Capitolo undici
«Sai dove ti trovi, Mia?».
Lei scosse il capo. “No”.
«Più forte, per favore. Sai cosa potrebbe accaderti qui?»
«No».
Una mano si abbatté sul tavolo davanti a lei, facendola sobbalzare. «Non mentirmi, Mia. Pensa bene alle tue risposte. Riesci a immaginare le cose che potrebbero accaderti qui? Sono sicuro che non ti piace pensarci, ma so anche che puoi farlo. Giusto?».
Dopo un’oretta passata nella sua cella, l’avevano riportata nella stanza più grande. Sulla parete sul fondo avevano appeso un lenzuolo a mo’ di striscione. Sopra avevano disegnato una specie di simbolo, un grande cerchio nero con una A all’interno, quasi come quello degli anarchici, ma con una D e una M più piccole sotto la A. Davanti avevano sistemato un tavolo con una sedia per lato.
L’uomo con la Bauta era in piedi nell’ombra a riprendere tutto.
«Sì», disse con voce flebile.
«Fammi un elenco».
«Potreste… farmi del male».
«Continua».
«Uccidermi. Picchiarmi». Una pausa. «Violentarmi».
«E se ti facessimo una di queste cose, tu cosa potresti farci?».
“Niente”.
L’aveva detto a voce alta o l’aveva solo pensato? Ma l’uomo di fronte a lei, con la maschera da Arlecchino, ripeté quella parola, quindi doveva averlo detto.
«Niente. Proprio così. Non puoi farci niente. Ma ho una buona notizia per te, Mia. La vuoi sapere?».
Annuì di nuovo. Poi, ricordandosi le istruzioni, aggiunse: «Sì».
«La buona notizia è che non ti capiterà niente di tutto ciò, se le nostre richieste verranno soddisfatte. Capito?»
«Sì».
«Adesso alzati e spogliati».
La ragazza esitò, ma solo per un momento. Mentre si toglieva i vestiti che aveva indossato al locale, l’uomo prese un paio di forbici e li ridusse a brandelli uno dopo l’altro. Quando lei rimase con la sola biancheria intima, lui appoggiò qualcos’altro sul tavolo. Mia abbassò lo sguardo e vide una salopette e un rotolo di nastro adesivo grigio. Sollevata, fece per prendere la salopette, ma l’uomo ci mise sopra una mano per impedirglielo.
«Ah-ah. Qui, Mia, devi guadagnarti il diritto di mettere dei vestiti». Prese il nastro adesivo. «Il che significa che prima dovrai aiutarci a girare un piccolo filmato».