35

«Che ha detto?» Ryan era ancora al PC. Dalle casse esplose un pezzo punk. O era heavy metal?

«Non è convinto. Gesù, puoi abbassare quella roba?»

«Che cosa vorresti ascoltare?»

«La musica va bene, solo, abbassa il volume di un fantastiliardo di decibel.»

«Seriamente, che cosa ti piace?»

«Dopo mi prendi in giro.»

«Non lo farò. A meno che tu non dica gli Abba. Dai, prendi un CD dei tuoi. Tu hai dei CD, vero?»

«Certo che ho dei CD.» Due degli Abba. Non lo confessai.

«Scegline uno.»

«Oh, per amor del cielo.»

Scorrendo i dischi sulla mensola con un dito, feci una selezione e la passai a Ryan.

«Sì! Un canadese!»

«Non lo sapevo.»

Sguardo di disapprovazione. «Non avremo i gelati al cioccolato Dove, ma in compenso abbiamo Neil Young.»

Infilò il CD nel computer.

Prima una chitarra acustica, poi la ben nota voce nasale da tenore.

Le sinapsi ripercorsero il viale dei ricordi: Pete con l'uniforme bianca da marine, in jeans che gioca a croquet con Katy nel cortile sul retro, coi pantaloni del pigiama a quadri di flanella che guarda la TV.

Quello era sempre stato il suo album preferito.

Da qualche parte su un'autostrada nel deserto...

Studiai l'immagine della copertina: la nera silhouette di uno spaventapasseri si stagliava contro un cielo al tramonto dai toni rosso e arancio.

O era un danzatore nativo con un costume sfrangiato?

Uno stregone?

Rieccoci da capo: di nuovo quello starnuto subliminale che non si decideva a venire.

Uno stregone? Pete?

Lei guida una Harley-Davidson...

Chiusi l'involucro e guardai il titolo. Harvest moon.

E finalmente eruppe a mo' di geyser nel mio proencefalo.

«Dio santo!»

La testa di Ryan si alzò di scatto. «Che?»

«C'era qualcosa che mi disturbava in Evans e ho appena capito cosa.»

Come prima, afferrai il telefono e composi il numero.

Come prima, Slidell rispose.

Feci un gesto in direzione del computer, Ryan abbassò la musica.

«Klapec vive nella contea di Onslow, giusto? Ad Half Moon?»

«E allora?»

«Mi è appena venuto in mente. Non capisco come ho fatto a non pensarci prima. Ci sono stata, da quelle parti, conosco la città, solo, non me la ricordavo. Ora, però, ricordo.»

Ero così eccitata che balbettavo.

Ryan mi esortò a inspirare profondamente, mimando l'operazione.

Feci un bel respiro. Ricominciai da capo.

«Quando hai interrogato Evans, al funerale di Rinaldi, ha definito Jimmy Klapec un "buzzurro di Half Moon". Lì per lì non ci ho badato, ma il mio subcosciente ha drizzato le orecchie.»

«Il tuo che?»

«Non era un nome detto a caso, tanto per citare un covo di buzzurri a titolo di esempio. Half Moon è proprio la città natale di Jimmy, sull'autostrada 258, a nord di Camp Lejeune e di Jacksonville. Se Evans non aveva mai incontrato il ragazzo, come poteva conoscere il suo luogo d'origine?»

«Pallista di merda.»

Per vari secondi restai ad ascoltare il respiro di Slidell. Poi produsse uno schiocco con la lingua.

«Il mandato non me lo concedono lo stesso.»

«Come lo sai?»

«Già tentato. Mi hanno smontato completamente. Il procuratore distrettuale sostiene che è tutto materiale indiziario, e poi c'è sempre la faccenda dell'alibi. Non l'ha detto esplicitamente, ma di sicuro pesa il fatto che il nostro uomo lavori per un personaggio politico. Se non gli portiamo prove schiaccianti, il procuratore non andrà a stuzzicare un vespaio.»

Slidell aveva ragione. La svista di Evans su Half Moon, la sua somiglianza con Rick Nielsen, il numero di Lingo negli appunti di Rinaldi: pura speculazione. Fino a quel momento non avevamo trovato niente che dimostrasse il movente o l'opportunità. E il sospettato aveva testimoni che confermavano la sua presenza altrove nelle date in questione, sia in settembre che in ottobre.

Riflettei per un momento.

