PORZIA -
Ebbene, allora avanti;
io son rinchiusa dentro uno dei tre.
Se voi mi amate, voi mi troverete.
Nerissa e l’altre, statevi da parte;
e suoni anche la musica
mentr’ei procede a fare la sua scelta;
se perde, la sua fine sar� simile
alla fine del cigno, che si spegne
pian piano nella musica;
e a far più vera la similitudine,
i miei occhi saranno il suo ruscello
ed il suo liquido letto di morte.(76)
Ma può vincere; e allora questa musica
che potr� essere? Sar� la musica
della fanfara reale che suona
al momento che i sudditi fedeli
s’inchinano davanti ad un monarca
testé incoronato; e sar� simile
ai dolci suoni che all’alzar del giorno
s’insinuano nelle sognanti orecchie
del fidanzato, e lo chiamano a nozze.(77)
Ecco, ora s’avvia, non men prestante
nel portamento, ma assai più amorevole
d’Alcide giovinetto, quando questi
mosse i suoi passi a liberar dall’orca
la vergine che la tremante Troia
aveva offerto in sacrifizio al mostro.(78)
Io son la vittima sacrificale;
e l’altre donne che son l� in disparte
son le Dardanie mogli,
venute qui con lacrimose facce
a veder l’esito di quell’impresa.
Va’, Ercole! E vivi, per ch’io viva!
Io seguo ansiosa questo tuo cimento
con più trepidazione
che non tu nell’accingerti alla prova.
(Mentre Bassanio s’avvicina ad esaminare gli scrigni,
è intonata da Porzia una canzone)