1
Che importa il sen tuo magro, oggetto del mio amore,
|| se il petto è piatto, più vicino è il cuore, || come merlo lo
vedo in gabbia imprigionato, || l’amor tra l’ossa tue sognar
appollaiato.
2
Ruth, una moabita, andò a coricarsi ai piedi di
Booz, il seno ignudo, confidando in chissà quale raggio ignoto
quando arrivasse la luce improvvisa del risveglio.