DARE UN SENSO AL LAVORO
Prestate attenzione ai vostri pensieri,
sono l’inizio delle vostre azioni.
BUDDHA
Per cosa lavoriamo davvero? Solo per il successo e i guadagni? Lo facciamo per poter dire, a un certo punto, «la mia casa, la mia macchina, il mio yacht»?
I Ching, il grande libro cinese dei mutamenti, interpreta in maniera molto diversa lo scopo del nostro lavoro, come impegno per gli altri e per il loro benessere. Invece di concentrarci su noi stessi e sul nostro tornaconto, dovremmo dare un senso e un significato al nostro lavoro. Se la nostra attività professionale resta fine a se stessa, mirata solo a garantirci una vita comoda, secondo I Ching «manca di ragionevolezza», è priva di valore e di un orientamento significativo. Il libro cinese dei mutamenti ci spinge dunque a interrogarci sul nostro lavoro: in che misura mi realizza? Contribuisce a garantire il sostentamento mio e della mia famiglia; ma è utile anche ad altri? Aiuto le persone con le mie azioni, mi prendo cura di loro? Posso dare una mano allo sviluppo e al miglioramento della società, dell’ambiente?
Se ci poniamo queste domande, potremmo ottenere delle risposte positive. In tal caso, quello che facciamo per vivere ci apparirà sensato e soddisfacente. Altrimenti, riflettendoci un po’, è certamente possibile mettere in atto qualche cambiamento per rendere il nostro lavoro più significativo ai nostri occhi.