LASCIAR ANDARE NON SIGNIFICA RINUNCIARE
Tutte le cose cambiano,
quindi non restare attaccato a nulla.
LAO TSE
Molte persone credono che i precetti dell’accettare e del lasciar andare portino a un atteggiamento passivo. Temono di indebolire la loro motivazione, di cambiare in negativo aspetti importanti del proprio carattere, di essere meno volitivi e non più in grado di far fronte alle esigenze di tutti i giorni. Se accettano le cose come sono, pensano, potrebbero perdere la grinta sul lavoro o finire per accontentarsi, sia a livello professionale sia nel privato.
Tuttavia, l’invito a lasciar andare si basa sulla consapevolezza che, favorendo la chiarezza dello spirito, possiamo comprendere meglio la realtà e operare con maggiore convinzione. Se coltiviamo la calma interiore, eviteremo di reagire agli eventi in maniera impulsiva, spinti dalle nostre emozioni o dalla concitazione del momento.
La serenità consapevole, che deve sempre accompagnarsi a una grande determinazione, è spiegata nelle parole del saggio monaco Shantideva, vissuto all’inizio dell’VIII secolo, che insegnò nell’università buddista di Nalanda, in India.
Se i tuoi problemi hanno una soluzione,
perché preoccuparti?
E se non esiste soluzione,
a cosa serve preoccuparsi?