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Il Musso & Frank Grill era sopravvissuto più a lungo di tutti gli altri locali di Hollywood e le sue due sale dai soffitti alti erano ancora affollatissime a pranzo e a cena. Possedeva un’immutabile eleganza vecchio stile sia negli arredi, sia nel menu. I camerieri erano quasi tutti anziani, i Martini erano freddissimi e serviti insieme a una piccola caraffa in ghiaccio che conteneva una seconda dose e il pane fatto con lievito madre era il migliore a sud di San Francisco.
Ballard era già seduta in un séparé a semicerchio nella cosiddetta “sala nuova”, che aveva solo settantaquattro anni, mentre la “sala vecchia” ne aveva cento. Davanti a lei c’erano vari documenti sparsi sul tavolo e l’immagine fece pensare Bosch a quando lui aveva riesaminato i fascicoli del caso Montgomery. Andò a sedersi alla sua sinistra.
«Ciao.»
«Oh, ciao. Aspetta, tolgo di mezzo un po’ di roba.»
«No, tranquilla. È un buon sistema dividere i vari documenti di un caso, per capire meglio cos’hai in mano.»
«Lo so e mi piace, ma dobbiamo anche mangiare.»
Impilò i documenti in fasci incrociati, in modo da tenerli divisi, poi posò la pila sulla panca accanto a sé.
«Pensavo volessi parlarmi di questo nuovo caso» disse Bosch.
«Certo. Ma prima mangiamo. E voglio anche sapere che cosa ti tiene così occupato.»
«Forse ora sarò libero. Mi sa che mi sono fatto scoprire.»
«Cosa? In che senso?»
«C’è un avvocato di Bunker Hill, che secondo me potrebbe aver ordinato l’omicidio di Montgomery. Il suo alibi è troppo perfetto, e ci sono un altro paio di cose che non quadrano. Così ho finto di essere un cliente e sono andato nel suo studio, ma stamattina il suo capo ha scoperto il trucco. Quindi ora quella strada è chiusa.»
«Cosa pensi di fare?»
«Non lo so ancora. Ma il fatto stesso che si siano dati la pena di controllarmi mi fa pensare di essere sulla strada giusta. Devo farmi venire in mente un altro sistema.»
Arrivò un cameriere in giacca rossa senza maniche. Posò sul tavolo piatti con pane e burro e chiese se volevano ordinare. Bosch non aveva bisogno del menu, e Ballard ne aveva già uno davanti.
«Vorrei che fosse domani» disse Bosch.
«Perché?» chiese Ballard.
«Il giovedì è il giorno del pasticcio di pollo in casseruola.»
«Ooh.»
«Prendo le sand dab e un tè freddo.»
Il cameriere guardò Ballard.
«È buono il piatto che prendi tu?» chiese lei a Bosch.
«No, per questo l’ho ordinato.»
Ballard rise e ordinò la stessa cosa.
«Che cosa sono le sand dab?» chiese, quando il cameriere si fu allontanato.
«Davvero non lo sai? Sono dei pesciolini, della famiglia della platessa. Qui li servono impanati e fritti, con una spruzzata di limone. Ti piaceranno, vedrai.»
«Tornando al tuo caso, qual è il movente dell’avvocato?»
«Orgoglio. Montgomery l’ha messo in forte imbarazzo in pubblico, lo ha bandito dalla sua aula per incompetenza. Il “Times” ha amplificato la storia. Poi lui ha fatto causa al giudice per diffamazione, l’ha persa e così è tornato sui giornali con un altro colpo alla sua reputazione. Si chiama Manley, e da allora lo hanno soprannominato UnManley.»
«Cioè poco virile. E con tutto questo è rimasto in quello studio di Bunker Hill?»
«Sì. Non lo hanno mandato via. Deve essere parente di qualcuno, tipo il genero di Michaelson, o qualcosa di simile. Lo hanno messo in un ufficio in fondo a un corridoio, dove i pezzi grossi possono tenerlo d’occhio.»
«Aspetta un attimo, chi è Michaelson?»
«È il cofondatore dello studio: Michaelson & Mitchell. È stato lui a scoprire che sto lavorando al caso Montgomery.»
