Torino, 25 luglio

Eri convinta di non essere abbastanza. Abbastanza intelligente, abbastanza interessante, abbastanza bella... E se non ami prima te stessa, piccola, non puoi amare nessuno e, nessuno, potrà mai amarti davvero. A parte me, che ti amo anche quando non ti ami, che credo in te anche quando non lo fai tu per prima. Però, ecco, non permettere mai a nessuno di mettere in dubbio quello che hai dentro, tu sei molto di più di una definizione! Tu sei i tuoi sogni. Tu sei la tua luce. E io sono qui, per tutte le volte che non riuscirai a sorridere. Per tutte le volte che non riuscirai a dormire. Per tutte le volte che avrai bisogno di perderti, e poi di ritrovarti. E poi di perderti ancora, in un abbraccio lunghissimo. In un abbraccio infinito. In cui non perderti più.

Piccola Lucia, ho appena finito di preparare le valigie e lo zaino. Domani si parte, domani torno! Non sto nella pelle. Di questi quattro anni di scuola militare, tre sono volati, i primi. Poi ho conosciuto te, amore mio, e niente è stato più uguale a prima. L’ultimo anno qui a Torino è stato il più lungo della mia vita. Non ho fatto che pensarti. Giorno e notte. I miei amici di corso mi prendono in giro, dicono che da quando ti conosco non sono più io. E in effetti hanno ragione. Non sono più lo stesso, adesso ci sei tu dentro di me. Non vedo l’ora di accarezzare la tua pelle meravigliosa e di coccolarti. Non vedo l’ora di farti il solletico, di rincorrerti mentre scappi fingendo di avere paura. Non vedo l’ora di prenderti in giro mentre fai la seria e cerchi di darti un tono. Non vedo l’ora di mettermi al tuo fianco per il resto della vita. Non vedo l’ora di portarti via e regalarti tutto il mio mondo. E poi non vedo l’ora di sposarti e vederti felice.

Ti amo alla follia.