MARIE

Quante persone ho in me? Avverti anche tu questa sensazione di sbriciolamento? Di tanti «io» scombinati che si spiano l’un l’altro senza capirsi? Un io che parla e uno che scrive, un io che ama e uno che ragiona, un io che si entusiasma e uno che dubita. C’è in me qualcuno che agisce e qualcuno che si guarda agire. Il secondo dice al primo: «Perché hai fatto questo? Perché l’hai fatto?».

Questa domanda me la pongo costantemente riguardo alla nostra storia, senza trovare una risposta. Non significa che rimpianga il passato. E neppure che il passato non mi ossessioni. È come se nuotassi controcorrente, ricondotta di continuo verso il passato. Cerco di guardarlo in faccia, ma mi ipnotizza. Vorrei scoprirvi qualcosa, ma che cosa non so. La nascita del sentimento amoroso? La necessità misteriosa che ci getta gli uni verso gli altri? Osservando con la lente d’ingrandimento questo frammento di amore folle, che è al di fuori di ogni logica e di ogni ragione, vorrei isolare questa forza. La forza di attrazione. Cosa succede dentro di noi quando ci attacchiamo a un essere al quale non avremmo mai dovuto avvicinarci?