3.
La testimonianza di Marco Zanni è stata raccolta in un’intervista telefonica.
La testimonianza di Alberto Peano su Gianroberto Casaleggio, raccolta in un’intervista avvenuta nel suo appartamento torinese, è stata pubblicata in L’esperimento, Laterza, 2018.
La testimonianza di Claudio Messora è stata raccolta in una lunga serie di domande e risposte via sms.
La testimonianza di Philippe Lamberts, presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, è citata da Valerio Valentini, “Il M5s è incompatibile con noi”. Parla il leader dei Verdi in Europa, «Il Foglio», 16 ottobre 2018, https://www.ilfoglio.it/politica/2018/10/16/news/il-m5s-e-incompatibile-con-noi-parla-il-leader-dei-verdi-in-europa-219116/.
Su Grillo e Farage, e l’entusiasmo del blog gestito alla Casaleggio, si veda qui: http://www.ilblogdellestelle.it/2014/05/lincontro_farage_grillo.html.
Sulla votazione per Farage, «Il Fatto Quotidiano» la raccontò così: «Gli iscritti al blog hanno deciso (23.192 preferenze su 29.584 voti) che è questa la strategia migliore per i propri eurodeputati. Al secondo posto (3.533 voti) l’adesione ai “non iscritti”, al terzo (2.939) i conservatori dell’Ecr. Tra le opzioni non c’era quella dei Verdi perché, secondo una nota ufficiale del Movimento, “hanno posto veti e non hanno dato certezze”»: Grillo-Farage, gli iscritti online scelgono alleanza Ukip. Polemica nel Movimento, 12 giugno 2014, https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/12/grillo-farage-gli-iscritti-online-scelgono-lalleanza-con-ukip/1025362/. Grillo diventa da allora uno strenuo difensore di Farage: si veda per esempio qui, sempre dal «Fatto Quotidiano»: Europee, Grillo attacca i Verdi e sostiene Farage: “Difese sovranità Italia nel 2011”, 31 maggio 2014, https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/31/europee-blog-grillo-attacca-i-verdi-e-sostiene-farage-difese-sovranita-dellitalia-nel-2011/1008274/.
Il racconto del giudizio assai negativo dato in privato da Chiara Appendino sull’alleanza europea con l’Ukip mi è stato fatto da Paolo Giordana, ex capo di gabinetto della giunta M5S a Torino.
La vicenda che porta al siluramento di Luca Pasquaretta, allora portavoce della sindaca Chiara Appendino, è sul «Corriere della Sera» del 18 luglio 2018: Massimiliano Nerozzi, Torino, indagato il portavoce della sindaca Appendino: «Peculato», https://torino.corriere.it/cronaca/18_luglio_06/torino-indagato-portavoce-sindaca-appendino-peculato-7f261b94-813a-11e8-98a9-8f8934803a67_preview.shtml?reason=unauthenticated&cat=1&cid=UyfsATPL&pids=FR&origin=http%3A%2F%2Ftorino.corriere.it%2Fcronaca%2F18_luglio_06%2Ftorino-indagato-portavoce-sindaca-appendino-peculato-7f261b94-813a-11e8-98a9-8f8934803a67.shtml.
Il ripescaggio di Pasquaretta era circolato in un primo momento nella forma di una consulenza per l’europarlamentare Tiziana Beghin: Giulia Ricci, Il ritorno di Pasquaretta consulente di Beghin (M5S): “Vivo tra Roma e Bruxelles”, «Corriere della Sera», 18 settembre 2018, https://torino.corriere.it/politica/18_settembre_21/ritorno-pasquaretta-consulente-beghin-m5s-vivo-roma-bruxelles-1cfa5024-bd72-11e8-92b2-6ab34b2db80e_preview.shtml?reason=unauthenticated&cat=1&cid=pJu47yTw&pids=FR&origin=http%3A%2F%2Ftorino.corriere.it%2Fpolitica%2F18_settembre_21%2Fritorno-pasquaretta-consulente-beghin-m5s-vivo-roma-bruxelles-1cfa5024-bd72-11e8-92b2-6ab34b2db80e.shtml.