«Avete fatto una ricerca sul veicolo di Evans?»

«Ho un controllo in corso. A proposito, Klapec è stato incriminato. Hanno trovato la pistola, il gestore del motel conferma la sua versione e una telecamera di sicurezza dimostra che si è registrato alla reception alle dodici e ventisette di stanotte. In più la confessione è coerente: sembra proprio che quel patetico bastardo dica la verità.»

Quando terminai la telefonata vidi che Ryan stava ancora navigando nel sito dei Cheap trick. Il volume si abbassò. Vedendo la mia faccia, allungò una mano a stringere la mia.

«Ti senti a terra?»

«Non faccio che rivedere Klapec senior in quella stanza. Prima ha perso suo figlio. Ora, probabilmente, ha ucciso un innocente.»

«Credi davvero che Evans sia il tuo uomo?»

Sollevando i palmi in segno di frustrazione, riepilogai le prove indiziarie di cui Slidell e io avevamo appena parlato. «E per di più ha un alibi.»

«Smontiamolo.»

«Secondo il tizio che l'ha trovato, il corpo di Klapec è stato lasciato in riva al lago la mattina del 6 ottobre. Evans era a Greensboro.»

«Dimentichiamo per un momento questa possibilità. Tu hai detto che il ragazzo avrebbe potuto essere stato ucciso prima e poi messo in un congelatore.»

«Sì.»

«Per quanto tempo?»

«Non lo so.» Una frase che ripetevo spesso, ultimamente. «Ma Klapec è stato visto vivo l'ultima volta il 29 settembre.»

«Da chi?»

«Vince Gunther.»

«L'altro sparviero.»

Annuii.

«Gunther è credibile?»

«Rinaldi, apparentemente, riteneva di sì. Le sue annotazioni suggeriscono che volesse dare cinquecento dollari al ragazzo in cambio di informazioni sull'assassino di Klapec.»

«Slidell che impressione ha avuto?»

«Non abbiamo mai interrogato Gunther di persona.»

«Giusto. Si è dato alla macchia. Ancora niente sui suoi spostamenti?»

Scossi il capo. «Però abbiamo interrogato la sua ex ragazza, April Pinder. La versione della Pinder ha confermato i nostri sospetti circa una lite della vittima con il fantomatico sosia di Rick Nielsen o Rick Nelson, in seguito alla quale Klapec è scomparso. E ha confermato che Jimmy è stato visto vivo l'ultima volta il 29 settembre.»

«E questa tizia è attendibile?»

Feci un gesto con la mano che significava: «Forse sì, forse no».

«Pensi che potrebbe voler coprire Gunther?»

«Ne dubito, è incazzata nera: lui l'ha mollata dopo essersi fatto pagare la cauzione.»

Dall'espressione degli occhi, vidi che il suo cervello era al lavoro.

«In che modo, esattamente, la versione della Pinder convalida quella di Gunther?»

Riferii l'aneddoto raccontato da April, su Vince che guardava la TV la sera in cui era uscito di prigione. Come Gunther le avesse detto di aver visto Klapec e Rick Nelson/Nielsen litigare quel giorno.

«Ed Evans era fuori città anche quella volta?»

«Impegnato in un tour preelettorale attraverso lo Stato.»

«È certo delle date?»

«Certissimo.»

«E la Pinder?»

«Sembrava sicura, chi può dirlo? Non è proprio una cima.»

«Ma, perbaccolina, abbiamo qui uno strumento per verificarlo.»

«Davvero?» Sorvolai sull'esclamazione da bimbetta di prima elementare.

Schiacciò alcuni tasti, guardò lo schermo. Digitò ancora.

«Che mi venga un colpo.» Indicò una riga di testo bianco in un rettangolo nero. «Questa ti piacerà.»

Il box elencava tutte le apparizioni dei Cheap trick - dal vivo, in televisione, alla radio - e forniva link a interviste vecchie e recenti.

Lessi la riga indicata da Ryan.

Mi ci volle un attimo per assimilarne le implicazioni.

Quando ci arrivai, inspirai a fondo.

«I Cheap trick sono andati in onda sul canale HBO il 27 e 28 settembre in uno special in due parti che ospitava rocker degli anni Settanta e Ottanta» disse Ryan.

