano più di mille parole.»

Margherita osservava Katherine mentre abbracciava Tremilla e si guardava intorno per paura di essere seguita.

«Senza volerlo, il mio amico Tommaso continua ad aiutarci. Scaltra l’idea di far controllare le riprese delle telecamere di farmacie di turno e sportelli bancomat. Quel ragazzo ha stoffa!»

«Se la sono persa, no, e non sanno dove sbattere la testa» commentò Messina.

«Per noi è un buon segno sapere che non sta collaborando con la polizia. Margherita, cosa ne pensi?»

«Non la troveranno.» Sentiva ancora la voce di Katherine che urlava il suo nome.

«Ti vedo convinta.»

«Non si fida di nessuno.» La commozione le irruvidiva la voce. «E vuole salvarmi.»

«Sei anche convinta che ci svelerà dove si trova la stele?»

Margherita annuì. «Non è come noi… lei è una bella persona…» Scoppiò a piangere.

«Vieni qui.» Roger la strinse.

«Non solo l’ho tradita, ma la sto prendendo in giro… il farmacista ha detto alla polizia che era molto agitata, che non sta bene… dammi la possibilità di chiamarla, di spiegarle… ci porterà alla stele comunque.»

«Margherita, Margherita…» Roger le prese il volto fra le mani. «Credi davvero che se la chiamassi adesso per raccontarle la verità, lei capirebbe?»

«Potrei…»

«Si infurierebbe, lo sai.» Le asciugò una lacrima con il pollice. «E manderemmo all’aria tutto, per cosa? Per tentare di darle serenità, senza riuscirci.»

«Si sta preoccupando per me…»

«Quante volte mi sono preoccupato per te? Se siamo qui è perché mi hai chiesto di aiutarti a iniziare una nuova vita, per lasciarti alle spalle tutto quel dolore.»

«Ma non in questo modo…»

«Calmati e ragioniamo insieme. L’unica decisione saggia è seguire il piano, puntando dritto al fine più grande: la conoscenza, il futuro senza segreti nel passato. Un piano che coinvolge e unisce altre persone. Non si tratta più solo di te e di Katherine. Capisco che ti stiano a cuore i suoi sentimenti, ma l’hai appena conosciuta. Non devi trascurare i sentimenti di chi da tempo progetta, lavora e sogna insieme a noi.»

Margherita sentì aumentare i sensi di colpa. Spostò lo sguardo per paura che Roger scrutasse tutta la sua fragilità.

«Ma tu avrai sempre una scelta. Recuperata la stele, deciderai se affacciarti a quella nuova vita, o se correre da Katherine.» Roger le sollevò il mento. «E io sarò comunque al tuo fianco.»

Lei fece un passo indietro. Solo una volta aveva provato un’angoscia simile, e si era ripromessa di gettare le basi per una vita che gliela facesse dimenticare. Si guardò le dita prima di portarsele alla bocca: la pelle intorno alle unghie sanguinava. «Giurami una cosa.»

«Quello che vuoi.»

«Katherine e Tommaso sono miei amici… non far loro del male.»