Arron Banks, fondatore del comitato Leave.EU, è finito formalmente sotto inchiesta della National Crime Agency britannica il 1° novembre 2018, assieme alla ceo di Leave.EU Liz Bilney. Il «Guardian» lo racconta qui: Peter Walker, Jim Waterson, Arron Banks faces criminal inquiry over Brexit campaign, https://www.theguardian.com/uk-news/2018/nov/01/arron-banks-referred-to-agency-over-suspected-offences-in-brexit-campaign?CMP=Share_iOSApp_Other.
I motivi dell’inchiesta su Banks e Bilney sono spiegati nello statement ufficiale della Commissione elettorale britannica: https://www.electoralcommission.org.uk/our-work/roles-and-responsibilities/our-role-as-regulator-of-political-party-finances/sanctions/report-on-investigation-into-payments-made-to-better-for-the-country-and-leave.eu.
È molto importante, su Banks, Cambridge Analytica e uso dei dati, il rapporto dell’Information Commissioner’s Office britannico: Elizabeth Denham, Investigation into the use of data analytics in political campaigns, 6 novembre 2018, https://ico.org.uk/media/action-weve-taken/2260271/investigation-into-the-use-of-data-analytics-in-political-campaigns-final-20181105.pdf. Scrive il rapporto, tra l’altro: «Brittany Kaiser, direttrice del Programma di sviluppo a Cambridge Analytica (CA), è apparsa in una conferenza stampa di Leave.EU nel 2015. Le dichiarazioni dei rappresentanti di Leave.EU fatte nel 2016 hanno anche indicato che CA aveva lavorato per loro. Un membro senior dello staff di CA ha anche affermato di aver lavorato con Leave.EU».
Anche se sia CA sia Leave.EU dissero poi che «erano avvenuti solo dei colloqui preliminari che non si concretizzarono». Le date sono importanti, perché incrociano i contatti tra Leave.EU e la Casaleggio di cui riferiamo in questo capitolo (e nel successivo settimo capitolo), sulla base delle tre fonti dirette britanniche: Liz Bilney, Arron Banks, Raheem Kassam. Il 23 ottobre 2015 rappresentanti di Leave.EU si incontrano con lo staff di CA. Il 18 novembre 2015, CA partecipa a una conferenza stampa assieme a Leave.EU. Il 20 novembre CA è negli uffici di Bristol di Leave.EU per illustrare il suo prodotto. L’8 gennaio 2016 rappresentanti di Leave.EU incontrano CA a Londra, e CA presenta formalmente una proposta per lavorare insieme.
Le nuove mail che rivelano i contatti di Arron Banks con Bannon escono il 17 novembre 2018: Peter Geoghegan, Brexit bankroller Arron Banks, Cambridge Analytica and Steve Bannon – explosive emails reveal fresh links, «Open Democracy», https://www.opendemocracy.net/uk/brexitinc/peter-geoghegan/brexit-bankroller-arron-banks-cambridge-analytica-and-steve-bannon-expl.
Sul tema Banks-Bilney-Leave.EU-Bannon-Cambridge Analytica, e le richieste degli inglesi agli americani, e viceversa, che emergono da queste nuove mail (che finiscono all’attenzione di Robert Mueller nell’inchiesta sul Russiagate), altre rivelazioni importanti sono in Mark Townsend, Carole Cadwalladr, Emails reveal Arron Banks’ links to Steve Bannon in quest for campaign cash, «The Guardian», 17 novembre 2018, https://www.theguardian.com/uk-news/2018/nov/17/arron-banks-emails-steve-bannon-brexit-campaign-funds.
Sulle mail altri particolari sono in Jane Mayer, New evidence emerges of Steve Bannon and Cambridge Analytica’s role in Brexit, «The New Yorker», 17 novembre 2018, https://www.newyorker.com/news/news-desk/new-evidence-emerges-of-steve-bannon-and-cambridge-analyticas-role-in-brexit.
