BASSANIO -
No, sul mio onore, no, sulla mia anima,
signora, no, nessuna donna l’ebbe,
ma un cortese dottore della legge,
che ricusò ben tremila ducati
che gli furono offerti a suo compenso,
e mi chiese l’anello
come se mi chiedesse l’elemosina.
Ho fatto tutto in prima per negarglielo;
ma quando vidi con gran dispiacere
che se n’andava tutto contrariato
- ed aveva salvato, attenta bene,
la vita del più caro amico mio -,
che dirti, dolce signora? Ho sentito
che dovevo mandargli quell’anello
per qualcuno che gli corresse dietro,
assalito com’ero tutto insieme
e da vergogna e da riconoscenza.
Di tanta ingratitudine il mio onore
non avrebbe sofferto di macchiarsi.
Perdonami, perciò, dolce signora;
per queste benedette faci della notte,
ti giuro che se fossi stata tu
lì presente, m’avresti domandato
tu stessa di ridarti quell’anello
per darlo tu a quel degno dottore.