PROCESSO



Si intenda con questa parola quello che Adorno-Horkheimer chiamavano Aufklàrung, che Nietzsche chiamava Nihilismus, che Heidegger chiamava Nihilismus e Metaphysik, che Marx chiamava Kapitalismus, che Monsieur Homais chiamava progrès, che Guénon chiamava : règne de la quantité, che Freud chiamava Unbehagen der Kultur, che Spengler (e anche Wittgenstein) chiamava Zivilisation. E si tratta anche del lento movimento dell. absolutes Wissen descritto da Hegel («perché il sé deve penetrare e digerire tutta quanta la ricchezza della sua sostanza»). Ciò significa ritagliare all'interno della storia globale una figura della storia occidentale, all'interno della quale si svolge una sequenza di fatti e trasformazioni, in condizioni di laboratorio. Non si sa bene da che cosa prenda origine la sequenza, non si sa bene su che cosa sbocchi. Vi è invece un notevole accordo, pur dietro termini e valutazioni ogni volta diversi, sui vari passaggi che avvengono all'interno della sequenza, in una reazione a catena. Passaggi constatabili in ogni zona. Chopin e la merchant bank. Ciò che ancora rimane da concepire: un processo che ha una sua indubitabile direzione, e questa direzione ha un segno, ma quel segno non è un più o un meno, come vorrebbero rispettivamente Condorcet e Joseph de Maistre, bensì un segno simile a un animale dei bronzi Shang, che comprende in sé molti altri animali, fra i quali si riconoscono anche il più di Condorcet e il meno di Joseph de Maistre, ora però agganciati, intrecciati, concresciuti a molti altri segni di non ovvia lettura. Ed è questo segno composito che ci sfida alla decifrazione, discordante da quella di ciascuna delle sue parti. Qual è la prima negazione del tutto? Una negazione che non nega un particolare, ma un carattere del tutto: nega l'interdipendenza del tutto. Da questo passo discendono i successivi: una volta negata l'interdipendenza del tutto, il mondo rimane diviso in aggregazioni più o meno vaste, più o meno stabili, dalle quali occasionalmente singoli elementi si svincolano per diventare autonomi. Questo processo del diventare autonomi degli elementi, del sottrarsi all'autorità e alla incombenza del contesto questo è il processo che per alcuni decenni fu chiamato «nichilismo». Come in un progressivo sprigionarsi di sostanze isolate da un composto che le includeva tutte. E, una volta sprigionati, quegli elementi agiscono anche sul composto. Agiscono innanzitutto in un senso: contribuiscono a corroderlo ulteriormente.