«Merda!»
«Già. Ho visto una mail in cui avvisava Manley del mio gioco.»
«Non mi riferivo al tuo caso, ma al mio.»
Rimise sul tavolo la pila di documenti incrociati e li sfogliò fino a trovare quello che cercava. Lo diede a Bosch. Era una mozione legale con un timbro con la data del tribunale. Lui non capì subito il nesso e lei indicò l’intestazione: Michaelson & Mitchell.
«Che cos’è?»
«È il mio caso» rispose Ballard. «Il tizio morto nell’incendio della sua tenda. Il coroner lo ha identificato e si è scoperto che è l’erede di una piccola fortuna. Ma era un senzatetto alcolizzato e probabilmente non lo sapeva. L’anno scorso il fratello ha tentato di cacciarlo dalla famiglia, e quindi dai soldi, per il fatto che era scomparso da cinque anni. Per ottenere questo risultato, si è rivolto allo studio Michaelson & Mitchell.»
Bosch lesse la prima pagina del documento. «Sta a San Diego» disse. «Come mai ha preso uno studio legale a Los Angeles?»
«Non lo so. Forse hanno una succursale anche lì. Ma il punto è che nel fascicolo che ho ricevuto da Olivas il nome di Michaelson compare dappertutto.»
«Il fratello ha ottenuto ciò che voleva?»
«No, è proprio quello il punto. Non ha vinto, e un anno dopo il fratello scomparso muore nell’incendio della sua tenda da campeggio, provocato da una stufa a kerosene manomessa.»
In una decina di minuti, Ballard gli spiegò il caso di Edison Banks junior. Bosch non credeva nelle coincidenze, ma sapeva che esistevano. Ed ecco che due detective che lavoravano a due casi diversi si trovavano nel corso delle indagini ad avere a che fare con lo stesso studio legale. Se questa non era una coincidenza, Bosch non avrebbe saputo come altro definirla.
Quando Ballard terminò il riassunto, le chiese: «La donna che ha comprato la bottiglia di vodka non è stata identificata?».
«Finora no. La sua auto aveva una targa rubata e il bancomat che ha usato era contraffatto, aveva i dati di un tizio di Vegas.»
«E non ci sono foto.»
«Niente di molto chiaro. Sul computer ho il video del negozio. Vuoi vederlo?»
«Sì.»
Ballard prese il laptop dallo zainetto e lo aprì sul tavolo. Fece partire il video e voltò lo schermo verso di lui. Bosch vide la donna che parcheggiava, entrava, usava il bancomat, comprava la vodka e usciva. Sullo stipite della porta del negozio c’era una scala graduata per misurare l’altezza. Con i tacchi, la donna misurava poco meno di uno e ottanta.
L’altezza era un tratto distintivo, ma il suo viso non compariva mai in modo chiaro nel video. Bosch osservò il suo modo di muoversi e di camminare. Anche se indossava un travestimento, come una parrucca o dei cuscinetti per aumentare i fianchi, il modo di camminare di una persona di solito era sempre lo stesso. La donna aveva un passo corto, forse a causa dei tacchi alti e dei pantaloni in pelle aderentissimi, ma c’era dell’altro.
Bosch spostò il cursore e tornò indietro fino al momento in cui la donna scendeva dalla Mercedes ed entrava nel negozio di liquori, camminando verso la telecamera.
«Ha un’intrarotazione» disse. «Al piede sinistro.»
«Cosa?»
Bosch tornò indietro di nuovo, girò il monitor verso Ballard e cliccò per far ripartire il video.
«Osserva come cammina» disse. «La gamba sinistra gira un po’ in dentro. Lo vedi dalla punta della scarpa verso l’interno.»
«E allora?»
«I medici la chiamano “deambulazione in intrarotazione”. Mia figlia l’aveva da piccola ma si è corretta da sola, una cosa che non succede sempre. Questa donna ce l’ha solo a sinistra. La vedi?»
«Sì, è molto leggera. Ma a cosa ci serve? Forse faceva finta, per confondere gli investigatori attenti come te.»
«Non credo.»
Bosch aprì la borsa e tirò fuori il suo laptop. Mentre si accendeva, il cameriere portò il suo tè. Ballard aveva deciso di bere acqua.
