LE STREGHE DI HALLOWEEN
Il panettone a colazione quando l’albero di Natale artificiale è stato ormai spogliato, smontato, inscatolato e dimenticato in cantina. Il fondo di spumante delle bottiglie da brindisi quando l’eco dei “dieci-nove-otto-sette…” non ha più la forza di raggiungere notti che non sanciscono l’inizio di niente. I coriandoli sotto le suole delle Converse quando le uova di cioccolato sono già state deposte al supermercato. In altre parole, ogni festa ha i suoi strascichi, e poteva Halloween essere da meno? Ma se state pensando a una classica storia dolcetto+scherzetto+trucco-sbavato siete fuori strada. Halloween è pur sempre la notte delle streghe, no?
Per questo nuovo episodio è necessario un riassunto dei precedenti. Previously on Il mio paio d’occhi: c’era una volta quella studentessa della sezione D del Galilei soprannominata Signorina Wannabe. Era settembre, e Signorina Wannabe postava un selfie dove, maglia cipria e labbrucci all’infuori, mostrava con orgoglio l’ultimo modello di borsa firmata, regalo di compleanno degli amati genitori (THE BEST MOMMY AND DADDY IN THE WORLD!!! <3 <3 <3). Nessuno avrà dimenticato come, giorni dopo, la studentessa della sezione B che all’epoca abbiamo qui soprannominato Signorina Io-Sono-Già-Quel-Che-Tu-Wannabe abbia portato scompiglio tra i commenti del suddetto post. Dando prova di insospettabili doti investigative, Signorina Io-Sono-Già-Quel-Che-Tu-Wannabe attirava infatti l’attenzione sul vistoso bracciale etnico che Signorina Wannabe indossava in fotografia, bracciale con cui una nota boutique on-line di borse taroccate omaggiava i propri clienti (“LOL” a pioggia). Seguivano disperati tentativi di Signorina Wannabe di difendersi dall’attacco, fino alla laconica capitolazione (tutta in minuscolo): “è vero la borsa è falsa”. La foto incriminata veniva rimossa, e una musica carica di suspense conduce noi tutti alla domanda: è andata così anche per il ricordo dell’accaduto?
Ora mettetevi comodi per il nuovo ed entusiasmante episodio di Il mio paio d’occhi. Dopo settimane trascorse nell’ombra, speranzosa che il mondo avesse dimenticato il fattaccio della borsa firmata/taroccata, Signorina Wannabe trova finalmente il coraggio di partecipare a un evento sociale, e travestita da strega wannabe sexy si presenta alla festa di Halloween dei Cantieri in compagnia dello sparuto gruppetto di amiche sopravvissute alla fase del disonore. E la festa pare sorriderle. Signorina Wannabe balla felice come non lo era da tempo. Perlomeno finché non viene colta da paralisi e sbianca sotto lo strato di cerone verde e brillantini. A rivelarci quale oscura forza abbia riportato su OFF l’interruttore della gioia sono i suoi occhi, fissi su Signorina Io-Sono-Già-Quel-Che-Tu-Wannabe che avanza tra la folla. Sì. Perché la nemica è travestita da zombie, ma non da zombie qualunque, bensì da Zombie Signorina Wannabe. Stessa pettinatura della foto rimossa a settembre. Stessa maglia rosa cipria. Stessi stivaletti bassi. Stesso braccialetto etnico. Stessa borsa, ma originale, come ci tiene a far notare la zombessa.
A questo punto chi ricordava ricorda meglio. Chi aveva dimenticato ritrova la memoria. E chi non sapeva trova qualcuno che lo informi. Signorina Wannabe si precipita in un maleodorante bagno chimico, e là piange al buio finché non è costretta ad abbandonare il rifugio blu per colpa di una fila urlante di lupi-mannari/vampiri riuniti dall’impellente bisogno di svuotare la vescica – la legge della birra sfiatata: tanta ne vuoi bere, tanta devi espellerne (sempre terribile, il servizio bar della festa).
L’ultimo avvistamento di Signorina Wannabe risale a pochi minuti dopo: si dirigeva da sola alla fermata del 16.
Le nostre fonti riferiscono che questa mattina, al rientro dal ponte dei Morti, il suo banco era vuoto. Le amiche farfugliano di un’influenza. Signorina Io-Sono-Già-Quel-Che-Tu-Wannabe ha sculettato su e giù per i corridoi con la sua borsa firmata sottobraccio ripetendo che non era sua intenzione, ma lei, al suo posto, lei sarebbe morta di vergogna. MOR-TA.
In camera sua, intanto, Signorina Wannabe sarà curva sul portatile. Pigiama e occhi iniettati di sangue. Dita doloranti per i troppi tentativi di indovinare una password: la magica sequenza di caratteri che le permetterebbe di accedere al profilo di Signorina Io-Sono-Già-Quel-Che-Tu-Wannabe, così da cancellare l’intero album di foto intitolato CRAZY HALLOWEEN!!!
Ora, la cattiva notizia è che possiamo ufficialmente affermare che il Galilei non è uscito dal Libro Cuore. Anzi, il Galilei non solo non è uscito dal Libro Cuore, ma se il Libro Cuore c’incontrasse per strada, farebbe finta di non conoscerci e sceglierebbe l’altro marciapiede (perdendosi così il nostro sospiro di sollievo nel vederci evitati). La buona notizia, invece, è che Il mio paio d’occhi non smette di cercare il recapito telefonico del Mago di Oz. Quando se lo sarà procurato, ordinerà un’abbondante partita di cervelli da distribuire ai più bisognosi. Pregate che bastino.
Nel frattempo qualcuno suggerisca a Signorina Wannabe di scegliere meglio chi Wannabe, oppure organizzi una colletta per comprarle una vera borsa firmata.
Punto.