Una serie di reportage di Carole Cadwalladr sull’«Observer» avevano illustrato i rapporti tra Banks e i russi (Arron Banks, Brexit and the Russia connection, 16 giugno 2018, https://www.theguardian.com/uk-news/2018/jun/16/arron-banks-nigel-farage-leave-brexit-russia-connection; con Peter Jukes, Arron Banks “met Russian officials multiple times before Brexit vote”, 9 giugno 2018, https://www.theguardian.com/politics/2018/jun/09/arron-banks-russia-brexit-meeting).
Il 9 agosto 2018 un altro pezzo dei rapporti tra Banks e l’ambasciatore russo a Londra, Alexander Yakovenko, e l’offerta di un accordo riguardante imprese di oro e diamanti sono stati raccontati da Luke Harding, Revealed: details of exclusive Russian deal offered to Arron Banks in Brexit run-up, «The Guardian», https://www.theguardian.com/uk-news/2018/aug/09/revealed-detail-of-exclusive-russian-deal-offered-to-arron-banks-in-brexit-run-up.
I documenti citati dal Dossier Center di Mikhail Khodorkovsky sono scaricabili qui: https://peps.dossier.center.
Su Banks, l’offerta fattagli dai russi, l’inchiesta britannica su Leave.EU e i suoi intrecci con la campagna Trump, si legga un resoconto chiave di Carole Cadwalladr, Why Britain Needs Its Own Mueller, «The New York Review of Books», 16 novembre 2018, https://www.nybooks.com/daily/2018/11/16/why-britain-needs-its-own-mueller/.
Arron Banks ha spiegato in più occasioni che l’Ukip doveva diventare qualcosa di identico al Movimento cinque stelle italiano (per esempio in questa intervista a Tom Peck dell’«Independent», 3 marzo 2017, https://www.independent.co.uk/news/uk/politics/aaron-banks-ukip-donor-exclusive-interview-douglas-carswell-unseat-paul-nuttall-leader-weak-a7610481.html).
Il 1° marzo 2017 Banks scrive a Mark Reckless: «Our next move will shake things up Mark, over a million people follow Leave.eu and we intend to take a leaf out of the Five Star Movement», https://twitter.com/Arron_banks/status/837036606557138944.
La lettera di Arron Banks a Paul Nuttall, in cui elenca alcuni dei contatti avvenuti con la Casaleggio Associati, è leggibile qui dall’account ufficiale di Leave.EU: https://twitter.com/LeaveEUOfficial/status/836202963345555459.
Sulla fondatrice del nuovo partito di Farage, Catherine Blaiklock, e sulle sue inclinazioni anti-migranti e di destra radicale, si vedano Alex Wickham e Mark Di Stefano, The Founder Of Nigel Farage’s New Brexit Party Has A History Of Anti-Muslim Comments, «Buzzfeed», 11 febbraio 2019, https://www.buzzfeed.com/alexwickham/blaiklock-farage-brexit-islam.
Liz Bilney ha confermato il suo contatto con la Casaleggio fin dal gennaio 2015 al reporter britannico Darren Loucaides.
Brittany Kaiser, ex dirigente di Cambridge Analytica, da semplice whistleblower è diventata poi oggetto di interesse dell’inchiesta di Robert Mueller, ricevendo una citazione a comparire (Carole Cadwalladr, Mueller questions Cambridge Analytica director Brittany Kaiser, «The Guardian», 17 febbraio 2019, https://www.theguardian.com/uk-news/2019/feb/17/brittany-kaiser-trump-russia-robert-mueller-cambridge-analytica). Kaiser non rispose a una mail della reporter che le domandava del suo incontro con Assange e di presunte donazioni di criptomonete a Wikileaks. Ma in un documentario di Netflix (The Great Hack, proiettato in anteprima al Sundance festival nel gennaio 2019), Kaiser dice: «Lei sa che incontrai Assange. E sa che ho donato soldi a Wikileaks in bitcoin». Kaiser precisò poi tramite il suo avvocato di aver ricevuto nel 2011 (prima di lavorare per Cambridge Analytica) un piccolo dono in bitcoin, e non sapendo cos’altro farci lo diede a Wikileaks, scrive il «Guardian», perché aveva beneficiato – negli anni – del materiale rilasciato da Wikileaks.
