MARIE

Mia madre me lo ripete tutti i giorni: stai sprecando la tua giovinezza. Dopo la maturità ha insistito perché seguissi i corsi preparatori per la Business School: «Ti farà rimettere i piedi per terra». Adesso, quando lei mi parla, la sua voce si sovrappone a quella del professore di contabilità generale. Stai sprecando la tua giovinezza (= dissipi il capitale di intelligenza e bellezza di cui disponi). Cosa credi di ricavare da tutto questo (= quale sarà il ritorno sugli investimenti di questa operazione)? Cos’è che cerchi alla fin fine (= come s’iscrive questa storia nella strategia a lungo termine della tua impresa)?

La mia impresa registra solo perdite (il mio tempo, la mia giovinezza, la testa, la ragione, il buonsenso e, ovviamente, la mia virtù). A ogni fine esercizio il bilancio si fa più pesante. Come se si dovesse predisporre un accantonamento per deprezzamento dei beni. Altri 365 giorni e stai ancora con H.? Ti rendi conto che quando avrai ventisette anni lui ne avrà cinquantanove? E così via: 37/69, 47/79, 57/89… Forse tutto si riduce a una pura questione di numeri?