Ringraziamenti.
Devo ringraziare enormemente sempre piú
persone ogni volta: Ciara Considine della Hachette Books Ireland,
Sue Fletcher e Nick Sayers della Hodder & Stoughton, e Clare
Ferraro e Caitlin O’Shaughnessy alla Viking, per il tempo e la
competenza che hanno impiegato per migliorare questo libro; Breda
Purdue, Ruth Shern, Ciara Doorley e tutto lo staff di Hachette
Books Ireland; Swati Gamble, Kerry Hood e tutti gli altri della
Hodder & Stoughton; Ben Petrone, Carolyn Coleburn, Angie
Messina e gli altri della Viking; Susanne Halbleib e tutto lo staff
della Fischer Verlage; Rachel Burd, per l’occhio d’aquila
dell’ultimo editing; il fantastico Darley Anderson e la sua squadra
dell’agenzia, e in particolare Clare, Mary, Rosanna, Andrea e Jill;
Steve Fisher dell’Apa; David Walsh, per aver risposto non solo a
tutte le mie domande sulle procedure d’indagine ma anche a quelle
che non sapevo nemmeno di dover fare; il dottor Fearghas Ó
Cochláin, come sempre, per avermi aiutata a uccidere la vittima in
un modo plausibile; Oonagh «Better Than» Montague, per (tra
moltissime altre cose) avermi fatta ridere nei momenti in cui ne
avevo piú bisogno; Ann-Marie Hardiman, Catherine Farrell, Kendra
Harpster, Jessica Ryan, Karen Gillece, Jessica Bramham, Kristina
Johansen, Alex French e Susan Collins per la bellissima
combinazione di serietà, leggerezza e aiuto di svariati tipi; David
Ryan, per essere cosí tanto e cosí incomparabilmente… che senza il
suo incessante… non avrei mai… Mia madre, Elena Lombardi, per ogni
singolo giorno; mio padre, David French; e, piú di quanto potrò mai
esprimere a parole, mio marito Anthony Breatna.