Lo scambio tra Arron Banks e Andy Wigmore
sulla vittoria del Movimento cinque stelle in Italia avviene il 4
marzo 2018, in serata, qui
(https://twitter.com/Arron_banks/status/970439574567768065) e
qui
(https://twitter.com/andywigmore/status/970433031822630915).
Sui legami tra Banks, «Breitbart» e la Brexit,
si legga Stephanie Kirch-
gaessner, Nick Hopkins, Revealed: Ukip
whistleblowers raised fears about Breitbart influence on
Brexit, «The Guardian», 30 ottobre 2017,
https://www.theguardian.com/politics/2017/oct/30/revealed-ukip-whistleblowers-raised-fears-about-breitbart-influence-on-brexit.
Su Robert Mercer e la Brexit si legga Carole Cadwalladr, Revealed: how US billionaire helped to back Brexit, «The Guardian», 26 febbraio 2017, https://www.theguardian.com/politics/2017/feb/26/us-billionaire-mercer-helped-back-brexit?CMP=share_btn_tw.
Il presunto finanziamento, su cui ha indagato la Commissione elettorale britannica, da «Breitbart» di Robert Mercer – il miliardario americano tra i grandi finanziatori di Donald Trump – sarebbe passato a Matthew Richardson, ex segretario generale dell’Ukip, ma anche avvocato di Mercer (Kirchgaessner, Hopkins, Revealed: Ukip whistleblowers raised fears about Breitbart influence on Brexit cit.).
Matthew Richardson è fotografato anche alle spalle di Nigel Farage nell’ascensore della Trump Tower, durante la visita del primo politico britannico (Farage, appunto) al neoeletto presidente Usa. Lo rileva Peter Jukes qui: https://twitter.com/peterjukes/status/924944225443119109.
Rob Cox su Bannon sorvegliato dai servizi italiani è qui: https://twitter.com/rob1cox/status/1005129247177039872.
«Politico» ha scritto di un incontro tra Bannon e Luigi Di Maio avvenuto il 22 settembre, in questi termini: «Secondo due persone che sono a conoscenza dei colloqui avvenuti – una persona che ha lavorato con Bannon, e un parlamentare M5S – Bannon e Di Maio si sono incontrati sabato e hanno avuto un “dialogo costruttivo”» (Silvia Borrelli, Steve Bannon: Italian experiment ‘will change global politics’, 23 settembre 2018, https://www.politico.eu/article/steve-bannon-italy-europe-the-movement-experiment-will-change-global-politics/).
«La Stampa» ha raccontato in esclusiva l’incontro di Davide Casaleggio all’ambasciata britannica con l’ambasciatrice Jill Morris: Jacopo Iacoboni, L’ambasciata britannica riceve Casaleggio. Il Movimento osservato speciale a Londra, 21 dicembre 2017, https://www.lastampa.it/2017/12/21/italia/lambasciata-britannica-riceve-casaleggio-il-movimento-osservato-speciale-a-londra-i7DJtiSrAHkCmLzaZgrIVI/pagina.html.
Il tweet in cui Jill Morris tagga anche Luigi Di Maio, Virginia Raggi e Chiara Appendino è qui: https://twitter.com/JillMorrisFCO/status/943425865521811456.
Le parole di Donald Trump su Giuseppe Conte e sulla totale condivisione della politica di Conte sui migranti sono qui: https://twitter.com/realDonaldTrump/status/1055531231495024642.
Su Trump e Conte «Brothers in Nativism», il commento molto severo dell’Editorial Board del «New York Times», 2 agosto 2018, https://www.nytimes.com/2018/08/02/opinion/editorials/trump-conte-italy-immigration.html.