Seduta del 30 aprile 1896
Il paziente mi sottopone con entusiasmo la stampa di un dipinto del Mantegna, conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Fingo di cadere dalle nuvole e chiedo se per caso sia san Giuliano. Esplode in una risata divertita, che mai gli ho visto fare: «Ma no! Quale san Giuliano? Lei non sa davvero nulla di santi, io sono un esperto intenditore: questo è san Sebastiano, trafitto dai dardi, legato fra le colonne di un tempio romano, sotto l’imperatore Diocleziano». Incasso il colpo. Poi va avanti: Kristof sostiene di aver visitato il museo pochi giorni prima che si presentasse per la prima volta il sogno, ed è certo che l’immagine del quadro abbia influenzato quei vetri conficcati nel suo corpo mentre vaga fra le colonne della chiesa. Gli domando se la forma delle colonne dipinte dal Mantegna richiami anch’essa le colonne della nostra cattedrale.
«Assolutamente no» mi risponde subito convinto. E aggiunge: «La mia comunque non è una cattedrale, è una basilica».
«Vuole spiegarmi dove sta la differenza?»
«Non ne ho idea, ma io sto in una basilica, ne sono certo.»
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