«Guarda questo» disse Bosch.
Fece partire il video di sorveglianza di Grand Park. «È quando è stato ucciso il giudice Montgomery. Quello è lui che scende i gradini, diretto in tribunale. Osserva la donna che cammina davanti a lui. Si chiama Laurie Lee Wells.»
Osservarono in silenzio. La donna indossava camicetta bianca e pantaloni marroni, era bionda e snella e aveva un paio di sandali o scarpe senza tacco.
Bosch riprese la narrazione. «Spariscono tutti e due dietro la struttura che ospita gli ascensori del parcheggio sotterraneo. Lei prima, lui dopo. Lei riemerge dall’altro lato, lui no, perché ha ricevuto tre pugnalate. La donna continua a camminare verso il tribunale.»
«E ha un’intrarotazione sul lato sinistro.»
Lo si vedeva chiaramente quando Laurie Wells si voltava, dirigendosi verso il tribunale e la telecamera.
«Una bionda, l’altra bruna» disse Ballard. «Secondo te è la stessa donna?»
«Io dico di sì. Cammina nello stesso modo in tutti e due i video.»
«Quindi, cos’abbiamo?»
«Abbiamo due casi diversi collegati dallo stesso studio legale. In uno c’è un avvocato dello studio che aveva motivi di rancore verso il giudice Montgomery. In un altro c’è un fratello che vuole togliere di mezzo Edison Banks, almeno da un punto di vista legale. Inoltre, questo stesso studio ha rappresentato un noto mafioso di Las Vegas, la città in cui sono stati rubati i dati del bancomat usato dalla donna.»
«Chi?»
«Un certo Dominick Butino, detto Batman, ma non nel senso del supereroe. E ricorda che Clayton Manley, l’avvocato che Montgomery aveva sbattuto fuori dalla sua aula, lavora ancora in quello studio. Lo hanno messo in un posto isolato dove possono tenerlo d’occhio, ma cosa si fa di solito, quando un avvocato fa un casino del genere e danneggia l’immagine dello studio?»
«Lo si licenzia.»
«Esatto. Invece loro non l’hanno fatto.»
«Perché?»
«Perché Manley sa qualcosa. Qualcosa che potrebbe far crollare tutto lo studio legale.»
«Quello che stai dicendo è che tutti e due gli omicidi sono stati organizzati dallo studio. Manley è coinvolto e per questo non possono mollarlo.»
«Non ne abbiamo le prove, ma sì, è proprio quello che penso.»
«Una donna killer che devono aver conosciuto o contattato attraverso i loro clienti nel crimine organizzato.»
Il cameriere portò le sand dab e tutti e due tacquero finché non si fu allontanato.
«I detective originali del caso Montgomery non hanno rintracciato quella donna?» chiese Ballard. «Mi sembrava che avesse un badge da giurata.»
«Infatti. Sono andati a parlarle nella sala della giuria ma lei ha detto di non aver visto nulla.»
«E le hanno creduto sulla parola?»
«Ha detto che aveva gli auricolari e stava ascoltando musica. Non si è accorta che alle sue spalle qualcuno aveva aggredito il giudice. Loro le hanno creduto e hanno lasciato cadere quella pista.»
«Tuttavia, non avrebbe dovuto avere del sangue addosso? Hai detto che il giudice ha ricevuto tre pugnalate e lei indossava una camicetta bianca.»
«In teoria hai ragione, ma si tratta di un lavoro da professionisti. Il giudice è stato pugnalato sotto il braccio destro, e le tre ferite sono concentrate in uno spazio grande come una moneta da mezzo dollaro. La lama ha reciso l’arteria ascellare, una delle tre principali del corpo umano. È un punto perfetto perché lo spruzzo di sangue resta contenuto sotto il braccio. L’assassina si allontana e la vittima muore dissanguata.»
«Come mai sai tante cose al riguardo?»
Bosch scrollò le spalle. «Ho ricevuto un addestramento specifico nell’esercito.»
«Mi conviene chiedere perché?»
«No.»
«Quindi cosa si fa con questa donna killer?»
«Prima di tutto bisogna trovarla.»