«Perciò la Pinder dev'essersi sbagliata. La band non è apparsa in televisione il 29.» Pensavo ad alta voce. «Il 28, Gunther era in prigione: non può essere andato a casa sua. Non resta che il 27, il giorno prima che Vince finisse al fresco.»

«Evans ce l'ha un alibi per il 27?» domandò Ryan.

«Santa madre di Dio.»

Ero così esaltata che dovetti fare il numero di Slidell due volte. Niente di grave, c'era la segreteria e gli lasciai un messaggio: «Lo abbiamo in pugno. Klapec è stato visto vivo l'ultima volta il 27 settembre, non il 29. Controlla gli spostamenti di Evans in quella data. Chiamami».

Chiusi la comunicazione.

«Bravo» dissi, dando il cinque a Ryan.

Fece un sorriso vasto come il Rio Grande.

I secondi si trascinarono. Le ore. I secoli.

Mi rosicchiai le pellicine del pollice. Mi alzai e camminai avanti e indietro. Mi risedetti. Rosicchiai ancora un po'.

Il telefono non suonava. «Dove diavolo è?»

Ryan si strinse nelle spalle, mangiò una manciata di popcorn e continuò a navigare.

«Non far cadere i chicchi tra un tasto e l'altro.»

«Signorsì.»

«E non ungermi la tastiera.»

Guardai l'orologio. Erano passati venti minuti da che avevo lasciato il messaggio.

«Forse dovrei faxare la pagina a Slidell. Puoi stamparla?»

Inutile, ma almeno era una cosa da fare.

Tornando al sito della band, Ryan fece una copia cartacea e me la consegnò. Guardando la pagina, mi vennero in mente le annotazioni di Rinaldi. Qualcos'altro da fare.

Recuperai i fogli dalla ventiquattrore e tornai nel mio studio.

«Guarda qua» dissi. «Adesso tutto torna.»

Ryan si lasciò cadere accanto a me sul divano.

 

JK. 29/9 VVUV con RN sec. VG. RN-BFL. CTK. TV.

6/10-8/10? CFT. 22. 500.

 

«Secondo quanto dichiarato da Vince Gunther, Jimmy Klapec è stato visto vivo l'ultima volta con Rick Nielsen il 29 settembre. Rick Nielsen con i brufoli. Gunther ha notato la somiglianza vedendo i Cheap trick alla TV. Sei e 8 ottobre sono le date in cui il corpo di Klapec è stato avvistato e recuperato. Rinaldi avrebbe incontrato Gunther al CFT, Cabo Fish Taco, alle dieci, con cinquecento dollari in tasca.»

In silenzio, leggemmo anche l'ultimo appunto codificato.

 

RN = ABL = GYE. Greensboro. 6/10. 555-7038. CTK-TV-27/9. VG, adescamento 28/9-29/9.

GYE 27/9?

 

«Rick Nielsen uguale assistente di Boyce Lingo, uguale Glenn Yardley Evans. Rinaldi ha chiamato l'ufficio di Lingo, ed Evans gli ha detto che lui e il suo boss erano a Greensboro il 6 ottobre, quando è stato avvistato il corpo di Klapec.

«Eddie deve aver capito che qualcosa non andava nelle date di settembre: i Cheap trick sono apparsi in TV il 27 e il 28, ma il 28 Vince Gunther era in prigione per adescamento, perciò era ovvio che non potesse avere visto Nielsen e, per estensione, Klapec, quel giorno.

«Dunque, April Pinder ha fatto confusione con la data. Il loro piccolo pizza party non è avvenuto dopo che lei aveva fatto uscire Vince, bensì prima che il ragazzo finisse in galera.»

«In un giorno per il quale Evans potrebbe non avere un alibi.»

«Gesù, Ryan. In qualche modo, Rinaldi aveva scoperto tutto. E Glenn Evans aveva capito che sapeva.»

Stringevo così forte i pugni che le unghie mi scavavano mezzelune nei palmi.

«Evans l'ha ucciso.»

Il telefono suonò.

Mi ci gettai sopra.

Slidell sembrava elettrizzato quanto me. «Evans era a Charlotte il 27.»

Feci per parlare. Mi interruppe.

«Guida una Chevy Tahoe bianca.»

«Oh, merda.»

«Alla fine il giudice ha emesso il mandato. Ci muoviamo.»

«Voglio esserci.»

«Come mai avevo il sospetto che me lo avresti detto?»

Attesi.

«Solo tu.»

«Quando?»

«Adesso.»